CELLULE E TESSUTI introduzione La cellula è l’unità biologica funzionale e strutturale di base. Un tessuto è un insieme di cellule molto simili, specializzate, con struttura e funzione comune. I 4 tipi principali di tessuto: Epiteliale Connettivo Muscolare Nervoso PATOLOGIA GENERALE “La Patologia è, secondo l'etimologia, la dottrina delle malattie, cioè dei processi vitali abnormi [funzioni alterate]. Oltre ai processi, però, essa considera gli stati abnormi dell'organismo, derivati da malattie o da errori di formazione e di sviluppo. A seconda della natura e della sede del processo patologico si distinguono diversi quadri o forme di malattia, o, come, si suol dire, diverse malattie. Ognuna di queste può essere studiata come entità a sé, e venire classificata in un sistema, ma è connessa a tutte le altre per certe leggi fondamentali che dominano i processi vitali abnormi. Perciò la patologia può essere svolta da due punti di vista: da quello delle singole malattie (patologia speciale) e da quello delle leggi generali dei processi morbosi (patologia generale).” (B. Morpurgo, Lezioni di Patologia generale, Torino 1909-10) Organismi = sistemi aperti, strutture evolute che scambiano materia ed energia con l’esterno Vita = mantenimento del sistema per un periodo limitato di tempo in condizioni di disequilibrio controllato (le informazioni sono contenute nel DNA, la loro espressione è influenzata dall'ambiente: mantenimento stazionarietà) DISEQUILIBRIO CONTROLLATO: deriva da molti processi che operano in condizioni di stato stazionario. Il funzionamento coerente di tali processi assicura l‘omeostasi OMEOSTASI = caratteristica degli esseri viventi, costanza dei valori con cui si esprimono le funzioni vitali. Claude Bernard (fine ‘800) in “Introduction à la médecine experimentale”: “…ogni meccanismo vitale, per quanto complesso e vario, ha il solo scopo di conservare costanti le condizioni del suo ambiente interno” (cf. animali superiori, mezzo interno = sangue, concetto poi esteso alla cellula come sistema vivente elementare) OMEOSTASI insieme dei meccanismi messi in atto da ogni essere vivente per mantenere costanti i propri costituenti. L'OMEOSTASI non è mantenuta indefinitamente a causa di: ? incidenti durante la vita stazionaria ? alterazioni dell'informazione ? meccanismi che esprimono le informazioni tendono ad operare imperfettamente Ne consegue: ? accumulo di errori ? scomparsa disequilibrio controllato = MORTE Regolazioni omeostatiche: 1. cellulari 2. tissutali e di organo meccanismi complessi, integrati che controllano nei tessuti la costanza numerica (o di massa) delle popolazioni cellulari; negli organi altri meccanismi controllano la conservazione dei rapporti numerici e geometrici tra i vari tipi cellulari 3. di organi e di apparati CONTINUI RAPPORTI CAUSA/EFFETTO, DOMANDA/RISPOSTA, RICHIESTA/OFFERTA : INFLUENZE RECIPROCHE Salute = non solo assenza di malattia, anche benessere psico-fisico e sociale (OMS) PATOLOGIA (pathos + logos) ?disciplina al confine tra scienza di base e la pratica clinica ?studio delle alterazioni strutturali (molecolari, cellulari) e funzionali di cellule, tessuti e organi che stanno alla base delle malattie ?tecniche di studio morfologiche e molecolari per spiegare i meccanismi patogenetici e fornire le basi per una terapia razionale Risposta di un organismo ad uno stimolo patogeno: ?recettivo = subisce conseguenze ?refrattario = nessuna conseguenza (es. mancano recettori per un virus) ?resistente = se molto efficienti meccanismi reattivi (immunità aspecifica, barriere) ?reattivo = se efficienti meccanismi immunità specifica Cellule e tessuti sopravvivono in un microambiente in continua variazione. La condizione normale o fisiologica di un organismo deriva da risposte adattative continue. Danno o malattia: per stimoli lesivi di entità tale da superare le risposte adattative. 4 aspetti di un processo patologico: ?eziologia (causa/e): cause esogene, cause endogene, cause determinanti, concause; ?patogenesi (meccanismi di sviluppo): sequenza di eventi che si verificano in risposta all'agente causale; come le cause agiscono, meccanismi cellulari e molecolari di estrinsecazione del danno ?alterazioni morfologiche cellulari/tissutali talora caratteristiche di un processo specifico, di utilità diagnostica; ?alterazioni funzionali e significato clinico: la natura delle alterazioni morfologiche determina gli aspetti clinici (sintomi e segni), il decorso clinico e l'esito del processo patologico. Le manifestazioni patologiche: fenomeno morboso funzionale, biochimica) alterazione semplice processo morboso associazione di più f. morbosi (decorso acuto o cronico) stato morboso definita (adattamento) condizione patologica di un aspetto stazionaria, (morfologica, localizzata, ben es. poliomelite, paresi, allergia, ipersensibilità malattia condizione dinamica: alterazione di uno o più organi sindrome (insieme di sintomi e segni) es. influenza e sindrome influenzale Il linguaggio della Patologia desinenze: ? -osi processo degenerativo intra- o extracellulare (spesso accumuli abnormi di una certa sostanza ? -ite ? -oma processo infiammatorio patologia neoplastica (oggi) Deviazioni dell’omeostasi: transitorie o permanenti morte A. l'organismo ritorna alle condizioni omeostatiche originali B. il sistema raggiunge un nuovo stato stazionario, diverso dall’originale es. fenomeni di adattamento che consentono sopravvivenza in condizioni ambientali diverse (alta quota: poliglobulia. > richiesta lavoro: ipertrofia cardiomuscolare) es. stati morbosi = alterazioni locali che non modificano l’economia generale dell’organismo e che non evolvono (es. alteraz. anatomiche congenite o acquisite) C. le deviazioni dall'omeostasi superano la capacità dei sistemi di ripristino es. danno persistente morte. Esito di processi patologici: ?guarigione ?cronicizzazione ?[meiopragia (persistenza della causa) = stato di diminuita resistenza o capacità funzionale di un organo o di un sistema di organi] ?morte Eziologia causa o noxa: è oggetto di discipline specialistiche: microbiologia, virologia, virologia oncologica, parassitologia, genetica medica, epidemiologia dei tumori, tossicologia, ... Patogenesi è l'oggetto della Patologia Generale Studio dei meccanismi mediante cui agenti patogeni causano manifestazioni patologiche. Diventa importante interferire con i meccanismi quando non si può agire sull’agente patogeno. Cause di malattia: esogene (ambientali: biologiche, chimiche, fisiche) o endogene N.B.: la causa di per sé è necessaria, ma non sufficiente, cf. reattività dell’organismo (recettività, refrattarietà, resistenza, immunità acquisita) Sintomi e segni = fenomeni soggettivi e oggettivi che consentono la diagnosi, la formulazione della prognosi e lo stabilire la terapia. Malattia = alterazione della funzione di uno o più organi che si riflette nella modificazione dell’omeostasi e induce reattività. Si tratta di una condizione dinamica/evolutiva che esita in ?guarigione (con restitutio ad integrum) se l’agente patogeno viene eliminato ?cronicizzazione ?morte Alterazioni: morfologiche, cellulari e tissutali biochimiche, dei fluidi corporei (plasma) funzionali ?riflettono le alterazioni strutturali cellulari e tessutali ?sono spesso caratteristiche di una specifica patologia e utili per la diagnosi In inglese: illness, sickness e disease non sono esattamente sinonimi es. malattia asintomatica = disease, non illness (es. un soggetto diabetico o iperteso curato non è ill). sickness = malattia percepita da soggetto In italiano: ?malattia asintomatica (es. portatori di HIV) ?malattia conclamata (es. affetti da AIDS) Metodi di studio in Patologia Generale ? osservazione clinica + patologia comparata (animale) ? ricerca sperimentale (animali, colture cellulari, altri sistemi in vitro, uomo) Evoluzione approccio scientifico allo studio dei fenomeni patologici: 1. 2. 3. ? studio alterazioni morfologicamente evidenziabili fase metodologica biochimica fase molecolare epidemiologia Gerarchie strutturali di organismo: di sistema di organo (Bernard ? concetto di omeostasi, 1859) di tessuto cellulare (Virchow, fondatore della Patologia cellulare, 1850) subcellulare (Peters, “lesione biochimica”, 1931) molecolare (Pauling, “malattia molecolare”, 1956) “Il corpo è uno stato formato da cellule e di cui ogni cellula è un cittadino: la malattia non è altro che un conflitto dei cittadini di questo stato, sorto per l'azione di forze estranee.” (Virchow, Cellulär pathologie, 1858) Epidemiologia = strumento per lo studio delle cause delle malattie, in particolare multifattoriali. Fornisce una stima della distribuzione e della mortalità per una specifica patologia o gruppi di patologie, in relazione a: ?localizzazione geografica ?sede anatomica ?sesso ?età N.B.: attendibilità delle fonti dei dati Incidenza = numero di nuovi casi n. assoluto o tasso/100.000 abitanti/anno Mortalità n. assoluto o tasso/100.000 abitanti/anno (tasso di mortalità = rischio medio per una popolazione) Prevalenza n. di individui malati in un certo istante