I diritti di mamma e papà - Sito ufficiale della Regione Autonoma

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I DIRITTI DI MAMMA E PAPà.
UNA GUIDA PER CONDIVIDERE IL PIACERE DI ESSERE GENITORI
A cura di Antonella Barillà e Francesca Tognetti
Grafica e impaginazione: Associazione Solal - Progetti culturali
fraz. Tercinod 14 - Gignod (Ao) solal@corpo12.it
Disegni di Alessandro Viale
Traduzione in Francese: Tania Castellan
Traduzione in Inglese: Julian Mc Kinnon
Traduzione in Spagnolo: Beatriz Arenas
Traduzione in Arabo: Iman Khalil
Stampa: Industria Grafica Vanzi
Colle Val d’Elsa (Siena)
Questo opuscolo è stato stampato su carta riciclata al 100%
UNA GUIDA PER CONDIVIDERE IL PIACERE DI ESSERE GENITORI
Carissimi mamma e papà,
la Consigliera di Parità regionale e le Organizzazioni Sindacali Confederali
CGIL-CISL-SAVT-UIL della Valle d’Aosta hanno deciso di dedicarVi una campagna
di comunicazione per informarVi sulle opportunità e sui diritti relativi a maternità,
paternità e congedi parentali.
Un’azione comunicativa d’impatto veicolata da un opuscolo che contiene le
principali opportunità e i diritti di cui Voi potete usufruire prima e dopo la nascita
del Vostro bambino o della Vostra bambina; in modo da valutare le diverse modalità
di gestione della conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli della nuova condizione di
genitori. Molte opportunità nuove sono, infatti, previste dalla legge 53/2000 anche
per i padri così che la cura dei figli non ricada solo sulle spalle delle mamme e si possa
invece condividere questa importante esperienza.
L’opuscolo sarà diffuso su tutto il territorio regionale grazie al coinvolgimento di una
rete capillare di servizi: Ufficio Consigliera di parità, Organizzazioni sindacali, Centri
per l’impiego, Agenzie Formative, Ospedale Beauregard di Aosta (attraverso i reparti
Materno-Infantile, Pediatria, Ostetricia, Ginecologia), Servizi Sociali e Socio assistenziali,
Comuni e Biblioteche presenti nel territorio.
L’iniziativa dell’ufficio della Consigliera di Parità e delle Organizzazioni Sindacali
della Valle d’Aosta, nasce dall’analisi di un dato: la maternità è ancora causa di
discriminazione lavorativa per le donne.
Demansionamento, cambio di reparto, obbligo a turni di lavoro che non si conciliano
con il loro ruolo di madri, negazione permessi, non conferma del contratto, quando non
vere e proprie richieste di dimissioni, scarsa condivisione delle responsabilità di cura
dei figli inducono molte donne a dimettersi dal lavoro entro il primo anno di
età del figlio.
L’azione è rivolta a Voi, mamma e papà, per promuovere la condivisione delle
responsabilità familiari e aiutarVi ad appropriarVi del “ruolo di genitori” sin dalla
nascita di Vostro/a figlio/a.
CONGEDI DI MATERNITÀ
Mamma, l’astensione dal lavoro è obbligatoria:
• durante i due mesi precedenti la data presunta del parto
• durante i tre mesi successivi al parto
Parto prematuro: qualora il parto avvenga in una data anticipata rispetto alla
presunta (fino ad un massimo di due mesi) i giorni non goduti vengono aggiunti al
congedo di maternità dopo il parto.
Flessibilità del congedo: puoi astenerti dal lavoro fino ad un mese prima della data
presunta del parto, portando a 4 i mesi di congedo successivi al parto.
Certificazione: è necessaria la certificazione medica attestante l’assenza di rischio
per te e per il nascituro, rilasciate dal medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale
e (se previsto un obbligo di sorveglianza sanitaria) dal medico competente per la
prevenzione e la salute nei luoghi di lavoro.
I presupposti sono:
• il decorso regolare della gravidanza;
• l’assenza di un provvedimento di astensione
anticipata dal lavoro;
• l’assenza di pregiudizio delle condizioni di
lavoro;
• l’assenza di controindicazioni nelle modalità
di viaggio casa/lavoro.
Inoltre:
• il periodo di flessibilità può
andare da un minimo di un
giorno ad un massimo di un
mese;
• può essere ridotto
successivamente
da te o per fatti
sopravvenuti (tra cui
malattia).
Trattamento economico:
il trattamento pari all’80% previsto
dalla legge, viene elevato al 100%
dalla contrattazione collettiva con la piena
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copertura previdenziale.
Anzianità di servizio: i periodi di congedo sono computati a tutti gli effetti,
compresi ferie e gratifiche; sono inoltre considerati come attività lavorativa ai fini della
progressione di carriera.
Se sei in mobilità, il congedo non si calcola nel periodo di permanenza nelle liste,
mentre l’indennità di mobilità ti continuerà ad essere pagata sempre per il periodo
massimo previsto. Non vieni cancellata dalla lista se, durante il congedo, rifiuti un’offerta
di lavoro o di avviamento a corsi di formazione.
Sei stata licenziata per cessazione di attività dell’azienda o alla scadenza il tuo
contratto non ti è stato rinnovato, riceverai ugualmente l’indennità di maternità,
se:
• al momento della risoluzione o della scadenza eri già in congedo oppure se
• non sono trascorsi più di 60 giorni tra la fine del lavoro e l’inizio della gravidanza.
Se sei disoccupata hai diritto all’indennità di maternità se, all’inizio del periodo di
congedo, avevi diritto all’indennità di disoccupazione.
Anche se sei collaboratrice domestica hai diritto al congedo di maternità ma per
ottenere l’indennità di maternità devi avere almeno 6 mesi di contributi settimanali
nell’anno precedente oppure un anno di contributi nel biennio precedente.
Se sei libera professionista puoi utilizzare il congedo per maternità e richiedere
al tuo ente previdenziale l’indennità di maternità il cui importo varia a seconda della
tua attività.
Se sei un’imprenditrice hai diritto anche tu al congedo di maternità previa domanda
all’INPS.
Se sei lavoratrice autonoma (artigiana, commerciante, coltivatrice diretta) o
lavoratrice parasubordinata puoi ma non devi necessariamente stare a casa dal lavoro
per il congedo di maternità. Hai comunque diritto a un’indennità giornaliera pari all’80%
della retribuzione minima, per i due mesi antecedenti e i tre successivi al parto.
Se sei una dirigente alle dipendenze di un datore di lavoro privato, hai gli
stessi diritti delle altre lavoratrici e la stessa tutela previdenziale da parte dell’INPS.
Se hai un contratto a progetto hai diritto all’indennità già prevista per le
collaboratrici coordinate e continuative, per i due mesi precedenti e per i tre mesi
successivi la data del parto. Unica condizione: che nell’anno precedente risultino
accreditate presso la Gestione separata INPS almeno tre mensilità del contributo dello
0,50%. A questo si aggiunge la sospensione e la proroga del rapporto contrattuale. A
meno che non vi sia una disposizione più favorevole del proprio contratto individuale,
il rapporto è prorogato per un periodo massimo di 180 giorni.
Se non hai mai lavorato, sono previste altre forme di sostegno. Devi rivolgerti
all’INPS entro sei mesi dalla nascita, l’ente previdenziale verificherà la sussistenza delle
condizioni economiche previste e erogherà un’indennità. Puoi rivolgerti anche ai Servizi
sociali del Comune.
Se non sei cittadina italiana, e hai un rapporto di lavoro regolare, hai gli stessi
diritti delle lavoratrici italiane. Se non lavori ma hai un permesso di soggiorno, puoi
richiedere l’indennità di cui sopra.
Se hai adottato un/a bimbo/a puoi usufruire di un congedo di cinque mesi, anziché
tre, dall’ingresso in famiglia e senza limiti di età del bambino, come previsto dalla
legge finanziaria per il 2008. Le nuove regole si applicano per le adozioni nazionali e
internazionali, dall’ingresso in Italia, le nuove regole si applicano anche alle adozioni
avvenute nel 2007.
Nell’ipotesi di affidamento il congedo ti spetta per un periodo di tre mesi e puoi
usufruirne entro cinque mesi dall’affidamento.
CONGEDI DI PATERNITÀ
Papà, se sei lavoratore subordinato puoi utilizzare la parte di astensione postpartum (fino al compimento del terzo mese di età) nei seguenti casi:
• morte della madre;
• grave infermità della madre;
• abbandono della figlia o figlio da parte della madre;
• affidamento esclusivo al padre.
Sono quindi estesi a te i seguenti diritti:
computabilità nell’anzianità di servizio, diritto alla copertura economica,
divieto di licenziamento entro il primo anno di vita, obbligo di convalida delle
dimissioni entro il primo anno di vita.
Se rientri nei casi sopra indicati (ad esclusione della grave infermità della madre)
potrai inoltre godere del congedo parentale, in quanto genitore single, per una durata
complessiva di 10 mesi.
Se sei in mobilità, il congedo non si calcola nel periodo di permanenza nelle liste,
mentre l’indennità di mobilità ti continuerà ad essere pagata sempre per il periodo
massimo previsto. Non vieni cancellato dalla lista se, durante il congedo, rifiuti un’offerta
di lavoro o di avviamento a corsi di formazione.
Se sei un lavoratore dirigente alle dipendenze di un datore di lavoro privato, hai
gli stessi diritti degli altri lavoratori e la stessa tutela previdenziale da parte dell’INPS.
Se hai adottato un/a bimbo/a e la mamma, lavoratrice, non ne usufruisce, puoi
usufruire di un congedo di cinque mesi, anziché tre, dall’ingresso del bambino in
famiglia e senza limiti di età del bambino, come previsto dalla legge Finanziaria per il
2008. Le nuove regole si applicano per le adozioni nazionali e internazionali avvenute
dal 1° gennaio 2008. Se non sono decorsi cinque mesi dall’ingresso in famiglia, o, per
le adozioni internazionali, dall’ingresso in Italia, le nuove regole si applicano anche alle
adozioni avvenute nel 2007. Puoi usufruirne anche nel caso di adozione internazionale,
per i periodi di permanenza all’estero.
Nell’ipotesi di affidamento il congedo spetta per un periodo di tre mesi e può essere
fruito entro cinque mesi dall’affidamento.
CONGEDI PARENTALI
Mamma e papà, se siete lavoratori dipendenti:
• potete richiedere l’astensione facoltativa dal lavoro, che si chiama congedo
parentale;
• questo tipo di congedo ha durata massima di 6 mesi, da utilizzare nei primi 8 anni
di vita della figlia o del figlio. Se tu papà, utilizzi il congedo per almeno tre mesi, anche
non continuativi, il tuo diritto individuale è elevabile a 7 mesi totali;
• è possibile usufruire del congedo anche contemporaneamente. In questo caso il
numero massimo di mesi di congedo tra mamma e papà è 10, ma è previsto un premio
di un mese se tu papà chiedi di astenerti per un periodo continuativo o frazionato non
inferiore a tre mesi, così il totale arriva a 11;
• se siete, o diventate, single, vi spettano interamente i 10 mesi. Tu papà rientri in
questa condizione nel caso di morte della madre, di abbandono da parte della madre o
nel caso il figlio o la figlia sia stata affidata solo a te;
• il congedo può essere utilizzato intero o frazionato. Non è stabilita una durata
minima, ma è necessaria l’alternanza tra periodi di congedo e di lavoro;
• ricordatevi che dovete preavvisare il datore di lavoro almeno l5 giorni prima della
data in cui volete iniziare l’astensione;
• il periodo di congedo vi viene calcolato nell’anzianità di servizio, ma non nel
computo della tredicesima e delle ferie.
Ammontare dell’indennità: l’INPS vi verserà il 30% della retribuzione fino ai 3
anni di età del bambino, per i primi tre mesi. Successivamente, e anche tra i tre e gli
otto anni del bambino, non percepirai nessuna retribuzione a meno che il tuo reddito
sia inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo di pensione. Tu mamma puoi comunque
chiedere la liquidazione di un’anticipazione del TFR.
Mamma, se sei una lavoratrice autonoma e hai una bimba o un bimbo nata/
o a decorrere dal 1° gennaio 2000, hai diritto al congedo parentale comprensivo di
trattamento economico limitatamente a 3 mesi ed entro il primo anno di età.
Mamma, se hai un contratto a progetto e titolo per l’indennità di maternità, hai
diritto a un congedo parentale per tre mesi entro il primo anno di vita del bambino, con
un’indennità pari al 30% del reddito considerato per l’indennità di maternità.
Mamma e papà, se siete genitori adottivi o affidatari potete usufruire
del congedo parentale, analogamente ai genitori biologici, entro i primi otto anni
dall’ingresso del minore nel nucleo familiare, indipendentemente dall’età del bambino
all’atto dell’adozione o affidamento e comunque non oltre il compimento della maggiore
età dello stesso.
Il trattamento economico pari al 30% della retribuzione è riconoscibile per un
periodo massimo complessivo di sei mesi tra i due genitori entro i tre anni dall’ingresso
del minore in famiglia.Sono esclusi dal diritto al congedo parentale i papà, lavoratori
parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’INPS (co.co.co. e co.co.pro.).
SOSTITUZIONE di lavoratrici
e lavoratori in congedo
I datori di lavoro possono assumere, in sostituzione di persone in congedo, personale
a tempo determinato o temporaneo anche in anticipo fino ad un mese prima rispetto
all’inizio del congedo.
Le disposizioni si applicano fino al compimento di un anno di vita del figlio/figlia
della persona in congedo, o per un anno dall’accoglienza del minore adottato o in
affidamento.
ANTICIPAZIONE DELT.F.R.
(TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO)
Durante i periodi di fruizione dei congedi parentali (con retribuzione al 30% o senza
retribuzione), il trattamento di fine rapporto può essere anticipato ai fini del sostegno
economico per le spese da sostenere durante i periodi di congedo stessi (ai sensi dell’art.
7 della legge 8 marzo 2000, n. 53).
Si chiarisce che le condizioni sono quelle previste nell’art. 2120 c.c.:
Mamma e papà, se siete genitori adottivi o affidatari potete usufruire del congedo
parentale, analogamente ai genitori biologici, entro i primi otto anni dall’ingresso
del minore nel nucleo familiare, indipendentemente dall’età del bambino all’atto
dell’adozione o affidamento e comunque non oltre il compimento della maggiore età
dello stesso.
Il trattamento economico pari al 30% della retribuzione è riconoscibile per un
periodo massimo complessivo di sei mesi tra i due genitori entro i tre anni dall’ingresso
del minore in famiglia
• almeno 8 anni di anzianità di servizio presso lo stesso datore di lavoro;
• l’ammontare dell’anticipazione non può superare il 70% del TFR maturato;
• l’anticipazione può essere ottenuta una sola volta (se già richiesta per altre
motivazioni, non può essere ottenuta);
• la domanda di anticipo deve contenere
l’indicazione della data di inizio del congedo
e la sua durata;
• l’ammontare dell’anticipazione è
commisurato alla retribuzione persa
durante il congedo.
Qualora si richieda un importo più
elevato, si dovrà fornire documentazione
delle spese da sostenere.
La richiesta deve essere presentata unitamente alla richiesta di congedo (15 giorni
prima) e l’anticipazione è corrisposta unitamente alla retribuzione relativa al mese che
precede la data di inizio del congedo.
Gli statuti delle forme pensionistiche
complementari di cui al decreto legislativo
21 aprile 1993, n. 124, e successive modificazioni, possono prevedere la possibilità di
conseguire tale anticipazione.
RIPOSI GIORNALIERI
I riposi giornalieri sono assenze retribuite dal lavoro, da utilizzare entro il primo anno
di vita del figlio o figlia (anche in caso di adozione o affidamento), per:
• 2 ore al giorno per un orario di lavoro pari o superiore a 6 ore;
• 1 ora al giorno per un orario di lavoro inferiore a 6 ore giornaliere.
Possono essere utilizzati:
• dalla mamma lavoratrice dipendente, oppure
• dal papà lavoratore nei casi in cui:
– la madre lavoratrice vi rinuncia (e non fruisce di
congedo di maternità o parentale nello stesso
periodo);
– in caso di morte o grave infermità della madre;
– il figlio o figlia sia affidato al solo padre;
– la madre sia lavoratrice autonoma, libera
professionista o lavoratrice
subordinata che non ne ha diritto (domestica, a
domicilio, ecc.).
Tu mamma puoi fruire dei riposi giornalieri
durante il periodo di congedo parentale del papà,
mentre non è ammesso il caso contrario.
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Parti gemellari
In caso di parto gemellare (due o più gemelli) le ore
di riposo giornaliere vengono raddoppiate.
Le ore di permesso possono essere utilizzate da
entrambi i genitori lavoratori dipendenti, anche
contemporaneamente e nella stessa fascia
oraria.
Il padre lavoratore dipendente può utilizzare le
ore aggiuntive anche durante i periodi di congedo
per maternità e parentale della madre.
Il padre lavoratore dipendente può godere per
intero delle ore raddoppiate nei casi previsti per la
propria utilizzazione dei riposi giornalieri.
Nel caso di adozione o di affidamento puoi
utilizzare le medesime regole entro il primo anno
dall’ingresso in famiglia. Se vengono adottate/i o
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affidate/i due o più bimbe/i i riposi raddoppiano.
Sappi che sul piano retributivo i riposi vengono considerati come ore di lavoro a
tutti gli effetti, quindi l’INPS interviene sull’intero ammontare della tua retribuzione. Per
quanto riguarda gli aspetti previdenziali i riposi sono coperti da contribuzione figurativa.
MALATTIA DELLA FIGLIA O DEL FIGLIO
FINO A 3 ANNI
entrambi avete diritto ad assentarvi dal lavoro - senza retribuzione - per la durata
della malattia, e comunque fino al raggiungimento del terzo anno di vita.
TRA 3 E 8 ANNI
entrambi avete diritto ad assentarvi dal lavoro - senza retribuzione - per un
massimo di 5 giorni lavorativi all’anno.
La malattia deve essere certificata dal medico specialista del Servizio Sanitario
Nazionale o con esso convenzionato. La legge prevede questa unica condizione: sono
da escludere controlli e rispetto delle fasce di reperibilità.
Il genitore presenta al proprio datore di lavoro un’autocertificazione da cui risulti
che l’altro genitore (se dipendente) non è in astensione negli stessi giorni per lo
stesso motivo.
Il congedo spetta al genitore richiedente anche qualora l’altro genitore non
ne abbia diritto.
Se la malattia del bambino comporta ricovero ospedaliero durante le ferie di uno
o di entrambi i genitori, le ferie stesse possono essere interrotte - a richiesta di
uno dei genitori - per i periodi sopra previsti (fino a 3 anni, per tutto il decorso; tra 3 e
8 anni per 5 giorni).
I periodi di congedo per malattia dei figli sono computati nell’anzianità di servizio
(esclusi ferie e gratifiche) e sono coperti da contribuzione figurativa fino al terzo anno
di vita.
Tra i 3 e gli 8 anni, la contribuzione figurativa è calcolata sulla base del 200%
dell’assegno sociale e può essere integrata con riscatto.
Se avete adottato o avete preso in affidamento un/a bimbo/a, avete diritto ai
congedi per malattia come i genitori naturali, salvo alcune differenze relative all’età:
FINO A 6 ANNI
entrambi avete diritto ad assentarvi dal lavoro - senza retribuzione - per periodi
corrispondenti alle malattie di ciascun/a figlio/a.
TRA 6 E 8 ANNI
entrambi avete diritto ad assentarvi dal lavoro - senza retribuzione - per un
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massimo di 5 giorni lavorativi all’anno.
FINO AI 12 ANNI
Se all’atto dell’adozione o dell’affidamento, il minore ha un’età compresa fra i 6 e
i 12 anni, potete fruire del congedo per malattia del/la figlio/a, nel limite di 5 giorni
all’anno, nei primi tre anni dal suo ingresso in famiglia.
RIPOSI E PERMESSI PER FIGLI
CON HANDICAP GRAVE
a) CONGEDI E RIDUZIONI DI ORARIO per mamma e papà di minori disabili
(FINO AI 3 ANNI)
Il diritto prevede la possibilità:
• di prolungare il congedo parentale (con retribuzione al 30%)
• oppure di fruire di due ore di permesso giornaliero retribuito (un’ora se l’orario
di lavoro giornaliero è inferiore a 6 ore) fino al compimento dei tre anni di vita, a
condizione che non ci sia ricovero a tempo pieno in istituti specializzati.
Se siete entrambi lavoratori dipendenti il diritto può essere utilizzato alternativamente
da tutti e due; è riconosciuto ad un genitore anche qualora l’altro non ne abbia diritto.
b) PERMESSI PER LA CURA di minori disabili (DAI 3 AI 18 ANNI)
Il diritto consiste in tre giorni di permesso retribuito mensile per l’assistenza al
minore non ricoverato a tempo pieno che possono essere fruiti in modo continuativo o
frazionato (fino ad un massimo di mezza giornata).
Il diritto può essere ripartito tra Voi se siete entrambi lavoratori dipendenti.
è riconosciuto ad un genitore anche qualora l’altro non ne abbia diritto ed è possibile
che un genitore ne fruisca mentre l’altro gode del congedo ordinario.
c) PERMESSI PER LA CURA di figli disabili MAGGIORENNI
I permessi di tre giorni mensili retribuiti possono essere fruiti alle condizioni previste
per i figli minori, purché sussista la convivenza con il figlio, oppure qualora l’assistenza
al figlio non convivente sia continuativa ed esclusiva.
d) CONGEDO RETRIBUITO PER I GENITORI DI DISABILI GRAVI
Congedo, fino a due anni, per la cura di figli disabili gravi, coperto completamente
dal punto di vista economico e previdenziale.
• La richiesta può essere presentata da entrambi (anche alternativamente, per un
massimo di due anni nella coppia).
• In caso di morte dei due genitori, può fruire del congedo un fratello o una
sorella, purché convivente.
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• Lo stato di gravità dell’handicap deve essere stato accertato da almeno
cinque anni (dalla Commissione medica prevista dall’art. 4 della legge 104/92).
• Durante la fruizione del congedo retribuito da parte di un genitore, l’altro non ha
diritto ai tre giorni di permesso nello stesso mese (ovviamente salvo nel caso in cui
questi tre giorni siano legati alla personale situazione di lavoratore disabile grave).
• Chi ne fruisce ha diritto a una indennità mensile (a carico dell’Inps nel settore
privato, a carico delle Amministrazioni nel pubblico) pari all’intera ultima retribuzione
percepita, con un massimale di settanta milioni annui, rivalutati dal 2002 e all’intero
accredito figurativo della contribuzione a fini pensionistici.
• è un congedo cui il richiedente ha diritto, indipendentemente dal consenso
del datore di lavoro: la fruizione del congedo inizia “entro sessanta giorni dalla
richiesta”.
PERMESSI E CONGEDI
PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI
(legge n° 53/2000 e Regolamento del Ministro per la Solidarietà Sociale)
a) PERMESSI RETRIBUITI DI 3 GIORNI
Se siete lavoratori subordinati avete diritto a tre giorni retribuiti complessivi l’anno in caso di decesso o grave infermità documentata:
•del coniuge, anche legalmente separato;
•del convivente, risultante da certificazione anagrafica;
•di parente, entro il secondo grado, anche non convivente;
•di altre persone risultanti nella certificazione anagrafica della famiglia.
Il Regolamento del Ministro per la Solidarietà Sociale precisa criteri e condizioni. Tra
queste:
•l’obbligo di preavviso della causa e dei giorni di permesso, che devono essere utilizzati
entro 7 giorni dall’evento;
•la possibilità, nel caso di grave infermità e in alternativa ai permessi, di concordare
con il datore di lavoro diverse modalità di espletamento dell’attività lavorativa, anche per
periodi superiori a 3 giorni;
•la cumulabilità di questi permessi con quelli previsti per i disabili o per la cura di
disabili.
Nei giorni di permesso non sono considerati quelli non lavorativi o festivi.
La grave infermità è certificata dal medico.
Il decesso del familiare può essere autocertificato.
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b) CONGEDI PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI
Se siete lavoratori subordinati potete chiedere un congedo non retribuito, continuativo
o frazionato, non superiore a due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa, per gravi e
documentati motivi familiari.
Il congedo non è computato nell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali; si può
procedere al riscatto o al versamento dei contributi volontari.
I motivi possono riguardare i seguenti soggetti:
• la persona del lavoratore, ma non per sua malattia (dato che questa ha già la sua
regolamentazione legislativa e contrattuale);
• i componenti la famiglia anagrafica;
• le persone verso le quali è previsto obbligo di alimenti (coniuge, figli, genitori, generi
e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle), anche non conviventi;
• i parenti e gli affini entro il terzo grado disabili.
I motivi possono essere:
• le necessità familiari derivanti dal decesso di una di queste persone;
• le situazioni che comportano un impegno particolare della lavoratrice o del lavoratore
o della loro famiglia nella cura o nell’assistenza di queste persone (patologie elencate nel
regolamento);
• le situazioni di grave disagio personale della lavoratrice e del lavoratore (tranne la
malattia).
Il procedimento per la richiesta e per la concessione, anche parziale o dilazionata nel
tempo, o per il diniego del congedo va disciplinato dai Contratti collettivi.
Nel Regolamento sono precisati:
• la documentazione che deve essere fornita da Voi al momento della richiesta;
• le modalità per la richiesta del rientro, anche anticipato, al lavoro;
• le ipotesi per le quali è prevista la verifica della permanenza della grave infermità;
• i rapporti con la disciplina dei Contratti collettivi vigenti: applicazione, in alternativa
alla legge, di quella che, allo stesso titolo, risulta più favorevole.
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I DIRITTI DI MAMMA E PAPA’
Mantenimento del tuo posto di lavoro: mansioni, sede e ruolo
Mamma e papà, al vostro rientro dal congedo per maternità e dal congedo di
paternità avete diritto a conservare il vostro posto di lavoro, nella stessa sede o in altra
sede dello stesso Comune e avete diritto di restarvi fino al compimento di un anno di
età del/la bimbo/a. Dovrete essere adibiti alle stesse mansioni che svolgevate prima
del congedo oppure ad altre mansioni che il contratto collettivo consideri equivalenti.
Avete gli stessi diritti anche al rientro dopo un congedo parentale, dopo un permesso
o un riposo.
Divieto di licenziamento
Mamma, sappi che non puoi essere
licenziata dall’inizio del periodo di
gravidanza fino al compimento di un
anno di età del/la bimbo/a. Il divieto vale,
anche se il tuo datore di lavoro non ne
era stato ancora informato, o se tu stessa
non sapevi di essere incinta.
Papà, sappi che non puoi essere
licenziato se sei tu ad usufruire del
congedo di paternità fino al compimento
di un anno di età del bimbo/a.
Nel caso siate genitori adottivi o
affidatari vale lo stesso divieto fino ad
un anno dall’ingresso della/I bimba/o in
famiglia.
Il licenziamento può essere invece
effettuato se ci sia una vostra colpa grave
che costituisca giusta causa (ma non
perdete il diritto all’indennità), oppure
se l’azienda dove eravate collocati cessi
l’attività, se sia terminata la prestazione
per la quale eravate stati assunti oppure
sia scaduto il contratto a termine.
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Mamma, se non hai superato il
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periodo di prova, bisogna verificare che tu non sia stata assunta solo perché sei
rimasta incinta. Succede molto spesso. Se questo è il tuo caso, parla subito con la
Consigliera di Parità e con le Organizzazioni Sindacali perché è possibile agire in
giudizio per discriminazione.
Papà, se non hai superato il periodo di prova bisogna verificare che non ci sia stata
una discriminazione proprio perché chiedi di usufruire del congedo di paternità.
Mamma, anche se sei collaboratrice domestica e la tua gravidanza è iniziata
all’interno del periodo di lavoro non puoi venir licenziata fino al terzo mese dopo il
parto.
Non potete essere sospesi dal lavoro a meno che venga sospesa l’attività della
vostra azienda o del vostro reparto, e non potete neanche essere messi in mobilità.
Non potete essere licenziati perché chiedete i congedi parentali o vi assentate per una
malattia del/la bimbo/a.
Dimissioni
Se presentate le dimissioni volontariamente entro il compimento di un anno di età
del/la bimbo/a avete diritto alle stesse indennità previste in caso di licenziamento, e
non dovete comunicarle con il preavviso previsto dal contratto. Le dimissioni devono
essere volontarie e devono essere obbligatoriamente presentate pena la loro nullità, su
appositi moduli predisposti e resi disponibili, gratuitamente, dalle direzioni provinciali
del lavoro e dagli uffici comunali.
Mamma, se il datore di lavoro ti ha fatto firmare una lettera di dimissioni in bianco
al momento dell’assunzione, nel caso tu rimanessi incinta, o ti ha costretta a presentare
le dimissioni, sappi che non poteva farlo e ha violato le norme antidiscriminatorie. Puoi
rivolgerti alla Consigliera di Parità e alle Organizzazioni Sindacali per essere consigliata
e assistita.
Sappi inoltre, che l’azienda che effettua i colloqui di selezione non può sottoporti
al test di gravidanza in fase di assunzione, e nemmeno assumere informazioni sulla
tua vita privata. Se lo ha fatto, ha violato le norme antidiscriminatorie. Rivolgiti alla
Consigliera di Parità e/o alle Organizzazioni Sindacali.
Divieto di lavoro notturno
Mamma, fino al compimento di un anno di età del/la tuo/a bimbo/a non puoi lavorare
dalle ore 24 alle ore 6, mentre non sei obbligata a svolgere lavoro notturno fino a che
il/la bimbo/a non abbia compiuto i tre anni di età.
Papà, non sei obbligato a prestare il lavoro notturno se convivi con la madre e fino
a che il/la bimbo/a non abbia compiuto i tre anni di età. Il diritto deve essere esercitato
in alternativa alla madre.
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Se siete genitori unici affidatari del/la figlio/a che vive con voi non siete obbligati
a svolgere lavoro notturno fino all’età di dodici anni. Se avete a carico un/a figlio/a o
altra persona disabile non siete mai obbligati a prestare il lavoro notturno.
Possibilità di richiedere un anticipo della liquidazione
Per sostenere le spese del periodo di congedo parentale in cui avete un’indennità
ridotta, avete diritto a richiedere al datore di lavoro un anticipo della liquidazione (così
come per le spese mediche o per l’acquisto della casa).
Altre informazioni
Vi ricordiamo inoltre che è possibile richiedere il part-time ai sensi della L. 53/2000
come misura volta a favorire la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. Non esiste
un obbligo di legge che imponga all’azienda di concedervi il part-time, ma qualora
non vi venisse concesso, potete provare a parlarne con la Consigliera di Parità e/o le
Organizzazioni Sindacali, in modo tale da poter tentare una mediazione con l’impresa
in cui lavorate. Provate, inoltre, a chiedere all’azienda in cui lavorate se ha introdotto
strumenti di conciliazione e/o forme di flessibilità dell’orario. Spesso i datori di lavoro
non sanno che esistono dei finanziamenti per le aziende che introducono misure di
flessibilità o di conciliazione. Noi possiamo consigliare anche loro sulle soluzioni più
adatte e voi potete aiutarci a contattare l’azienda.
Mamma, hai diritto a chiedere il part-time se invece sei una dipendente della
pubblica amministrazione.
Se sei sola, non lavori o hai un reddito basso, la legge regionale sulla famiglia
prevede dei contributi economici per il periodo della gravidanza ed i primi 3 mesi di
vita del bambino, rivolgiti agli uffici dell’Assessorato regionale della Sanità, Salute e
Politiche Sociali per avere maggiori informazioni, oppure all’INPS per ricevere l’assegno
di maternità statale. Per beneficiare sia dei contributi regionali, sia di quelli regionali
occorre avere appositi requisiti.
Per l’assegno statale devi presentare la domanda entro 6 mesi dalla nascita o
dall’ingresso in famiglia del bimbo adottato o in affidamento.
Se aspetti un bambino, e sei irregolare, sappi che, nel rispetto della privacy, hai
diritto gratuito alle cure mediche ed ospedaliere urgenti, e anche continuative, durante il
periodo di gravidanza ed al momento del parto presso le strutture ospedaliere prersenti
sul territorio.
Per questo puoi rivolgerti all’Azienda USL, all’Assessorato regionale della Sanità,
Salute e Politiche Sociali, al Consultori Familiari.
Ricordati che puoi ottenere un “permesso di soggiorno per cure mediche” fino al
sesto mese di vita del tuo bambino/a (anche per tuo marito se è convivente).
17
Papà, in totale assenza della mamma naturale, adottante o affidataria, se non
lavori o hai un reddito basso:
• puoi chiedere l’Assegno di maternità statale rivolgendoti all’INPS (in presenza di
determinati presupposti).
Ricordati di presentare la domanda entro 6 mesi dalla nascita o dall’ingresso in
famiglia del bimbo adottato o in affidamento.
Mamma e papà, se non siete cittadini italiani, per ottenere l’assegno dovete essere
in possesso della carta di soggiorno.
PER UN LAVORO CONCILIANTE
E PIÙ FLESSIBILE
Per le aziende che decidono di adottare orari flessibili, servizi interni, misure di
flessibilità particolari come il telelavoro, il part time, la banca delle ore o altro ancora,
sono previsti dei finanziamenti specifici dalla Legge 53/2000, art.9. I costi delle misure
di flessibilità adottate per favorire la maternità e la paternità non ricadono così solo
sulle aziende, che possono chiedere un finanziamento anche per un solo caso. Con
lo stesso articolo sono finanziabili anche interventi di formazione per aggiornare o
riqualificare i dipendenti al loro ritorno dalla maternità o dalla paternità.
Anche le/i titolari di impresa, lavoratrici/tori autonome/i e libere/i professioniste/i, che
usufruiscano del congedo di maternità e di patermità, possono chiedere un finanziamento
ai sensi della stessa legge per finanziare il costo di una persona che li sostituisca nella
conduzione dell’attività.
Per accedere ai fondi occorre presentare un progetto al Ministero del Lavoro. Tre
scadenze annuali:
• 10 febbraio, 10 giugno, 10 ottobre.
La Regione Valle d’Aosta, inoltre, attraverso la Legge regionale n. 44 del 27 maggio
1998, “promuove e attua iniziative a favore della conciliazione tra il lavoro familiare
e l’attività lavorativa remunerata e della condivisione delle responsabilità tra donne
e uomini”; in particolare la Regione con questa legge “promuove progetti, incentiva
e sostiene iniziative promosse da Enti Locali, da associazioni di famiglie, dal privatosociale nonché da singoli cittadini, relativi ai servizi socio-educativi per la prima
infanzia” (asili nidi, garderies d’enfance, servizio di tata familiare, etc.).
18
Approfondimenti e modulistica sul sito http://www.regione.vda.it - Temi:
Lavoro - sezione lato destro: Consigliera di Parità
Le informazioni contenute nel presente opuscolo sono relative alle norme previste
dalla L.53/2000 e da altre leggi nazionali e regionali, pensate per tutelare la maternità e
la paternità e per rendere meno problematica la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro
per le neo madri e i neo padri.
Le informazioni qui
riportate sono sintetiche
per motivi di spazio. Se
avete bisogno di saperne
di più, potete rivolgerVi
alla Consigliera di Parità
e alle Organizzazioni
Sindacali, che potranno
anche consigliarVi nel caso
di controversie e problemi
con il datore di lavoro.
YOUR
COMPANY
NAME
19
Chers maman et papa,
La Conseillère de Parité régionale et les Organisations Syndicales Confédérales CGILCISL-SAVT-UIL de la Vallée d’Aoste ont décidé de Vous consacrer une campagne de
communication pour Vous renseigner sur les opportunités et sur les droits relatifs à la
maternité, à la paternité et aux congés parentaux.
L’initiative naît de l’analyse d’une donnée: la maternité est encore une cause de
discrimination ouvrable pour les femmes.
Changement de fonctions et de rayon, obligation à se relayer dans des roulements
qui ne se concilient pas avec leur rôle de mères, négation des permis, manque de la
confirmation du contrat de travail, s’il n’y a pas des véritables demandes de démissionner,
condivision insuffisante des responsabilités de soigner les enfants amènent beaucoup de
femmes à se démissionner avant la première année d’âge du fils.
Ce dépliant est adressé à Vous, mamans et papas, pour promouvoir la condivision des
responsabilités familiales et Vous aider à Vous approprier de votre “rôle de parents” dès
la naissance de votre enfant.
CONGÉS DE MATERNITÉ
Maman, l’abstention au travail est obligatoire:
pendant les deux mois qui précèdent la date supposée de l’accouchement
pendant les trois mois après l’accouchement
Accouchement prématuré: si l’accouchement se passe dans une date anticipée par
rapport au jour supposé (jusqu’à un maximum de deux mois) les jours pas jouis sont
sommés au congé de maternité après l’accouchement.
Flexibilité du congé: tu peux t’abstenir du travail jusqu’à un mois avant la date supposée
de l’accouchement, en portant à 4 les mois de congé qui suivent l’accouchement.
Certification: le certificat médical qui atteste l’absence de risques pour toi et pour ton
enfant est nécessaire, et il est accordé par le médecin spécialiste du Service Sanitaire
National et (si une obligation de surveillance sanitaire est prévue) par le médecin
compétent pour la prévention et la santé dans les endroits de travail.
Traitement économique: le traitement de 80% prévu par la loi, est élevé à 100% par la
négociation collective avec la couverture de prévoyance totale.
Ancienneté de service: les périodes de congé sont comptées totalement, y comprises les
vacances et les gratifications; en outre sont considérées comme activité jours ouvrables
pour la progression de la carrière.
Si tu es en mobilité, le congé ne se calcule pas dans la période de permanence dans les
listes, tandis que l’indemnité de mobilité continuera à être payée toujours, pour la période
la plus longue prévue par la loi. Tu n’es pas éliminée de la liste si, pendant le congé, tu
refuses une offre de travail ou de cours de formation professionnelle.
Si tu as été licenciée pour cessation de l’activité de l’entreprise ou si à l’échéance d’un
20
21
FRANÇAIS
contrat on ne te l’a pas renouvelé, tu recevras quand même l’indemnité de maternité,
dans le cas où:
au moment de la résolution du contrat ou de son expiration tu étais déjà en congé,
plus des 60 jours sont passés entre la fin du travail et le commencement de la
grossesse.
Si tu es au chômage tu as droit à l’indemnité de maternité si, au commencement de la
période du congé, tu avais droit à l’allocation de chômage.
Même si tu es femme de ménage tu as droit au congé de maternité mais, pour obtenir
l’indemnité tu dois avoir au moins 6 mois de charges sociales hebdomadaires dans l’année
précédente ou un an de charges sociales dans les deux années précédentes.
Si tu exerces une profession libérale tu peux jouir du congé de maternité et demander à
ton organisme de prévoyance l’indemnité de maternité dont le montant varie selon ton activité.
Si tu es entrepreneuse tu as droit toi aussi au congé de maternité après demande à l’INPS.
Si tu es travailleuse autonome (artisane, commerçante, exploitant agricole) ou tu es
travailleuse para subordonnée tu peux, mais tu n’es pas obligée de t’abstenir au travail
pour le congé de maternité. De toute façon tu as droit à une indemnité par jour de 80%
de la rétribution minime, pendant les deux mois qui précèdent l’accouchement et les trois
mois suivants.
Si tu es une directrice d’un employeur privé, tu as les mêmes droits des autres femmes
qui travaillent et tu as la même protection de prévoyance de la part de l’INPS.
Si tu as un contrat à projet tu as droit à l’indemnité déjà prévue pour les collaboratrices
coordonnées et continues, pour les deux mois précédents et pour les trois mois qui
suivent l’accouchement. Seule condition: dans l’année précédente les deux mois avant
l’accouchement doivent résulter portés au crédit au moins trois mois de la charges sociale
du 0,05% à la Gestion séparée INPS. À cette condition s’ajoute la suspension et le délai du
rapport contractuel. À moins qu’il n’existe une disposition plus favorable du propre contrat
individuel, le rapport est prorogé pour une période qui ne dépasse pas les 180 jours.
Si tu n’as jamais travaillé, des formes de soutien sont prévues. Tu dois t’adresser à
l’INPS dans les six mois suivants la naissance, et l’INPS vérifiera l’existence des conditions
économiques prévues et accordera une indemnité. Tu peux t’adresser aux Services sociaux
de ta Commune aussi.
Si tu n’es pas citoyenne italienne, et tu as un régulier rapport de travail, tu as les
mêmes droits des femmes italiennes qui travaillent. Si tu ne travailles pas mais tu as un
permis de séjour, tu peux demander l’indemnité déjà décrite.
Si tu as adopté un enfant tu peux demander un congé de 5 mois à partir de l’effective
entrée en famille de l’enfant.
Si tu as pris en charge un enfant tu as droit à un congé de 3 mois et tu peux en jouir
dans 5 mois à partir de l’entrée en famille de l’enfant.
CONGÉS DE PATERNITÉ
Papa, si tu es salarié tu peux utiliser la partie d’abstention après l’accouchement
(jusqu’aux trois mois d’âge de l’enfant) dans les cas suivants:
mort de la mère
infirmité grave de la mère
abandon de l’enfant de part de la mère
garde exclusive au père
Par conséquent ces droits te sont accordés:
Calcul de l’ancienneté de service, droit à la couverture économique, défense de
licenciement dans la première année de vie de l’enfant, obligation de validation des
démissions dans la première année de vie de l’enfant.
Si tu représentes un de ces cas (sauf le cas de l’infirmité grave de la mère), tu pourras
jouir en outre du congé parental, en tant que parent single, pour une période totale de
10 mois.
Si tu es en mobilité, le congé ne se calcule pas dans la période de permanence dans
les listes, tandis que l’indemnité de mobilité sera toujours payée pour la période la plus
longue prévue. Tu n’es pas éliminé de la liste si, pendant le congé, tu refuses une offre de
travail ou de cours de formation professionnelle.
Si tu es un directeur d’un employeur privé, tu as les mêmes droits des autres hommes
qui travaillent et tu as la même protection de prévoyance de la part de l’INPS.
Si tu as adopté un enfant et la mère, travailleuse, n’en jouit pas, tu peux demander un
congé de 5 mois à partir de l’effective entrée en famille de l’enfant.
Si tu as pris en charge un enfant et la mère, travailleuse, n’en jouit pas, tu as droit
à un congé de 3 mois et tu peux en jouir dans 5 mois à partir de l’entrée en famille de
l’enfant.
CONGÉS PARENTAUX
Maman et papa, si vous êtes salariés:
vous pouvez demander l’abstention au travail, qui s’appelle congé parental
ce type de congé dure au maximum 6 mois, à utiliser dans les premiers 8 ans de vie de
l’enfant. Si tu, papa, utilises le congé pour au moins trois mois, même si non continus, ton
droit personnel est relevable à 7 mois totaux;
il est possible d’utiliser le congé tous les deux dans le même temps. Dans ce cas le
maximum des mois de congé pour maman et papa est au nombre de 10, mais un prix d’un
mois est prévu si tu, papa, demandes de t’abstenir au travail pour une période continue
ou fractionnée pas inférieure aux trois mois. De cette manière le total arrivera à 11 mois;
si vous êtes, ou vous devenez, singles, les 10 mois vous appartiennent entièrement.
Papa, tu rentres dans cette condition en cas de mort de la mère, d’abandon de part de la
mère ou si l’enfant n’a été confié qu’à toi;
le congé peut être utilisé entier ou fractionné. Il n’y a pas une durée minime établie,
22
mais l’alternance entre les périodes de congé et de travail est nécessaire;
rappelez-vous que vous devez avertir votre employeur au moins 15 jours avant la date
dans laquelle vous commencerez l’abstention;
la période de congé est calculée sur la base de l’ancienneté de service, mais ne rentre
pas dans le calcul de la treizième mensualité et des vacances.
Montant de l’indemnité: l’INPS vous versera 30% de la rétribution jusqu’aux 3 ans
d’âge de l’enfant, pendant les premiers trois mois. Après, et aussi entre les trois et huit
ans de l’enfant, vous ne recevrez aucune rétribution sauf si votre revenu est inférieur à
2,5 fois le traitement minimum de retraite. Maman, de toute façon tu peux demander le
paiement d’une anticipation du TFR.
Maman, si tu es travailleuse autonome et tu as un enfant né après le 1° janvier 2000,
tu as droit au congé parental avec le traitement économique exclusivement en ce qui
concerne les 3 mois et avant le premier an d’âge.
Maman, si tu as un contrat à projet et le titre pour obtenir l’indemnité de maternité,
tu as droit à un congé parental pour les trois mois avant le premier an de vie de l’enfant,
avec une indemnité de 30% du revenu considéré pour l’indemnité de maternité.
Maman et papa, si vous êtes parents adoptifs ou tuteurs vous pouvez jouir du congé
parental, avant les huit premiers ans de l’entrée du mineur dans la famille, indépendamment
de l’âge de l’enfant au moment de l’adoption ou de la prise en charge et en tous cas pas
après les 18 ans du fils.
On accorde le traitement économique de 30% de la rétribution pour une période qui
ne dépasse pas les six mois pour les deux parents avant que trois ans soient passés de
l’entrée du mineur dans la famille.
Les papas travailleurs para subordonnés inscrits à la gestion séparés de l’INPS (co. co.
co. et co. co. pro.) sont exclus du droit au congé parental.
SUBSTITUTION
de travailleuses et travailleurs en congé
Les employeurs peuvent engager, en substitution d’une personne en congé, du personnel
en charge temporaire jusqu’à un mois avant le commencement du congé.
Les dispositions s’appliquent jusqu’au premier an de vie de l’enfant de la personne en
congé, ou pendant un an de l’entré du mineur dans la famille.
ANTICIPATION DU T.F.R. (TRAITEMENT DE FIN DU RAPPORT)
Pendant les périodes d’utilisation des congés parentaux (avec rétribution du 30%
ou sans rétribution), le traitement de fin de rapport peut être anticipé pour le soutien
économique des dépenses faites pendant les périodes de congé (selon l’art. 7 de la loi 8
mars 2000, n.53).
23
REPOS JOURNALIERS
Les repos journaliers sont des absences au travail payées, à utiliser avant le premier an
de vie de l’enfant (même en cas d’adoption ou de prise en charge), pour:
2 heures par jour pour un emploi du temps qui dépasse les 6 heures
1 heure par jour pour un emploi du temps qui ne dépasse pas les 6 heures
journalières
Ils peuvent être utilisés:
par la mère salariée, ou bien
par le père travailleur, si:
la mère travailleuse y renonce (et elle n’utilise pas le congé de maternité ou
parental dans cette période);
la mère est morte ou en grave infirmité;
l’enfant n’est confié qu’au père;
la mère est travailleuse autonome, entrepreneuse ou subordonnée qui n’a pas ce droit
(femme de ménage, etc.).
ACCOUCHEMENTS GÉMELLAIRES
En cas d’accouchement gémellaire (deux ou plus jumeaux) les heures de repos
journalières sont doublées. Les heures de permis peuvent être utilisées par les deux
parents salariés, dans le même temps aussi et dans la même tranche horaire.
CONGÉS POUR LA MALADIE DE L’ENFANT
JUSQU’À 3 ANS
Tous les deux vous avez droit à vous abstenir au travail –sans rétribution- pour la durée
de la maladie, et de toute façon jusqu’au troisième an de vie de l’enfant.
ENTRE 3 ET 8 ANS
Tous les deux vous avez droit à vous abstenir au travail –sans rétribution- pour un
maximum de 5 jours ouvrables par an.
La maladie doit être certifiée par le médecin spécialiste du Service Sanitaire National
ou conventionné avec cet organisme. La loi prévoit cette unique condition: on exclue les
contrôles et le respect des tranches de disponibilité.
Les périodes de congé pour maladie des enfants sont calculées dans l’ancienneté de
service (à l’exclusion de vacances et gratifications) et elles sont payées jusqu’au troisième
an de vie de l’enfant.
Si vous avez adopté ou pris en charge un enfant, vous avez droit aux congés pour
maladie tout comme les parents naturels, sauf quelques différences pour ce qui concerne
l’âge.
REPOS ET PERMIS POUR LES ENFANTS AVEC DES GRAVES HANDICAPS
a) CONGÉS ET RÉDUCTIONS DE L’EMPLOI DU TEMPS pour les mamans et les papas
24
d’enfants handicapés (JUSQU’À 3 ANS)
Ce droit prévoit la possibilité:
de prolonger le congé parental (avec rétribution de 30%),
ou bien, de jouir de deux heures de permis journalier salariées (une heure si l’horaire
de travail journalier est inférieur à 6 heures)
jusqu’aux trois ans de vie, à condition que il n’y ait pas hospitalisation à plein temps
dans des cliniques spécialisées
b) PERMIS POUR LE SOIN de mineurs handicapés (DE 3 À 18 ANS)
Ce droit consiste en trois jours de permis payés par mois pour l’assistance au mineur
qui n’est pas hospitalisé à plein temps; ces jours peuvent être utilisés d’une manière
continue ou fractionnée (jusqu’à un maximum d’une demi-journée).
c) PERMIS POUR LE SOIN de fils handicapés MAJEURS
Les permis de trois jours par mois payés peuvent être utilisés aux conditions prévues
pour les fils mineurs, à condition qu’il y ait une vie en commun avec le fils, ou bien si
l’assistance au fils non vivant sous le même toit est continue et exclusive.
d) CONGÉ PAYÉ POUR LES PARENTS D’HANDICAPÉS GRAVES
Congé, jusqu’à deux ans, pour soigner des fils handicapés graves, couvert totalement
du point de vue économique et de prévoyance.
PERMIS ET CONGÉS POUR DES GRAVES MOTIFS FAMILIALS
a) PERMIS PAYÉS DE TROIS JOURS
Si vous êtes des salariés vous avez droit à trois jours payés totaux y compris l’année en
cas de mort ou grave infirmité documentée:
du conjoint, même si séparé d’un point de vue légal;
du vivant sous le même toit, s’il résulte dans le certificat de l’état civil;
d’un parent proche, même si non vivant sous le même toit;
d’autres gens qui résultent dans le certificat de l’état civil de la famille.
b) CONGÉS POUR DES GRAVES MOTIFS FAMILIALS
Si vous êtes des salariés vous pouvez demander un congé pas payé, continu ou
fractionné, qui ne dépasse pas les deux ans dans l’entière vie ouvrable, pour des graves
motifs familials.
LES DROITS DE MAMAN ET PAPA
Maintien de ton travail: fonctions, siège et rôle
Maman et papa, à votre rentrée du congé de maternité ou de paternité vous avez
droit à maintenir votre poste de travail, dans le même siège ou dans un autre siège de la
même Commune et vous avez droit d’y rester jusqu’à la fin du premier an de vie de votre
fils. Vous devriez avoir les mêmes fonctions que vous aviez avant votre congé ou bien
à d’autres fonctions que la convention collective considère équivalentes. Vous avez les
mêmes droits aussi à la rentrée après un congé parental, après un permis ou un repos.
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Défense de licenciement
Maman, sache que tu ne peux pas être licenciée du commencement de ta grossesse
jusqu’à la fin du premier an de vie de ton enfant. Cette défense a valeur même si ton
employeur n’avait pas été encore informé, ou si tu ne savais pas d’être enceinte.
Papa, sache que tu ne peux pas être licencié si tu utilises le congé de paternité jusqu’à
la fin du premier an de vie de ton enfant.
Maman, si tu n’as pas encore dépassé la période d’essai on doit vérifier que tu n’aies
pas été engagée pour le simple fait que tu es restée enceinte. Ça arrive souvent. Si c’est
ton cas, vas tout de suite chez la Conseillère de Parité et les Organisations Syndicales
parce que c’est possible d’assigner en justice pour discrimination.
Papa, si tu n’as pas encore dépassé la période d’essai on doit vérifier qu’il n’y ait pas
été une discrimination parce que tu demandes de jouir du congé de paternité.
Maman, même si tu es femme de ménage et ta grossesse est commencée dans ta période
de travail tu ne peux pas être licenciée jusqu’au troisième mois après l’accouchement.
Vous ne pouvez pas être objet d’arrêt de travail sauf si l’activité de votre entreprise ou
de votre rayon soit arrêtée, et vous ne pouvez pas être mis en mobilité. Vous ne pouvez
pas être licenciés parce que vous demandez le congé parental ou parce que vous vous
absentez pour une maladie de votre enfant.
Démission
Si vous démissionnez volontairement avant le premier an d’âge de votre enfant, vous
avez droit aux mêmes indemnités prévues en cas de licenciement, et vous ne devez pas
communiquer la démission avec le préavis prévu par le contrat. La démission doit être
volontaire et elle doit être présenté, sous peine de la leur efficacité, sur les modules
prédisposés et disponibles gratuitement dans les directions provinciales du travail et dans
les bureaux communaux.
Maman, si ton employeur, au moment de l’engagement, t’a fait signer une lettre de
démission en blanc si tu restes enceinte, ou s’il t’a obligé à démissionner, sache qu’il
ne pouvait pas le faire est il a enfreindré les règles contre la discrimination. Tu peux
t’adresser à la Conseillère de Parité et aux Organisations Syndicales pour être conseillée
et assistée.
Sache en outre, que l’entreprise qui fait les entretiens de sélection ne peut pas te
soumettre au test pour la grossesse dans la phase d’engagement, et elle ne peut pas
prendre informations sur ta vie privée. Si elle l’a fait, elle a enfreindré les règles contre la
discrimination. Adresse-toi à la Conseillère de Parité ou aux Organisations Syndicales.
Défense du travail de nuit
Maman, jusqu’à la fin du premier an de vie de ton enfant tu ne peux pas travailler de
24h à 6h du matin, alors que tu n’es pas obligée à travailler de nuit jusqu’à la fin des trois
premiers ans de vie de ton enfant.
Papa, tu n’es pas obligé à travailler de nuit si tu vis avec la mère et jusqu’à la fin des
trois premiers ans de vie de ton enfant. Le droit doit être exercé en alternance avec la mère.
26
Possibilité de demander une anticipation de la liquidation
Pour soutenir les dépenses du congé parental dans lequel vous avez une indemnité
réduite, vous avez le droit de demander à l’employeur une anticipation de la liquidation
(de même pour les dépenses médicales ou pour l’achat de votre maison).
Autres informations
En outre nous vous rappelons que c’est possible de demander le part-time selon la
L.53/2000 comme mesure visée à favoriser la conciliation entre temps de vie et de travail.
Il n’existe pas une obligation légale qui impose à l’entreprise de vous accorder le parttime, mais dans le cas où il ne soit pas accordé, vous pouvez tenter à en parler avec la
Conseillère de Parité ou les Organisations Syndicales, afin de tenter une médiation avec
l’entreprise dans laquelle vous travaillez. Essayez, en outre, à demander à l’entreprise si
a introduit des instruments de conciliations ou des formes de flexibilité de l’emploi du
temps. Souvent il arrive que les employeurs ne sachent pas qu’il existe des financements
pour les entreprises qui introduisent des mesures de flexibilité ou de conciliation. Nous
pouvons conseiller eux aussi sur les solutions plus adaptes et vous pouvez nous aider à
contacter l’entreprise.
Maman, tu as le droit de demander le part-time si tu es une salariée de l’administration
publique.
Si tu es seule, tu ne travailles pas ou tu as un revenu bas, la loi régionale sur la famille
prévoit des aides économiques pour la période de la grossesse et pour les premiers 3 mois
de vie de l’enfant, adresse-toi aux bureaux de l’Assessorat régional de la Santé Publique
et Politiques Sociales pour avoir des informations majeures, ou bien à l’INPS pour recevoir
le chèque de maternité de l’état. Pour ce chèque tu dois présenter la demande avant 6
mois de la naissance ou de l’entrée en famille de l’enfant adopté ou pris en charge.
Si tu es enceinte, et tu es dans une situation irrégulière, sache que, dans le respect
de la privacy, tu as droit aux soins médicaux et hospitaliers urgents gratuits, et continus
aussi, pendant la période de grossesse et durant l’accouchement dans les structures
hospitalières présentes sur le territoire.
Pour ce service tu peux t’adresser à l’USL, à l’Assessorat régional de la Santé Publique
et Politiques Sociales, aux dispensaires familials.
Rappelle-toi que tu peux obtenir un “permis de séjour pour soins médicaux” jusqu’au
sixième mois de vie de ton enfant (et pour ton mari aussi s’il vit avec toi).
Papa, dans un cas de totale absence de la mère naturelle, adoptive ou tutrice, si tu ne
travailles pas ou tu as un revenu bas:
tu peux demander le chèque de maternité de l’état en t’adressant à l’INPS (s’il y a des
fondements déterminés).
Rappelle-toi de présenter la demande dans les 6 mois qui suivent la naissance de
l’enfant ou son entrée en famille s’il est adopté ou pris en charge.
Maman et papa, si vous n’êtes pas citoyens italiens, pour obtenir le chèque vous devez
posséder la carte de séjour.
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Les informations ci-reportées sont synthétiques pour une simple question d’espace. Si
vous avez besoin d’en savoir plus, vous pouvez vous adresser à la Conseillère de Parité
et aux Organisations Syndicales, qui pourront vous donner des conseils aussi en cas de
controverses et problèmes avec l’employeur.
YOUR
COMPANY
NAME
MATERNITY LEAVE
Mum, abstention from work is obligatory:
during the two months that precede the presumed childbirth
during the three months that follow childbirth
Premature birth: if birth occurs in advance in respect of the presumed date (upto a
maximum of two months) the leave period that you did not use is added to the maternity
leave after birth.
Leave flexibility: you can abstain from work up to one month before the presumed
birth, increasing to 4 months the leave after birth.
Certification: a medical certification attesting the absence of risk for you and for the
soon-to-be-born baby is necessary, released by the medical practitioner of the National
Health Service and (if it is scheduled, an obligation of health surveillance) by a doctor
qualified for prevention and health care in the workplace.
Economic terms: terms equal to 80% provided by law is raised to 100% by collective
bargaining with full welfare coverage.
Seniority: periods of maternity leave are calculated to all intents and purposes as
working periods and include holidays and rewards; they are also considered as work
activity related to career advancement.
If you have been made redundant, maternity leave isn’t calculated in the period of
permanence in the waiting list, whereas you will continue to receive redundancy benefit,
always for the longest period provided. You won’t be removed from the list if, during the
leave, you decline a job offer or a training course offer.
If you’ve been laid off by reason of cessation of activity of the company or your fixedterm contract hasn’t been renewed, you will still receive the maternity pay if:
at the time of the expiry you were already in leave, or if
no more than 60 days went by since the end of the contract and the beginning of the
29
ENGLISH
Dear mum and dad,
the Regional Councilwoman of Parity and the Confederal Union Organizations CGILCISL-SAVT-UIL of Aosta Valley have decided to send you information about opportunities
and rights in regard to maternity, paternity and parental leave.
This initiative came into existence as the result of the fact that motherhood is still a
cause of discrimination in the workplace.
Demotion, change of department, work shifts that do not reconcile with the role of a
mother, refusal of time off, no confirmation of the employment contract, explicit request
of resignation, low condivision of the responsibilities in raising a child: these facts bring
many women to resign from their job during the first year of motherhood.
This booklet is aimed at you, mum and dad, to promote the sharing of parental
responsibilities.
pregnancy.
If you are unemployed you have the right to the maternity pay if, at the beginning of the
leave, you had a right to unemployment benefit.
Even if you are a domestic assistant you have right to maternity leave, but to obtain
maternity pay you need to have at least 6 months of weekly contribution of the previous
year or a year of contributions in the previous two-year period.
If you’re a freelancer you can take advantage of maternity leave and you can request
maternity pay from your welfare organization ; the amount will vary depending on your
activity.
If you’re a businesswoman you have right to maternity leave, after applying to “INPS”.
If you are an independent worker (craftswoman, merchant, agriculturist) or a semidependent worker (“parasubordinata”) you can – but you’re not compelled to – take
advantage of a maternity leave. You have in any case the right to a daily benefit equal to
80% of the minimal pay, for two months previous to the birth and three months subsequent
to the birth.
If you’re a manager in the service of a private sector employer, you have the same rights
as the other workers and the same welfare care of the “INPS”.
If you have a project contract (co.co.pro.) you have right to the maternity pay already
provided for the co.co.co. workers (coordinated and continuous cooperation workers), for
the two months that precede and the three that follow the birth. On the condition that
during the year that precedes the two months before the birth they must result credited with
at least three monthly salaries of the contribution of 0,50% at the separate Management
of “INPS” (“Gestione separata”). Moreover the suspension and the extension of the
contractual relation are necessary. The relation is extended for a maximum of 180 days,
unless there isn’t a more favourable disposition of the single contract.
If you never worked, other forms of support are provided. You must contact “INPS” six
months prior to the birth; “INPS” will verify the subsistence of the economic conditions and
will indemnify. You can also address yourself to the social services of the Municipality.
If you’re not an Italian citizen, and you have a regular employment, you have the same
rights as Italian citizens. If you don’t work but have a permit of stay, you can request the
above mentioned pay.
If you’ve adopted a child you can demand a 5 month leave from the child’s entrance
into the family.
If you fostered a child you have the right to 3 months leave and you can make use of it
within 5 months from his entrance into the family.
PATERNITY LEAVE
Dad, if you’re a subordinate employee you can use the portion of post-partum leave
(until the child reaches three months) in the following cases:
30
death of the child’s mother;
serious illness of the mother;
abandonment of the child by the mother;
if the father is sole guardian of the child.
These rights are extended to you:
the leave period is calculated towards seniority, you have the right to economic
coverage, it is forbidden for you to be fired within the first year of the child’s life, the
employer is obliged to accept resignation within the first year of the child’s life.
If you belong to the above-mentioned cases (with the exception of the serious illness
of the mother) you can also benefit from the paternity leave, as a single parent, for a 10
month total time period.
If you have been made redundant, paternity leave is not calculated in the period of
permanence in the waiting list, whereas you will continue to receive the redundancy
benefit, always for the longest period provided. You won’t be removed from the list if,
during the leave, you decline a job offer or a training course offer.
If you’re a manager in the service of a private sector employer, you have the same
rights as the other workers and the same welfare care of the “INPS”.
If you’ve adopted a child and the mother, who works, doesn’t use the maternity leave,
you can demand 5 months’ leave from the child’s entrance into the family.
If you fostered a child and the mother, who works, doesn’t use the maternity leave, you
have the right to 3 months’ leave and you can make use of it within 5 months from his
entrance into the family.
PARENTAL LEAVE
Mum and dad, if you are employees:
you can demand an optional leave, which is called parental leave;
this type of leave has a maximal length of 6 months, to use in the first 8 years of the
child’s life. If you, dad, use the leave for at least three months, even not continuously, your
individual right is raisable to 7 total months;
it is possible to use both leaves at the same time. In this case the maximum number
of months’ leave between mum and dad is 10, but a bonus month is provided if you,
dad, ask to abstain from work for a continuous or fractionate period not lesser than three
months, so that the total amount is 11 months;
if you are, or you become, single, you have the right to use the 10 months leave entirely.
You, dad, belong to this condition in case of death of the mother, abandonment of the
child by the mother, or if you’re the sole guardian of the child;
the leave can be used entirely or fractionate. There is not a minimum length of the
leave, but a gap is necessary between periods of leave and periods of work;
remember that you must forewarn your employer at least 15 days before the date you
want to start the leave;
31
the leave period is calculated towards seniority, but it’s not calculated for the Christmas
bonus and for the holidays.
Amount of the benefit: “INPS” will deposit 30% of the salary until the 3rd year of the
child, for the first three months. Afterwards, and also between 3 and 8 years of the child,
you won’t receive a benefit, unless your income is lower than 2.5 times the minimum
retirement terms. You, mother, can ask for severance pay (an anticipation of the “T.F.R.
– trattamento di fine rapporto”).
Mum, if you’re an independent worker and you have a child born after 01/01/2000 you
have the right to the parental leave including the economic treatment limited to 3 months
and within the first year of the child’s life.
Mum, if you have a project contract and claim for the maternity benefit, you have the
right to a parental leave of three months within the first year of the child’s life, with a
benefit equal to the 30% of the revenue counted for the maternity benefit.
Mum and dad, if you are foster parents or guardians you can use the parental leave,
within the first eight years from the child’s entrance into the family, regardless of the
child’s age at the time of the adoption or fosterage but in any case not beyond the coming
of age of the child.
You have the right to an economic treatment equal to 30% of the salary for a maximum
period of six months for the two parents, within three years from the child’s (a minor)
entrance into the family.
Dads who are semi-dependent workers (“parasubordinati”) enrolled in the separate
Management of “INPS” (“Gestione separata”) (co.co.co. and co.co.pro.) are excluded
from the right to the parental leave.
SUBSTITUTION
of workers in leave
Employers can hire, in substitution of workers in leave, staff at fixed-term work or at
temporary work even in advance, up to a month before the beginning of the leave.
These regulations are enforced until the child’s first birthday, or for a year from the
foster child’s entrance into the family.
ANTICIPATION OF THE SEVERANCE PAY or indemnity
(“T.F.R. – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO”)
During the periods of fruition of the parental leaves (with remuneration at 30% or
without remuneration), the severance pay or indemnity (end-of-service pay, “T.F.R.”) can
be anticipated to sustain the worker in leave (according to the provisions of art. 7 of the
law of March 8th, 2000, n. 53).
DAILY REST
Daily rests are remunerated absences from work, to use within the child’s first year
(also in case of fosterage or adoption), for:
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2 hours per day for 6 or more working hours per day
1 hour per day for less than 6 working hours per day
They can be used:
by the mum who’s an employee (dependent worker) or
by the father who’s a worker in the following cases:
the working mother renounces it (and doesn’t use the maternity or the parental leave
in the same period);
in case of death of the child’s mother;
in case of serious illness of the mother;
the father is sole guardian of the child;
the mother is an independent worker, a freelancer or an employee (dependent worker)
who hasn’t got the right to it (domestic assistant, cottage industry etc.).
TWINS
In case of twins (two o more) the daily rest is double. The hours of permit can be used
by both parents who are employees (dependent workers), even at the same time and in
the same time slot.
LEAVES FOR ILLNESS OF THE CHILD
UNTIL 3 YEARS OLD
both parents have the right to absent themselves from work – without remuneration
for the time of the illness, and in any case until the child’s third birthday.
BETWEEN 3 AND 8 YEARS OLD
boths parents have the right to absent themselves from work – without remuneration
for a maximum of 5 working days per year.
The child’s illness must be certified by the medical practitioner of the National Health
Service. The law provides this condition: controls and availability must be excluded.
The periods of leave for the child’s illness are calculated for the seniority (exluding
holidays and rewards) and are covered by “figurative contribution” until the child’s third
birthday.
If you have adopted or fostered a child, you have the right to the leave for the child’s
illness, as the natural parents, with the exception of some differences regarding the age.
REST AND PERMIT FOR SERIOUS HANDICAP OF THE CHILD
a)LEAVES AND TIMETABLE REDUCTIONS for mothers and fathers of a disabled minor
(UP TO 3 YEARS OLD)
The right provides the possibility:
of extending the parental leave (with remuneration at 30%), or
of using a daily remunerated permit (2 hours per day; 1 hour per day if the work
timetable is lesser than 6 hours)
until the child’s third birthday, on the condition that the child isn’t hospitalized fulltime in specialized institutes.
33
b)PERMITS FOR THE CARE of a disabled minor (3 – 18 YEARS OLD)
The right consists of a remunerated permit of three days each month, in order to take
care of the minor, who is not full-time hospitalized. This permit can be used continuously
or fractionated (up to a maximum of a half-day permit).
c)PERMITS FOR THE CARE of a disabled person OF AGE
The remunerated permit of three days per month can be used at the above mentioned
conditions, as long as there is cohabitation with the child, or as long as the care of the
non-cohabitating child is continuous and exclusive.
d)REMUNERATED LEAVE FOR SERIOUSLY DISABLED CHILDREN
Leave is provided , up to two years long, for the care of seriously disabled children,
economically and welfare covered.
PERMITS AND LEAVES FOR SERIOUS FAMILY PROBLEMS
a)THREE DAYS OF REMUNERATED PERMIT
If you are employees (dependent workers) you have the right to a total amount of three
days of remunerated absence, in case of death or serious illness (it must be certified) of:
the partner, even legally separated;
the live-in partner, certified by Town Hall;
a relative, within the second degree of relationship, even if non-cohabitating;
other persons resulting from the family’s Town Hall certificate.
b)LEAVES FOR SERIOUS FAMILY PROBLEMS
If you are employees (dependent workers) you can demand a non-remunerated leave,
continuous or fractionate, for a maximum of two years in a lifetime, for serious family
problems (they must be certified).
MUM AND DAD’S RIGHTS
Maintenance of your employment: task, workplace and function
Mum and dad, on your return from the maternity/paternity leave you have the right to
maintain your job, in the same place or in an other workplace in the same town or city,
and you have the right to stay until your child’s first birthday. You will have the same task
that you had before the leave, or another considered equivalent by collective agreement.
You also have the same right when you return from a parental leave, a permit or a rest.
It is forbidden to fire you
Mum, you must know that it is forbidden to fire you from the start of your pregnancy
until your child’s first birthday. This is valid even if your employer wasn’t acquainted with
the fact, or if you knew nothing of your pregnancy.
Dad, you must know that it is forbidden to fire you if you are the one that takes the
leave, until your child’s first birthday.
Mum, if you didn’t pass the trial period, it’s important to verify if you were not hired
just because of the pregnancy. It often happens. If this is your case, go immediately to the
Regional Councilwoman of Parity and to the Confederal Union Organizations because it
34
is possible to sue for discrimination.
Dad, if you didn’t pass the trial period it’s important to verify if there wasn’t discrimination
because of your demand of paternity leave.
Mum, even if you are house assistant and your pregnancy has started within the
working period you cannot be fired until the third month after your child’s birth.
You can’t be suspended from work unless the activity of your company or of your
division isn’t suspended, and neither you can be put in mobility. It is forbidden for you to
be fired because you ask a parental leave or because you absent yourself from work for
your child’s illness.
Resignation
If you voluntarily resign within your child’s first birthday you have the right to the same
indemnity provided in case of firing, and it is not necessary to comunicate the decision
of resignation with the period of notice provided in the contract. Resignation must be
voluntary and it must be presented in a special form that you can find for free in the
provincial management of work or in the town hall offices.
Mum, if your employer asked you to sign a resignation letter in blank at the moment
of the hiring, in the event that you’ll expect, or if he forced you to resign, he could not do
it and he violated the anti-discriminatory law. You can address to the Councilwoman of
Parity or to the Union Organizations.
Furthermore you must know that the company that does the selection interview can’t
subject you to a pregnancy test, nor get information on your private life. If it did it violated
the anti-discriminatory law, and you should address to the Councilwoman of Parity and/or
to the Union Organizations.
Night work is forbidden
Mum, you can’t work from 12 a.m. to 6 a.m., whereas you’re not compelled to do night
work until your child’s third birthday.
Dad, you’re not compelled to do night work if you cohabit with the child’s mother
and until the child’s third bithday. This right must be exercised as an alternative to the
mother’s right.
You can ask an anticipation of the severance pay
In order to sustain the expenses of the parental leave in which you have a reduced
indemnity, you have the right to ask your employer an anticipation of the severance pay.
(It will sustain the medical expenses and the home purchase too).
Other informations
It is possible to ask part-time according to the provisions of law 53/2000 as a measure
aimed at reconciling the private life with work. The company is not compelled to give
you the part-time, but if this happens you can address yourself to the Councilwoman of
Parity and/or to the Union Organizations in order to try a mediation with the company.
Besides, you should ask your company if there were introduced instruments to reconcile
the private life with work and/or flexible working-time arrangements. Employers often
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don’t know that there are funds for those companies that introduce flexible working-time
arrangements or other facilities to reconcile work and family life. We can help them to
choose the best solution, and you can help us to contact the company.
Mum, if you work in the public administration you have the right to be part-time.
If you’re alone, you don’t work or you have a low income, the regional family law
provides economic contributions for the pregnancy and the first three months of the
child’s life. Address yourself to the offices of the Regional Department of Health and
Social Policies (“Assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche Sociali”) to have
further information, or to the “INPS” offices to have the maternity benefit (“assegno di
maternità statale”). For the maternity benefit you must apply within 6 months before the
child’s birth or before his entrance into the family if he’s adopted or fostered.
If you’re an irregular immigrant and you’re pregnant you have the right to free medical
care and urgent hospital care, in respect of the privacy, even in a continous way, during
the pregnancy and during the childbirth, in the hospitals of the region.
You can address the “USL”, the Regional Department of Health and Social Policies, or
the Family Clinics (“Consultori Familiari”).
Remember that you can have a “permit of stay for health care” until the sixth month
of your child’s life (even for your husband if you cohabit).
Dad, in total absence of the mother (biological or foster mother), if you don’t work and
have a low income, you can ask the maternity benefit (“assegno di maternità statale”)
addressing the “INPS” (under certain conditions).
Remember that you must apply within 6 months before the child’s birth or his entrance
into the family if he’s adopted or fostered.
Mum and dad, if you are not Italian citizens, to obtain the benefit you must have the
long-stay permit.
These informations are brief for a matter of space. If you need further information, you
may address the Regional Councilwoman of Parity and the Union Organizations. They can
help you in controversies and problems with your employer.
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LICENCIA POR MATERNIDAD
Mamà, la licencia por maternidad es obligatoria:
Durante los dos meses anteriores a la fecha pronosticada del parto
Durante los tres meses posteriores al parto
Parto Prematuro: si el parto se produjera con anterioridad a la fecha pronosticada
(hasta un màximo de dos meses antes) los dias no usados se agregan a la licencia por
maternidad después del parto.
Flexibilidad de la licencia: puedes iniziar tu licencia un mes antes de la fecha pronosticada
de parto, de esta manera tendras 4 meses de licencia posteriores al parto.
Certificaciòn: es necesaria la certificaciòn médica que garantice la ausencia de riesgo
para ti y para el bebe, producida por el medico especialista del Servicio Sanitario Nazional
y ( si existe una obligaciòn de vigilancia sanitaria) por el medico responsable de la salud
en el lugar de trabajo.
Condiziones Econòmicas: La condiciòn del 80% previsto por la ley, alcanza el 100%
con la integraciòn del contrato colectivo garantizando la total cobertura jubilatoria.
Antiguedad de servicio: el periodo de licencia por maternidad se considera parte del
calculo de la antiguedad, incluidas las vacaciones y beneficios, dicho periodo es tambien
considerado en los casos en los cuales sea necesaria una cierta antiguedad para la
promociòn y el desarrollo de carrera.
Si estàs en la condiciòn de Mobilità: La licencia no se calcula durante el periodo de
permanencia en las listas, sin embargo la indemnizaciòn de mobilità se te pagarà siempre
por el periodo maximo de tiempo previsto. No seras cancelada de las listas si durante el
periodo de la licencia por maternidad , rechazas una oferta de trabajo o de inizio a cursos
de formaciòn.
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ESPAÑOL
Estimados mamà y papà, La Consejera De Paridad de Oportunidades Regional y las organizaciones sindicale
confederadas CGIL-CISL-SAVT-UIL de la Valle d’Aosta han decidido dedicarles una
campaña de comunicaciòn para informarles sobre las oportunidades y los derechos
relativos a la maternidad, paternidad y congedi parentali ( licencia familiar).
La iniciativa parte del anàlisis de un dato: la maternidad es todavia causa de
discriminaciòn laboral contra las mujeres.
Disminuciòn de sus tareas, cambios de departamento, obligacion de realizar turnos de
trabajo que no se concilian con el rol de madre, negaciòn de permisos, no confirmaciòn
del contrato, en algunos casos pedido explicito de renuncia, responsabilidad del cuidado
de los hijos poco compartida, son factores que inducen a muchas mujeres a renunciar al
trabajo durante el primer año de vida del hijo.
Este folleto esta dirijido a ustedes, mamà y papà, con el objetivo de promover la
responsabilidad familiar compartida y ayudarles a apropiarse del “rol de padres” desde
el nacimiento de su hijo/a.
Si has sido Despedida por cierre de la actividad de la empresa o no te han renovado el
contrato a tiempo determinado , recibiras igualmente la indemnizaciòn por maternidad:
Si al momento de la finalizaciòn del contrato estavas ya en licencia por maternidad
O en el caso de que no hayan transcurrido màs de 60 dias entre la finalizaciòn del
contrato de trabajo y el inizio de la gestaciòn.
Si eres Desocupada tienes derecho a la indemnizaciòn por maternidad si, al inizio del
periodo del embarazo tenias derecho a la indemnisaciòn de desocupaciòn.
Tambièn si eres colaboradora domestica tienes derecho a la licencia por maternidad
pero para poder obtener la indemnizaciòn por maternidad deves tener como minimo 6
meses de aportes (contributi) semanales en el año anterior o un año de aportes durante
los dos años precedentes.
Si eres una profesional independiente puedes utilizar la licencia por maternidad y pedir
a tu ente previdencial la indemnizaciòn por maternidad el cuyo importe serà variable en
funciòn de tu actividad.
Si tienes una actividad propia tienes derecho tambien tu a la licencia por maternidad
previo pedido al INPS.
Si eres una trabajadora autònoma (productora, comerciante, cultivadora directa) o
trabajadora parasubordinata (forma de trabajo que presenta caracteristicas intermedias
entre el trabajo autonomo y el trabajo en relaciòn de dependencia) puedes aunque no
es obligatorio utilizar la licencia por maternidad. En el caso que decidas utilizarla tienes
derecho a una indemnizaciòn diaria del 80 % de la remuneraciòn minima, durante los dos
meses antecedentes y los tres posteriores al parto.
Si tienes una posiciòn directiva en relaciòn de dependencia en una empresa privada
tienes los mismos derechos de las demàs trabajadoras y la misma tutela previdencial por
parte del INPS.
Si tienes un contrato a Proyecto tienes derecho a la indemnizaciòn prevista para las
colaboraciones coordinadas continuas durante los dos meses precedentes y los tres
sucesivos al parto. La ùnica condiciòn: es que en los dos años anteriores a los dos meses
previos al parto resulten acreditados en la Gestion separada del INPS al menos tres meses
de aporte del 0,50%. A esto se suma la suspenciòn y la prolongaciòn del contrato de
trabajo. Siempre que no haya una disposiciòn mas favorable en el contrato individual, el
contrato de trabajo serà prologado por un periodo maximo de 180 dias.
Si no has trabajado nunca, se han previsto varias formas de ayuda. Deves dirigirte al
INPS, en los seis meses posteriores al nacimiento. El INPS verificarà la existencia de las
condiciones econòmicas previstas y suministrarà una indemnisaciòn o subsidio. Tambien
es posible dirigirse a los Servicios Sociales de la municipalidad (comune).
Si no eres ciudadana italiana, y tienes una relaciòn de trabajo legal, tienes los mismos
derechos que las trabajadoras italianas. Si no trabajas pero tienes un permiso de residencia
(permesso di soggiorno), puedes solicitar el subsidio anteriormente mencionado.
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Si has adoptado un/a chico/a puedes pedir una licenzia de 5 meses desde el momento
de la llegada efectiva del menor a la familia.
Si aceptas la custodia judicial (affidamento) de un chico/a tienes derecho a una
licencia de tres meses y la puedes utilizar dentro de los 5 meses del momento efectivo de
la llegada del menor a la familia.
LICENCIA POR PATERNIDAD
Papa, si eres un trabajador en relaciòn de dependencia puedes utilizar la parte de
licencia post-partum ( dentro de los primeros tres meses de vida de tu hijo/a), en los
siguientes casos:
Muerte de la madre
Grave enfermedad de la madre
Abandono del hijo o hija por parte de la madre
Custodia exclusiva del padre
Por lo tanto se te extienden los siguientes derechos:
Computabilidad de la antiguedad de servicio, derecho a la cobertura econòmica,
prohibiciòn de despido en el lapso del primer año de vida, obligaciòn de convalidar la
renuncia durante el primer año de vida.
Si te encuentras en alguno de los casos anteriormente indicados (excluyendo la grave
enfermedad de la madre) podràs tambièn gozar de la licenzia familiar(congedo parentale)
por ser padre solo, por un periodo total de 10 meses.
Si te encuestras en mobilità (mobilidad), la indemnizaciòn no se calcula en el periodo
de permanencia en la lista, mientras que la indemnizaciòn de mobilidad se te continuarà
a pagar siempre por el periodo màximo previsto. No seràs cancelado de la lista si, durante
la licencia, rechazas una oferta de trabajo o de inizio de cursos de formaciòn.
Si eres un dirigente en relaciòn de dependencia con una empresa privada, tienes los
mismos derechos de los demàs trabajadores y la misma tutela previdencial por parte del
INPS.
Si has adoptado un/a chico/a y la mamà que tambièn trabaja, no la utiliza, puedes
pedir una licencia de 5 meses desde el momento de la llegada efectiva del menor a la
familia.
Si aceptas la custodia (affidamento) de un chico/a y la mamà que tambièn trabaja,
no la utiliza tienes derecho a una licencia de tres meses y la puedes utilizar dentro de los
5 meses del momento efectivo de la llegada del menor a la familia.
LICENCIA O PERMISO FAMILIAR
Mamà y papà, si son trabajadores en relaciòn de dependencia:
Pueden pedir la licencia optativa en el trabajo, que se llama congedo parentale;
Este tipo de licencia tiene una duraciòn màxima de 6 meses, utilizables en los primeros
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8 años de vida del hijo o la hija. Si el papà utiliza esta licencia por al menos tres meses
aunque no sean concecutivos, el derecho individual aumenta a 7 meses totales;
Es posible utilizar la licencia contemporàneamente. En este caso el nùmero màximo de
meses de licencia entre la madre y el padre es de 10, pero la ley prevee un premio de un
mes si el papà pide la licencia por un periodo continuo o fraccionado no inferior a tres
meses, en este caso el total llega a 11 meses.
Si son o se convierten en solteros, les corresponde el total de los 10 meses. Tù papà
entras en esta condiciòn en el caso de muerte de la madre, abandono por parte de la madre
o en el caso que la custodia del hijo o hija sea dada exclusivamente a ti.
La licencia puede ser utilizada entera o fraccionada. No se ha establecido una duraciòn
minima, pero es necesario intercalar periodos de trabajo con la licencia.
Recuerden que deben avisar al empleador al menos 15 dias antes de la fecha en la que
desean iniciar la licencia.
El periodo de licencia o permiso familiar les serà considerado en el càlculo de la antiguedad
de servizio, pero no en el calculo de la tredicesima (aguinaldo) y de las vacaciones.
Importe econòmico de la licencia: El INPS les pagarà el 30% de la remuneraciòn hasta los
tres años de edad del chico, por los primeros tres meses de licencia. Posteriormente, entre
los tres y los ocho años de tu hijo/a, no recibiras ninguna remuneraciòn al menos que tu
remuneraciòn sea inferior a 2,5 veces el tratamiento minimo de jubilaciòn. La mamà puede
de todos modos pedir la anticipaciòn del TFR. Trattamento fine rapporto (Indemnizaciòn de
finalizaciòn de la relaciòn de trabajo)
Mamà, si eres una trabajadora autònoma y tienes un hijo o hija nacido/a a partir de el 1°
de enero del 2000, tienes derecho a la licencia familiar incluida la indemnizaciòn economica
limitada a tres meses y dentro del primer anno de vida.
Mamà si tienes un contratto a progetto (contrato por proyecto) y te corresponde la
licencia o permiso por maternidad, tienes tambièn derecho a un congedo parentale (
licenzia o permiso familiar) por tres meses dentro del primer año de vida de tu hijo/a, con
una indemnizaciòn economica del 30% del monto de remuneraciòn considerado para la
licencia por maternidad
Mamà y papà si son padres adoptivos o tienen menores bajo custodia judicial pueden
usufruir de la licencia familiar, dentro de los primeros 8 años considerados desde el
ingreso del menor en el nucleo familiar, independientemente de la edad del mismo en el
momento de la adopciòn o custodia. El menor no deve superar la mayoria d edad.
El reconocimiento economico del 30% de la remuneraciòn subsiste por un periodo
maximo de 6 meses entre los dos padres dentro de los tres años del ingreso del menor
en la familia.
Estan excluidos del derecho a la licencia familiar los padres que trabajan en forma
parasubordinata y estan inscriptos a la gestiòn separada del INPS (co.co.co e co.co.pro)
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SUSTITUCION DE TRABAJADORAS Y TRABAJADORES QUE SE ENCUENTRAN EN
CONGEDO (LICENCIA FAMILIAR)
El dador de trabajo o empleador puede contratar, en sustituciòn de las personas en
licencia familiar, personal a tiempo determinado o temporario (inclusvive un mes antes
del inicio de la licencia familiar).
Las disposiciones se aplican hasta el cumplimiento del primer año de vida del hijo/a
de la persona en licencia, o durante un año desde la llegada del menor adoptado o en
custodia judicial.
ANTICIPACION DEL “T.F.R.” (INDEMNIZACION DE FINALIZACION DE LA
RELACION DE TRABAJO)
Durante los momentos de uso del congedo parental (licenzia familiar) con remuneraciòn
del 30% o sin remuneraciòn, el TFR indemnizaciòn de finalizaciòn de la relaciòn de trabajo
puede ser anticipado con la finalidad de poder afrontar los gastos relativos al periodo de
licencia . art. 7 de la ley del 8 de marzo 2000, n. 53.
REPOSOS DIARIOS
Son ausencias al trabajo ( permisos) remunerados, que se pueden utilizar durante el
primer año de vida del hijo/a (también en el caso de adopciòn o custodia judicial), por:
2 horas diarias en el caso de un horario de trabajo igual o superior a 6 horas
1 hora diaria en el cado de un horario de trabajo inferior a 6 horas
Los puede utilizar:
la mamà que trabaja en relaciòn de dependencia, o
el papà que trabaja en los siguientes casos:
_ la mamà que trabaja ha renunciado a estos permisos y no esta utilizando ni el
condego de maternità (licencia por maternidad) ni congedo parentale (licencia familiar)
en dicho periodo;
_ en caso de muerte o grave enfermedad de la madre;
_ cuando el hijo o hija este bajo custodia solo del padre;
_ cuando la madre es trabajadora autònoma, profesional independiente o tiene un
contrato en relaciòn de dependencia pero no le corresponden estos permisos (empelada
domestica, a domicilio,etc.).
Partos gemelares
En el caso de parto gemelar (mellisos, trillisos, quatrillisos, etc.) las horas de reposo
diarias mencionadas anteriormente se duplican.
Las horas de permiso pueden ser utilizadas por el padre y por la madre que trabajan en
relaciòn de dependencia, incluso contemporaneamente y en el mismo horario
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LICENCIA POR ENFERMEDAD DEL HIJO O HIJA
Hasta los 3 años
Ambos tienen el derecho a ausentarse del trabajo - sin recibir remuneraciòn -por el
tiempo que dure la enfermedad, y de todos modos solo hasta el cumplimiento del tercer
año de vida.
Entre los 3 y los 8 años
Ambos tienen el derecho de ausentarse del trabajo -sin recibir remuneraciòn- por un
màximo de 5 dias abiles al año.
La enfermedad tiene que ser justificada con certificado mèdico que debe ser emitido
por el mèdico especialista del Servizio Sanitario Nacional o por una instituciòn autorizada.
La ley prevee una unica condiciòn por la cual se excluyen los controles y el respeto de las
franjas de orario en las cuales la persona debe ser contactable.
Los periodos de permiso por enfermedad de los hijos se tienen en cuenta en el càlculo
de la antiguedad de servizio (excluidas vacaciones y premios) y estan cubiertos de
contribuciòn figurativa hasta los tres años de vida.
Si han adoptado o tienen bajo custodia judicial un/a chico/a, tienen derecho al permiso
por enfermdedad de los hijos como los padres naturales, salvo algunas diferencias con
respecto a la edad.
REPOSO Y PERMISOS POR HIJOS CON GRAVE DISCAPACIDAD
a) LICENCIA Y REDUCCION DEL HORARIO para la madre y el padre de menores con
discapacidad (Hasta los tres años).
El derecho prevee la posibilidad de:
Alargar el congedo parentale (licencia familiar) con remuneraciòn del 30%
O bien, de usufruir de dos horas pe permiso diario remunerado ( una hora si el horario
de trabajo es menor a 6 horas)
Hasta el cumplimiento del tercer año de vida, a condiciòn de que no este internado in
modo permanente en isntitutos especializados.
b) PERMISOS PARA EL CUIDADO DE MENORES CON DISCAPACIDAD (desde los 3 a los
18 años)
El derecho consiste en tres dias de permiso remunerados al mes para cuidar al menor
que no se encuentre internado in modo permanente , estos permisos pueden ser utilizados
en forma continua o fraccionadamente ( por un maximo de medio dia).
c) PERMISISOS PARA EL CUIDADO DE HIJOS CON DISCAPACITAD MAYORES DE EDAD
El permiso de tres dias remunerados puede ser utilizado bajo las mismas condiciones
previstas para los hijos menores, siempre que el hijo conviva con los padres, o en el caso
de no convivencia el cuidado debe ser continuo y exclusivo.
d) LICENCIA REMUNERADA PARA PADRES DE PERSONASCON DISCAPACIADAD GRAVE.
Licencia, hasta los dos años, para el cuidado de hijos discapacitados graves, esta
licencia tiene una cobertura total desde el punto de vista economico y jubilatorio.
42
PERMISOS Y LICENCIA POR GRAVES MOTIVOS FAMILIARES
a) PERMISOS REMUNERADOS DE TRES DIAS
Los trabajadores en relaciòn de dependencia tienen derecho a tres dias remunerados
al año en el caso de muerte o grave enfermedad comprobable:
Del conyùge, aunque legalmente separados;
Del concubino, legalmente reconocido;
De personas hasta el segundo grado de parentesco, aunque no convivan;
Otras personas que formen parte del nucleo familiar legalmente reconocidas.
b) LICENCIA POR GRAVES MOTIVOS FAMILIARES
Los trabajadores en relaciòn de dependencia pueden pedir por graves y comprobables
motivos familiares:
una licencia sin goce de sueldo, continua o fraccionada y no supereior a 2 años a lo
largo de toda la vida laboral.
LOS DERECHOS DE MAMA Y PAPA
Conservaciòn de tu puesto de trabajo: tareas, sede y rol
Mamà y papà ,cuando regresen al trabajo despùes de la licencia por maternidad o por
paternidad tienen derecho a conservar su puesto de trabajo, en la misma sede o en otra
sede en la misma zona y tienen el derecho de permanecer alli hasta el cumplimiento del
primer año de vida del hijo/a.
Debes realizar las mismas tareas que realizabas antes de la licencia u otras que el
convenio colectivo considere equivalentes. Tienen los mismos derechos tambien cuando
regresen despuès de haber utilizado el congedo parentale (licencia familiar), un permiso
o reposo anteriormente descriptos.
Prohibiciòn de Despido laboral
Mamà debes saber que no puedes ser despedida durante el periodo que va desde
el inizio del embarazo hasta que tu hijo/a halla cumplido el primer año de edad. La
prohibiciòn es vàlida aunque si tu empleador no habia sido todavia informado o si tu
misma no sabias todavia de estar embarazada.
Papà debes saber que no puedes ser despedido si eres tu quien utiliza la licencia por
paternidad hasta que tu hijo/a cumpla su primer año de vida.
Mamà, si no has superado el periodo de prueba, es necesario verificar que la causa
de que no te contraten no sea que estabas embarazada. Esto pasa muy seguido. Si este
es tu caso, habla rapidamente con la consejera de Paridad de Oportunidades y con las
organizaciones de sindicatos porque es posible iniziar un juicio por discriminaciòn.
Papà, si no has superado el periodo de prueba es necessario verificar que la causa de
que no te hayan contratado no sea una discriminaciòn por el hecho de pedir la licencia
por paternidad.
Mamà, si eres una colaboradora domèstica y tu embarazo ha iniziado dentro del
periodo de trabajo no puedes ser despedida hasta el tercer mes despuès del parto.
43
No pueden ser suspendidos del trabajo a menos que se suspenda la activadad de la
empresa o de su sector de trabajo, y tampoco pueden ser puestos en mobilità. No pueden
ser despedidos por pedir congedi parentali (licencia familiar) o por faltar por causa de la
enfermedad de su hijo o hija.
Renuncia
Si presentan la renuncia voluntariamente dentro del primer año de vida del hijo/a
tienen derechos a las mismas indemnisacione previstas en el cado de renuncia, y no
deben comunicar el preaviso previsto en el contrato. La renuncia debe ser voluntaria
y debe ser presentada a riesgo de anulaciòn en caso contrario, en los modulos
predeterminados i ofrecidos gratuitamente en la direcciòn provincial del trabajo y en las
oficinas municipales.
Mamà si tu dador de trabajo te ha hecho firmar una carta de renuncia en blanco
al momento de la firma del contrato en el caso que tu quedaras embarazada, o te ha
obligado a presentar la renuncia, debes saber que no podia comportarse en ese modo
y ha violado las leyes antidiscriminatorias. Puedes dirigirte a la Consejera de Paridad de
Oprtunidades o a los Sindicatos para ser aconsejada.
Debes saber tambièn que la empresa que realiza las entrevistas de selecciòn del
personal no puede suministrate test de embarazo durante el proceso de selecciòn, ni
tampoco asumir informaciòn sobre tu vida privada. Si lo han hecho, han violado las
normas antidiscriminatorias. Dirigete a la Consejera de Paridad de Oportunidades e/o a
las Organisaciones Sindicales.
Prohibiciòn de trabajo Nocturno
Mamà, hasta el cumplimiento de un año de edad de tu hijo/a no puedes trabajar desde
las 24 a las 6, mientras no estas obligada a realizar trabajo nocturno hasta que tu hijo/a
no haya cumplido tres años de edad.
Papà, no estas obligado a realizar trabajo nocturno si convives con la madre y hasta
que el hijo/a no haya cumplido tres años de edad. El derecho deve ser ejercitado en
alternativa a la madre.
Posibilidad de pedir una anticipaciòn de la liquidaciòn
Para afrontar los gastos relativos al periodo de congedo parentale (licencia familiar)
en el cual tienes un salario bajo, tienes el derecho de de pedir al dador de trabajo una
anticipaciòn de la liquidaciòn asi como para gastos mèdicos y para la compra de la casa.
Màs Informaciòn
Les recordamos que es posible pedir el part-time a partir de la ley 53/2000 como
medida que tiende a favorecer la conciliaciòn entre tiempo de vida y tiempo de trabajo.
No existe una obligaciòn por ley que imponga a la empresa de concederles el part-time,
pero en el caso que no fuera concedido, pueden hablar con la Consejera de Paridad de
Oportunidades e/o las Organisaciones sindicales, en modo de poder tener una mediaciòn
con la empresa para la cual trabajan.
Prueven tambièn a pedir a la empresa si ha introducido instrumentos de conciliaciòn
44
y formas de flexibilizaciòn del horario. A menudo el dador de trabajo no sabe que existen
lineas de financiaciòn para las empresas que introducen medidas de flexibilidad o de
conciliaciòn. Nosotros podemos aconsejarlos sobre las soluciones mas eficaces y ustedes
pueden ayudarnos a contactar la empresa.
Mamà, tienes derecho a pedir el part-time si eres una empleada de la administraciòn
publica.
Si estas solo, no trabajas o tienes una remuneraciòn baja, la ley regional sobre la
familia prevee subsidios econòmicos durante el periodo del embarazo y de los tres
primeros meses de vida del bebe, dirigete a las oficinas del Assessorato regionale della
Sanità, Salute e Politiche Sociali para tener mayor informaciòn, o tambièn al INPS para
recibir una ayuda economica de maternidad estatal. Para recibir la ayuda economica por
maternidad (assegno di maternità statale) debes presentar el pedido dentro 6 meses
desde el nacinmiento de tu hijo/a o del ingreso en la familia del chico adoptado o en
custodia judicial.
Si esperas un bebe y eres iregular o ilegal, debes saber que con respeto de la privacidad,
tienes derecho a las curas medicas e internaciones en el hospital sea de urgencia o los
controles durante el embarazo, tambien obviamente durante el parto.
Para esto puedes dirigirte al USL, all’Assessorato regionale della Sanità, Salute e
Politiche Sociali, y a los consultorios familiares. Recuerda que puedes obtener un permiso
de soggiorno por curas medicas hasta el sexto mes de vida del bebe( tambièn para tu
marido si convive contigo).
Papà, frente a la total ausencia de la madre natural, adoptiva o custodia, si no trabajas
o tienes una remuneraciòn baja:
Puedes pedir la ayuda econòmica estatal por maternidad (assegno di maternità statale)
dirigièndote al INPS ( en presencia de determinados requisitos).
Recuerda de presentar el pedido dentro de los 6 meses desde el nacimiento o del
ingreso en familia del chico/a adoptado o en custodia judicial.
Mamà y Papà si no son ciudadanos italianos, pera obtener el assegno deben poseer la
Carta de Soggiono.
La Informaciòn aqui presentada es sintètica por motivos de espacio. Si tienes necesidad
de mayor informaciòn puedes dirigirte a la Consejera de Paridad de Oportunidades y a las
Organizacione Sindicales , que te podran aconsejar en caso de problemas con tu dador
de trabajo o empleador.
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‫ﻋﺰﻳﺰﻱ‪/‬ﺓ ﺍﻷﺏ ﻭ ﺍﻷﻡ‬
‫ﻣﺴـﺘﺸﺎﺭﺓ ﻣﺴـﺎﻭﺍﺓ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺍﻹﻗﻠﻴﻤﻴـﺔ ﻭ ﺍﻟﺘﻨﻈﻴﻤﺎﺕ ﺍﻟﻨﻘﺎﺑﻴـﺔ ﺍﻟﻔﻴﺪﺭﺍﻟﻴـﺔ ‪ UIL_SAVT_CISL_CGIL‬ﲟﻨﻄﻘـﺔ ﺑﻮﻻﻳـﺔ ﻭﺍﺩﻱ ﺃﻭﺳـﻄﺎ‬
‫ﻗﺮﺭﻭﺍ ﺃﻥ ﻳﺨﺼﺼﻮﺍ ﻟﻜﻢ ﺣﻤﻠﺔ ﺇﻋﻼﻣﻴﺔ ﻻﻃﻼﻋﻜﻢ ﻋﻠﻰ ﺣﻘﻮﻗﻜﻢ ﺍﳌﺘﻌﻠﻘﺔ ﺑﺎﳊﻀﺎﻧﺔ ﺍﳋﺎﺻﺔ ﺑﺎﻷﻡ ﻭ ﺍﻷﺏ ﻭ ﺇﺟﺎﺯﺍﺕ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ‪.‬‬
‫ﺍﻟﻔﻜﺮﺓ ﺟﺎﺀﺕ ﺑﻌﺪ ﺍﻟﺪﺭﺍﺳﺎﺕ ﻭ ﺍﻟﺘﺤﺎﻟﻴﻞ ﳌﻔﻬﻮﻡ ﺣﻀﺎﻧﺔ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ ﻻﺯﺍﻟﺖ ﺳﺒﺒﺎ ﻣﻦ ﺃﺳﺒﺎﺏ ﺍﻟﺘﻤﻴﻴﺰ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺎﻟﻨﺴﺒﺔ ﻟﻠﻤﺮﺃﺓ‪.‬‬
‫ﺇﺳﻨﺎﺩ ﻭﻇﻴﻔﺔ ﻟﻐﻴﺮ ﺍﻟﺪﻭﺭ ﺍﳌﻜﻠﻒ ﺑﻬﺎ‪,‬ﺗﻐﻴﻴﺮ ﺍﻟﻘﺴﻢ‪ ,‬ﺍﻹﺟﺒﺎﺭ ﻋﻠﻰ ﻭﺭﺩﻳﺎﺕ ﻋﻤﻞ ﻻ ﺗﺘﻮﺍﻓﻖ ﻣﻊ ﺍﻟﺪﻭﺭ ﻛﺄﻣﻬﺎﺕ‪ ,‬ﺭﻓﺾ ﺍﻟﺘﺼﺎﺭﻳﺢ‪ ,‬ﻋﺪﻡ ﲡﺪﺩ ﺍﻟﻌﻘﺪ‪,‬‬
‫ﻋﺪﻡ ﺃﺣﻘﻴـﺔ ﻭ ﺻـﺪﻕ ﻃﻠﺒﺎﺕ ﺍﻻﺳـﺘﻘﺎﻟﺔ‪ ,‬ﻗﻠﺔ ﺍﻟﺘﻔﺎﻫـﻢ ﻟﻠﻤﺴـﺌﻮﻟﻴﺎﺕ ﺍﳌﻠﻘﺎﺓ ﻋﻠﻰ ﺍﻷﻡ ﻟﺮﻋﺎﻳـﺔ ﺍﻷﺑﻨﺎﺀ ﻳﺠﻌـﻞ ﻛﺜﻴـﺮ ﻣـﻦ ﺍﻷﻣﻬﺎﺕ ﻳﻘﺪﻣـﻦ ﺍﺳـﺘﻘﺎﻟﺘﻬﻦ ﻣـﻦ‬
‫ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ‪.‬‬
‫ﻫﺬﺍ ﺍﻟﻜﺘﻴــﺐ ﺍﻹﻋﻼﻣــﻲ ﻣﻮﺟﻬــﺎ ﺇﻟﻲ ﺟﻤﻴــﻊ ﺍﻷﻣﻬﺎﺕ ﻭ ﺍﻵﺑﺎﺀ ﺑﻬﺪﻑ ﺍﻟﺘﻮﻋﻴــﺔ ﻭ ﺍﻟﻨﻬﻮﺽ ﺑﺎﳌﻔﻬﻮﻡ ﺍﳌﺸﺘﺮﻙ ﻟﻠﻤﺴــﺌﻮﻟﻴﺔ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﻴــﺔ ﻭ ﳌﺴــﺎﻋﺪﺗﻜﻢ ﻋﻠﻰ‬
‫ﺍﻟﻘﻴﺎﻡ ﻛﻞ ﻋﻠﻰ ﺣﺪﺍ ﺑﺪﻭﺭﺓ ﻛﺄﻡ ﻭ ﻛﺄﺏ ﻣﻨﺬ ﻭﻻﺩﺓ ﻃﻔﻠﻜﻢ‪/‬ﻃﻔﻠﺘﻜﻢ‪.‬‬
‫ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ )ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ(‬
‫‪CONGEDI DI MATERNITÀ‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﺍﻻﻧﻘﻄﺎﻉ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺇﺟﺒﺎﺭﻱ ﻭ ﻣﻦ ﺣﻘﻚ‪:‬‬
‫ﺃﺛﻨﺎﺀ ﺍﻟﺸﻬﺮﻳﻦ ﺍﻟﻠﺬﺍﻥ ﻳﺴﺒﻘﺎﻥ ﻋﻤﻠﻴﺔ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ "ﺍﻟﺘﺎﺭﻳﺦ ﺍﳌﺘﻮﻗﻊ ﻟﻠﻮﻻﺩﺓ"‬
‫ﺧﻼﻝ ﺍﻷﺷﻬﺮ ﺍﻟﺜﻼﺛﺔ ﻣﻦ ﺑﻌﺪ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ‬
‫ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺍﳌﺒﻜﺮﺓ ) ﻗﺒﻞ ﺍﻟﻮﻗﺖ(‪ :‬ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻣﺎ ﺗﻘﺪﻣﺖ ﻋﻤﻠﻴﺔ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻮﻗﺖ ﺍﳌﺤﺪﺩ ﻟﻬﺎ )ﺇﻟﻰ ﻣﺪﺓ ﺃﻗﺼﺎﻫﺎ ﺷﻬﺮﻳﻦ( ﻓﺎﻥ ﺍﻷﻳﺎﻡ ﺍﻟﺘﻲ‬
‫ﻟﻢ ﺗﺘﻤﺘﻌﻲ ﺑﻬﺎ ﻗﺒﻞ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺳﺘﻀﺎﻑ ﺇﻟﻰ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ ﺑﻌﺪ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ‪.‬‬
‫ﻣﺮﻭﻧﺔ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ‪ :‬ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﺍﺧﺬ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻗﺒﻞ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺑﺸﻬﺮ ﻭ ﺑﺬﻟﻚ ﺗﺰﺩﺍﺩ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ ﺇﻟﻰ ‪ 4‬ﺃﺷﻬﺮ ﺑﻌﺪ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ‪.‬‬
‫ﺇﺛﺒﺎﺕ ﺍﻟﻮﺛﺎﺋﻖ‪ :‬ﻣـﻦ ﺍﻟﻀﺮﻭﺭﻱ ﺗﻘـﺪﱘ ﺷﻬﺎﺩﺓ ﻃﺒﻴـﺔ ﺗﻘـﺮ ﺑﻌﺪﻡ ﻭﺟﻮﺩ ﺧﻄﻮﺭﺓ ﻋﻠﻰ ﺻـﺤﺘﻚ ﻭ ﺻـﺤﺖ ﺍﳌﻮﻟﻮﺩ ﺍﳉﺪﻳـﺪ‪ ,‬ﺻـﺎﺩﺭﺓ ﻣـﻦ ﻃﻴـﺐ‬
‫ﻣﺘﺨﺼــﺺ ﻭ ﻣﻌﺘﻤــﺪ ﻟﺪﻯ ﺍﳌﺆﺳــﺴﺎﺕ ﺍﻟﺼــﺤﻴﺔ ﺍﻟﻮﻃﻨﻴــﺔ )ﺇﺫﺍ ﻛﻨــﺖ ﻓــﻲ ﻭﺿــﻊ ﻳﻜﻮﻥ ﻓﻴــﻪ ﺇﺟﺒﺎﺭﻱ ﺍﳌﺮﺍﻗﺒــﺔ ﺍﻟﺼــﺤﻴﺔ( ﻣــﻦ ﺍﻟﻄــﺒﻴﺐ‬
‫ﺍﳌﺘﺨﺼﺺ ﺑﺎﻟﻮﻗﺎﻳﺔ ﻭ ﺍﻷﻣﺎﻥ ﻓﻲ ﻣﻜﺎﻥ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪.‬‬
‫ﺍﳌﻌﺎﻣﻠﺔ ﺍﳌﺎﻟﻴﺔ‪ :‬ﺍﳌﻌﺎﻣﻠﺔ ﺍﳌﺎﻟﻴـﺔ ﺗﻌﺎﺩﻝ ‪ %80‬ﻣـﻦ ﺍﻟﺮﺍﺗـﺐ ﻛﻤـﺎ ﻳﻘـﺮ ﻋﻠﻴﻬـﺎ ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ‪ ,‬ﺗﺮﻓـﻊ ﺇﻟﻰ ‪ %100‬ﲟﻮﺟـﺐ ﺍﻟﻌﻘـﺪ ﺍﳉﻤﺎﻋـﻲ ﺑﺘﻐﻄﻴـﺔ‬
‫ﺿﻤﺎﻧﻴﺔ ﻛﺎﻣﻠﺔ‪.‬‬
‫ﺃﻗﺪﻣﻴﻪ ﺍﳋﺪﻣﺔ‪ :‬ﻓﺘﺮﺍﺕ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﲢﺴـﺐ ﺑﺎﻟﻜﺎﻣـﻞ‪ ,‬ﻣﺘﻀﻤﻨـﺔ ﺍﻟﻌﻄﻼﺕ ﻭ ﺍﻟﺰﻳﺎﺩﺍﺕ ﺍﳌﺴـﺘﺤﻘﺔ‪ ,‬ﺑﺎﻹﺿﺎﻓـﺔ ﺇﻟﻰ ﺫﻟﻚ ﺗﻌﺘـﺒﺮ ﻛﻤﺰﺍﻭﻟﺔ ﻟﻠﻌﻤـﻞ‬
‫ﺇﺫﺍ ﻣﺎ ﺃﺭﺍﺩ ﺍﺳﺘﻌﻤﺎﻟﻬﺎ ﻣﺴﺘﻘﺒﻼ ﻓﻲ ﺍﺳﺘﻤﺮﺍﺭﻳﺔ ﺍﻟﺘﺪﺭﺝ ﻓﻲ ﺍﳌﻬﻨﺔ ﺍﻟﻮﻇﻴﻔﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻻﻧﺘﻈﺎﺭ ‪ :‬ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻻ ﲢﺴـﺐ ﺿﻤـﻦ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﻘﻮﺍﺋﻢ ﻭ ﻟﻜـﻦ ﺳـﻴﺴﺘﻤﺮ ﻓـﻲ ﺍﻟﺪﻓـﻊ ﺍﳌﺎﻟﻲ ﻟﺘﻌﻮﻳـﺾ ﺍﻻﻧﺘﻈﺎﺭ ﺩﺍﺋﻤـﺎ ﻭ ﻟﻠﻤﺪﺓ ﺍﻟﺘـﻲ‬
‫ﻳﻘﺮ ﻋﻠﻴﻬﺎ ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ‪ .‬ﻻ ﳝﺢ ﺍﺳﻤﻚ ﻣﻦ ﺍﻟﻘﺎﺋﻤﺔ ﻟﻮ ﺭﻓﻀﺖ ﻓﺮﺻﺔ ﻋﻤﻞ ﺃﻭ ﺩﺧﻠﺖ ﻓﻲ ﺩﻭﺭﺍﺕ ﺗﺪﺭﻳﺒﻴﺔ ﺗﻜﻮﻳﻨﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻓﺼﻠﺖ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺴـﺐ ﺗﻮﻗـﻒ ﺍﻟﺸﺮﻛـﺔ ﻋـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺃﻭ ﺑﺴـﺒﺐ ﻧﻬﺎﻳـﺔ ﻋﻘـﺪ ﻋﻤﻠﻚ ﺍﳌﺤﺪﻭﺩ ﻭﻟﻢ ﻳﺠﺪﺩ ﺇﻟﻴـﻚ‪ ,‬ﺳـﺘﺴﺘﻠﻤﲔ ﺗﻌﻮﻳـﺾ‬
‫ﺍﻟﻀﺮﺭ ﻣﻦ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ ﻓﻲ ﻛﻞ ﺍﻷﺣﻮﺍﻝ ﻟﻮ‪:‬‬
‫ﺃﺛﻨﺎﺀ ﺣﻞ "ﺗﻮﻗﻒ" ﻋﻤﻞ ﺍﻟﺸﺮﻛﺔ ﺃﻭ ﻗﺒﻞ ﻧﻬﺎﻳﺔ ﺍﻟﻌﻘﺪ ﻗﺪ ﺑﺪﺃﺕ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ‪ ,‬ﺃﻭ ﻟﻮ‬
‫ﻟﻢ ﲤﻀﻲ ﻣﺪﺓ ﺃﻛﺜﺮ ﻣﻦ ‪ 60‬ﻳﻮﻣﺎ ﻣﺎ ﺑﲔ ﻧﻬﺎﻳﺔ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻭ ﺑﺪﺍﻳﺔ ﺍﳊﻤﻞ‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻋﺎﻃﻠﺔ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﺪﻳـﻚ ﺍﳊـﻖ ﻓـﻲ ﺍﳊﺼـﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳـﺾ ﻟﻸﻣﻮﻣـﺔ ﻟﻮ ﺍﻧـﻚ ﻓـﻲ ﺑﺪﺍﻳـﺔ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻛﻨـﺖ ﺗﺴـﺘﺤﻘﲔ ﺗﻌﻮﻳـﺾ‬
‫ﺑﺄﻧﻚ ﻋﺎﻃﻠﺔ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪.‬‬
‫ﺣﺘﻰ ﻭ ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻣﺴﺎﻋﺪﺓ ﻓﻲ ﺍﻷﻋﻤﺎﻝ ﺍﳌﻨﺰﻟﻴﺔ ﻓﺄﻧﻚ ﺗﺴﺘﺤﻘﲔ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻣﻦ ﺃﺟﻞ ﺍﳊﻀﺎﻧـﺔ ﻭ ﻟﻜﻦ ﻟﻜﻲ ﲢﺼﻠﲔ ﻋﻠﻰ ﺣﻖ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳـﺾ‬
‫ﻣﻦ ﺃﺟﻞ ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ ﻻ ﺑﺪ ﺃﻥ ﻳﻜﻮﻥ ﻟﺪﻳﻚ ﻋﻠﻰ ﺍﻷﻗﻞ ‪ 6‬ﺃﺷﻬﺮ ﻣﻦ ﺍﳌﺴﺎﻫﻤﺎﺕ ﺍﻷﺳﺒﻮﻋﻴﺔ ﻓﻲ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻟﺴﺎﺑﻘﺔ ﺃﻭ ﺳﻨﺔ ﻣﻦ ﺍﳌﺴﺎﻫﻤﺎﺕ ﻓﻲ‬
‫ﺍﻟﺴﻨﺘﺎﻥ ﺍﻵﺧﺮﺍﻥ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﺗﻌﻤﻠﲔ ﻋﻤﻞ ﺣﺮ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﺍﻻﺳﺘﻔﺎﺩﺓ ﻣﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻣﻦ ﺍﺟﻞ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ "ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ" ﻭ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﺃﻥ ﺗﻄﻠﺒﻲ ﻣﻦ ﻣﺼﻠﺤﺔ ﺍﻟﻀﻤﺎﻥ‬
‫ﺍﻟﺘﺎﺑﻌﺔ ﻟﻬﺎ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳﺾ ﺍﳌﺎﻟﻲ ﻣﻦ ﺃﺟﻞ ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ ﻭ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺨﺘﻠﻒ ﻗﻴﻤﺘﻬﺎ ﺣﺴﺐ ﺍﻟﻨﺸﺎﻁ ﺍﻟﻌﻤﻠﻲ ﺍﻟﺬﻱ ﺗﻘﻮﻣﲔ ﺑﺖ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﺻـﺎﺣﺒﺔ ﺭﺃﺱ ﻣﺎﻝ ﻭ ﻟﺪﻳـﻚ ﻧﺸﻄﺎﺕ ﻭ ﻣﺤﻼﺕ ﻓﺎﻧـﻚ ﻛﺬﻟﻚ ﺗﺴـﺘﺤﻘﲔ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻣـﻦ ﺍﺟـﻞ ﺍﳊﻀﺎﻧـﺔ ﺑﻌـﺪ ﺃﻥ ﺗﻘﻮﻣـﲔ ﺑﻄﻠﺐ‬
‫ﳌﺼﻠﺤﺔ ﺍﻟﻀﻤﺎﻥ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋﻲ ‪.INPS‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻋﺎﻣﻠﺔ ﻣﺴﺘﻘﻠﺔ )ﺣﺮﻓﻲ ﻳﺪﻭﻱ‪ ,‬ﺗﺎﺟﺮ‪ ,‬ﻣﺰﺍﺭﻉ( ﺃﻭ ﻋﺎﻣﻠﺔ ﺷﺒﺔ ﻗﻴﺪ ﺍﻟﻄﻠﺐ "‪ " lavoratrice parasubordinata‬ﺑﺎﺳﺘﻄﺎﻋﺘﻚ‬
‫ﻭﻟﻜﻦ ﻻ ﻳﺠﺐ ﻋﻠﻴﻚ ﺑﺸﻜﻞ ﺿﺮﻭﺭﻱ ﺍﻟﺒﻘﺎﺀ ﻓﻲ ﺍﳌﻨﺰﻝ ﻭ ﺗﺮﻙ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﻺﺟﺎﺯﺓ ﺑﺴﺒﺐ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ‪ .‬ﻭﻣﻦ ﺣﻘﻚ ﻋﻠﻰ ﺃﻳﺔ ﺣﺎﻝ ﻓﻲ ﺗﻌﻮﻳﺾ ﻣﺎﻟﻲ‬
‫ﻳﻮﻣﻲ ﻳﻌﺎﺩﻝ ‪%80‬ﻣﻦ ﺍﻗﻞ ﺭﺍﺗﺐ ﻟﻠﺸﻬﺮﻳﻦ ﺍﻟﻠﺬﺍﻥ ﻳﺴﺒﻘﺎﻥ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﻭ ﺍﻟﺜﻼﺛﺔ ﺃﺷﻬﺮ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﻠﻴﻬﺎ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﻣﺪﻳﺮﺓ ﺃﻋﻤﺎﻝ ﺗﺨﻀﻌـﻲ ﻟﺼـﺎﺣﺐ ﻋﻤـﻞ ﺧﺎﺹ ﻓﺄﻧـﻚ ﺗﺴـﺘﺤﻘﲔ ﻧﻔـﺲ ﺍﳊﻘﻮﻕ ﺍﻟﺘـﻲ ﺗﺘﻤﺘـﻊ ﺑﻬـﺎ ﺍﻟﻌﻤﻼﺕ ﺍﻷﺧﺮﻳﺎﺕ ﻭ ﻟﻚ ﻧﻔـﺲ‬
‫ﺍﳊﻤﺎﻳﺔ ﺍﻟﻀﻤﺎﻧﻴﺔ ﺍﳌﺎﻟﻴﺔ ﻣﻦ ﻃﺮﻑ ﻫﻴﺌﺔ ﺍﻟﻀﻤﺎﻥ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋﻲ ‪INPS‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻟﺪﻳﻚ ﻋﻘﺪ ﲟﺪﺓ ﻣﺸﺮﻭﻉ ﻓﻠﺪﻳﻚ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳﺾ ﺍﳌﺴﻤﻮﺡ ﺑﻪ ﺃﺻﻼ ‪collaboratrici coordinate e continuative‬‬
‫ﳌﺪﺓ ﺍﻟﺸﻬﺮﻳـﻦ ﺍﻟﺴـﺎﺑﻘﲔ ﻭ ﺍﻟﺜﻼﺛـﺔ ﺃﺷﻬـﺮ ﺑﻌـﺪ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ‪ .‬ﻟﻜـﻦ ﺑﺸﺮﻁ ﻭﺍﺣـﺪ‪ :‬ﻭ ﻫـﻮ ﺃﻧـﻪ ﻓـﻲ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﺍﻟﺴـﺎﺑﻘﺔ ﻟﻠﺸﻬﺮﻳـﻦ ﺍﻟﻠﺬﺍﻥ ﻳﺴـﺒﻘﺎﻥ‬
‫‪46‬‬
‫ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﻳﻜﻮﻥ ﻗــﺪ ﺃﻭﺩﻉ ﻟﺪﻯ ﺍﻹﺩﺍﺭﺓ ﺍﳌﻨﻔﺼــﻠﺔ ﻟﻠﻀﻤﺎﻥ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋــﻲ ‪ INPS‬ﺛﻼﺛــﺔ ﺃﺷﻬــﺮ ﻋﻠﻰ ﺍﻷﻗــﻞ ﻣــﻦ ﺍﳌﺴــﺎﻫﻤﺎﺕ ﺍﳌﺎﻟﻴــﺔ ﻳﻘﺪﺭﺏ‬
‫‪ . %50‬ﻳﻀﺎﻑ ﺇﻟﻰ ﻫﺬﺍ ﺗﻌﻠﻴـﻖ ﻭ ﲤﺪﻳـﺪ ﺻـﻼﺣﻴﺔ ﻋﻘـﺪ ﺍﻟﻌﻤـﻞ‪ .‬ﺑﺎﺳـﺘﺜﻨﺎﺀ ﻣـﺎ ﻟﻢ ﻳﻜـﻦ ﻫﻨﺎﻙ ﺇﺟﺮﺍﺀ ﻟﺼـﺎﻟﺢ ﺍﻟﻌﻘـﺪ ﺍﻟﺸﺨﺼـﻲ ﻧﻔﺴـﻪ‪,‬‬
‫ﻓﺎﻟﻌﻼﻗﺔ ﲤﺪﺩ ﻟﻔﺘﺮﺓ ﺃﻗﺼﺎﻫﺎ ‪ 180‬ﻳﻮﻣﺎ‬
‫ﻟﻮ ﺍﻧـﻚ ﻟﻢ ﺗﻌﻤﻠﻲ ﺃﺑﺪﺍ ﻓﺘﻮﺟـﺪ ﻧﺼـﻮﺻﺎ ﺃﺧﺮﻯ ﺗـﺒﲔ ﺃﻧﻮﺍﻉ ﺍﻟﺪﻋـﻢ‪ .‬ﻓﻴﺠـﺐ ﻋﻠﻴـﻚ ﺃﻥ ﺗﺘﺼـﻠﻲ ﺏ ‪ INPS‬ﺧﻼﻝ ﺳـﺘﺔ ﺃﺷﻬـﺮ ﻣـﻦ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ‬
‫ﻭﺑﻌــﺪ ﺫﻟﻚ ﺳــﻴﺘﺤﻘﻖ ﻣــﻦ ﻭﺟﻮﺩ ﺍﻟﺸﺮﻭﻁ ﺍﳌﺎﻟﻴــﺔ ﺍﳌﻨﺼــﻮﺹ ﻋﻠﻴﻬــﺎ ﻭ ﺳــﻴﻘﻮﻡ ﺑﺘﺴــﺪﻳﺪ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳــﺾ‪ .‬ﺑﺈﻣﻜﺎﻧــﻚ ﺃﻳﻀــﺎ ﺍﻻﺗﺼــﺎﻝ ﲟﻜﺘــﺐ‬
‫ﺍﳋﺪﻣﺎﺕ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋﻴﺔ ﻟﻠﺒﻠﺪﻳﺔ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﻣﻮﺍﻃﻨـﺔ ﺃﺟﻨﺒﻴـﺔ "ﻏﻴـﺮ ﺍﻳﻄﺎﻟﻴـﺔ" ﻭ ﻣﺮﺗﺒﻄـﺔ ﺑﻌﻤـﻞ ﻣﻨﺘﻈـﻢ ﻓﻠﺪﻳـﻚ ﻧﻔـﺲ ﺍﳊﻘﻮﻕ ﺍﳌﻀﻤﻮﻧـﺔ ﻟﻠﻌﺎﻣﻼﺕ ﺍﻻﻳﻄﺎﻟﻴﺎﺕ‪ .‬ﻟﻮ ﺍﻧـﻚ ﻟﻢ‬
‫ﺗﻌﻤﻠﻲ ﺃﺑﺪﺍ ﻭ ﺑﺤﻮﺯﺗﻚ ﺗﺼﺮﻳﺢ ﺑﺎﻹﻗﺎﻣﺔ ﻋﻠﻰ ﺍﻷﺭﺍﺿﻲ ﺍﻻﻳﻄﺎﻟﻴﺔ ﺇﺫﺍ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﻃﻠﺐ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳﺾ ﺍﳌﺬﻛﻮﺭ ﺃﻋﻼﻩ‪.‬‬
‫ﺍﻟﻄﻔﻞﺓ‬
‫‪/‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﺗﺒﻨﻴﺘﻲ ﻃﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﻃﻠﺐ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﳌﺪﺓ ‪ 5‬ﺃﺷﻬﺮ ﻣﻦ ﺗﺎﺭﻳﺦ ﺍﻟﺘﺒﻨﻲ ﻭ ﺍﺳﺘﻼﻡ‬
‫ﻟﻮ ﺃﻧـﻚ ﻭﻛـﻞ ﺇﻟﻴـﻚ ﺭﻋﺎﻳـﺔ ﻃﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧـﻚ ﻃﻠﺐ ﻓﺘﺮﺓ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﳌﺪﺓ ‪ 3‬ﺃﺷﻬـﺮ ﻭ ﻣﺴـﻤﻮﺡ ﺇﻟﻴـﻚ ﺍﺳـﺘﻐﻼﻟﻬﺎ ﻓـﻲ ﺧﻼﻝ ﺧﻤﺴـﺔ ﺃﺷﻬـﺮ ﻣـﻦ‬
‫ﺗﺎﺭﻳﺦ ﺍﺳﺘﻼﻡ ﻭ ﺩﺧﻮﻝ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ‬
‫ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻵﺑﺎﺀ ‪'CONGEDI DI PATERNITÀ‬‬
‫‪ARABE‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ‪ ,‬ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻋﺎﻣﻼ ﺗﺨﻀﻊ ﻟﺮﺋﻴﺲ ﻋﻤﻞ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﺍﻻﺳﺘﻔﺎﺩﺓ ﻣﻦ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﻣﺎ ﺑﻌﺪ ﻭﻻﺩﺓ ﻃﻔﻠﻚ‪/‬ﺗﻚ )ﺇﻟﻰ ﺣﲔ ﻳﺒﻠﻎ ﺍﳌﻮﻟﻮﺩ ﺍﻟﺸﻬﺮ‬
‫ﺍﻟﺜﺎﻟﺚ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ( ﻓﻲ ﺍﳊﺎﻻﺕ ﺍﻵﺗﻴﺔ‪:‬‬
‫ﻭﻓﺎﺓ ﺍﻷﻡ‬
‫ﻋﺎﻫﺔ ﺃﻭ ﻣﺮﺽ ﺷﺪﻳﺪ ﻳﺼﻴﺐ ﺍﻷﻡ‬
‫ﺗﺮﻙ ﺍﻻﺑﻦ‪/‬ﺓ ﻣﻦ ﻃﺮﻑ ﺍﻷﻡ‬
‫ﺍﻻﺑﻦﺓ‬
‫ﺇﻋﻄﺎﺀ ﻭ ﺗﻮﻛﻴﻞ ﺍﻷﺏ ﻟﺮﻋﺎﻳﺔ ‪/‬‬
‫ﻭﺑﻨﺎﺀ ﻋﻠﻰ ﺫﻟﻚ ﰎ ﺗﻮﺳﻴﻊ ﺣﻘﻮﻗﻚ ﺍﻵﺗﻴﺔ‪:‬‬
‫ﲢﺴـﺐ ﺣﺴـﺐ ﻣﺪﺓ ﺍﻷﻗﺪﻣﻴـﺔ ﻓـﻲ ﺍﳋﺪﻣـﺔ‪ ,‬ﺣـﻖ ﺍﻟﺘﻐﻄﻴـﺔ ﺍﳌﺎﻟﻴـﺔ‪ ,‬ﻣﻨـﻊ ﺍﻟﻔﺼـﻞ ﻣـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣـﻦ ﺣﻴﺎﺓ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪ ,‬ﺇﺟﺒﺎﺭﻱ‬
‫ﻋﺪﻡ ﻗﺒﻮﻝ ﺍﻻﺳﺘﻘﺎﻟﺔ ﻓﻲ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﺣﻴﺎﺓ ﺍﻻﺑﻦ‪/‬ﺓ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨــﺖ ﻣــﻦ ﺿﻤــﻦ ﺍﳊﺎﻻﺕ ﺍﳌﺬﻛﻮﺭﺓ ﺃﻋﻼﻩ )ﺑﺎﺳــﺘﺜﻨﺎﺀ ﺍﻟﺘﻌﻘﻴﺪﺍﺕ ﺍﻟﺼــﺤﻴﺔ ﻟﻼﻡ( ﺑﺈﻣﻜﺎﻧــﻚ ﺃﻳﻀــﺎ ﺍﻟﺘﻤﺘــﻊ ﺑﺈﺟﺎﺯﺓ ﺭﻋﺎﻳــﺔ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ‬
‫ﺑﺎﻋﺘﺒﺎﺭﻙ ﺍﺣﺪ ﺍﻟﻮﺍﻟﺪﻳﻦ ﳌﺪﺓ ﺇﺟﻤﺎﻟﻴﺔ ﺗﻘﺪﺭ ﺏ ‪ 10‬ﺃﺷﻬﺮ‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻓﻲ ﺍﻧﺘﻈﺎﺭ ﻋﻤﻞ "ﻣﺴﺠﻞ ﻓﻲ ﻻﺋﺤﺔ"‪ ,‬ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻻ ﲢﺴﺐ ﻓﻲ ﻣﺪﺓ ﺑﻘﺎﺋﻚ ﻓﻲ ﺍﻟﻘﺎﺋﻤﺔ‪ ,‬ﺑﻴﻨﻤﺎ ﺳﻴﺴﺘﻤﺮ ﻓﻲ ﺩﻓﻊ ﺍﳌﻜﺎﻓﺄﺓ ﺇﻟﻴﻚ‬
‫ﻣﻘﺎﺑﻞ ﺍﻧﺘﻈﺎﺭﻙ ﳌﺪﺓ ﺍﳊﺪ ﺍﻷﻗﺼﻰ ﺍﳌﺘﻮﻗﻊ‪ .‬ﻻ ﺗﺸﻄﺐ ﻣﻦ ﺍﻟﻼﺋﺤﺔ ﻟﻮ ﺃﻧﻚ ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺗﺮﻓﺾ ﻗﺒﻮﻝ ﻋﺮﺽ ﻟﻠﻌﻤﻞ ﺃﻭ ﺍﻻﻧﺘﺴﺎﺏ‬
‫ﻓﻲ ﺩﻭﺭﺍﺕ ﺗﻜﻮﻳﻨﻴﺔ ﻣﻬﻨﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﻋﺎﻣﻼ ﻣﺪﻳﺮﺍ ﻟﻸﻋﻤﺎﻝ ﻭﺗﺨﻀـﻊ ﻟﺼـﺎﺣﺐ ﻋﻤـﻞ ﺧﺎﺹ‪ ,‬ﺗﺘﻤﺘـﻊ ﺑﻨﻔـﺲ ﺍﳊﻘﻮﻕ ﺍﻟﺘـﻲ ﲤﻨـﺢ ﻟﻠﻌﻤﺎﻝ ﺍﻵﺧﺮﻳـﻦ ﻭ ﻧﻔـﺲ ﺍﻟﺮﻋﺎﻳـﺔ‬
‫ﺍﻟﻀﻤﺎﻧﻴﺔ ﺍﳌﻤﻨﻮﺣﺔ ﻣﻦ ‪.INPS‬‬
‫ﻟﻮ ﺃﻧـﻚ ﻗﻤـﺖ ﺑﺘﺒﻨـﻲ ﻃﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﻭ ﺍﻷﻡ ﻋﺎﻣﻠﺔ‪ ,‬ﻻ ﳝﻜﻨـﻚ ﺍﻻﻧﺘﻔﺎﻉ ﺑﻬـﺎ‪ ,‬ﺑﺈﻣﻜﺎﻧـﻚ ﻃﻠﺐ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﳌﺪﺓ ‪ 5‬ﺃﺷﻬـﺮ ﻣـﻦ ﺗﺎﺭﻳـﺦ ﺍﺳـﺘﻼﻡ ﻭ ﺇﺩﺧﺎﻝ‬
‫ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﺃﺧﺬﺕ ﺍﳌﻮﺍﻓﻘـﺔ ﺑﺮﻋﺎﻳـﺔ ﻃﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﻭ ﺍﻷﻡ ﻋﺎﻣﻠﺔ ﻓﻠﻴـﺲ ﻟﺪﻳـﻚ ﺍﳊـﻖ ﺍﻟﺘﻤﺘـﻊ ﺑﻬـﺎ‪ ,‬ﻳﺤـﻖ ﻟﻚ ﻓـﻲ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﳌﺪﺓ ‪ 3‬ﺃﺷﻬـﺮ ﻭ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧـﻚ‬
‫ﺍﺳﺘﻐﻼﻟﻬﺎ ﻓﻲ ﺧﻼﻝ ‪ 5‬ﺃﺷﻬﺮ ﻣﻦ ﺗﺎﺭﻳﺦ ﺍﺳﺘﻼﻡ ﻭ ﺇﺩﺧﺎﻝ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ‬
‫ﺃﺟﺎﺯﺕ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ‪CONGEDI PARENTALI‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ ﻭ ﺇﻻﻡ ﺇﺫﺍ ﻛﻨﺘﻤﺎ ﻣﻮﻇﻔﺎﻥ ﻋﺎﻣﻼﻥ‪:‬‬
‫ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻜﻤﺎ ﻃﻠﺐ ﺍﻻﻧﻘﻄﺎﻉ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺍﻻﺧﺘﻴﺎﺭﻱ ﺍﻟﺬﻱ ﻳﺴﻤﻰ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ‬
‫ﻫﺬﺍ ﺍﻟﻨﻮﻉ ﻣﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺍﳌﺪﺓ ﺍﻟﻘﺼﻮﻯ ﻟﻪ ‪ 6‬ﺃﺷﻬﺮ ‪ ,‬ﺗﺴﺘﻐﻞ ﻓﻲ ‪ 8‬ﺳﻨﻮﺍﺕ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻻﺑﻦ ﺃﻭ ﺍﻻﺑﻨﺔ‪.‬ﻟﻮ‬
‫ﺍﻧﻚ ﺃﻳﻬﺎ ﺍﻷﺏ ﺗﺴﺘﻔﻴﺪ ﻣﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﳌﺪﺓ ﺗﺘﺮﺍﻭﺡ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﺷﻬﺮ ﺣﺘﻰ ﻭﻟﻮ ﻛﺎﻧﺖ ﻏﻴﺮ ﻣﺴﺘﻤﺮﺓ‪ .‬ﻓﺤﻘﻚ ﻓﻲ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ‬
‫ﻗﺒﻞ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﺰﻳﺎﺩﺓ ﺇﻟﻰ ﺣﺪ ﺳﺒﻊ ﺃﺷﻬﺮ‬
‫ﻣـﻦ ﺍﳌﻤﻜـﻦ ﺍﻻﺳﺘﻔﺎﺩﺓ ﻣـﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻓﻲ ﻧﻔـﺲ ﺍﻟﻮﻗـﺖ ﻛﻼ ﻣـﻦ ﺍﻟﻮﺍﻟﺪﻳﻦ‪.‬ﻓـﻲ ﻫﺬﻩ ﺍﳊﺎﻟﺔ ﺍﻟﻌﺪﺩ ﺍﻷﻗﺼـﻰ ﻟﺸﻬﻮﺭ‬
‫ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻣـﺎ ﺑـﲔ ﺍﻷﻡ ﻭ ﺍﻷﺏ ﻫـﻮ ‪ 10‬ﺃﺷﻬـﺮ‪ ,‬ﺑﻴﻨﻤـﺎ ﻣـﻦ ﺍﳌﻤﻜـﻦ ﺍﳊﺼـﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ ﳌﺪﺓ ﺷﻬـﺮ ﻟﻮ ﺍﻧـﻚ ﺃﻳﻬـﺎ‬
‫ﺍﻷﺏ ﺗﻄﻠﺐ ﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺐ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﳌﺪﺓ ﻣﺴﺘﻤﺮﺓ ﺃﻭ ﻣﻘﺴﻤﺔ ﻻ ﺗﻘﻞ ﻋﻠﻰ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﺷﻬﺮ‪ ,‬ﻭ ﻫﻜﺬﺍ ﻳﺼﻞ ﺍﻹﺟﻤﺎﻟﻲ ﺇﻟﻰ‬
‫‪ 11‬ﺷﻬﺮﺍ‬
‫ﻟﻮ ﺇﻧﻜﻤـﺎ ﺃﻭ ﺃﺻـﺒﺤﺘﻤﺎ ﻣﻔﺮﺩﻳـﻦ "ﺍﻧﻔﺼـﺎﻝ" ﻳﺤـﻖ ﻟﻜﻤـﺎ ﺑﺎﻟﺘﻤﺎﻡ ‪ 10‬ﺃﺷﻬـﺮ‪ .‬ﺃﻧـﺖ ﺃﻳﻬـﺎ ﺍﻷﺏ ﺗﺪﺧـﻞ ﺿﻤـﻦ ﻫﺬﺍ‬
‫ﺍﻟﺸﺮﻁ ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻭﻓﺎﺓ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﺃﻭ ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺗﺮﻙ ﺍﻷﻡ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﺃﻭ ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺃﻥ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﻭﻛـﻞ ﺑﺎﻟﺮﻋﺎﻳـﺔ ﺇﻟﻴـﻚ ﺃﻧـﺖ‬
‫ﻓﻘﻂ‬
‫ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﳝﻜﻦ ﺃﻥ ﺗﺴﺘﻐﻞ ﻣﺘﻮﺍﺻﻠﺔ ﺃﻭ ﻣﺠﺰﺍﺓ‪ .‬ﻟﻢ ﲢﺪﺩ ﺍﳌﺪﺓ ﺍﻷﺩﻧﻰ ﻭ ﻟﻜﻦ ﻣﻦ ﺍﻟﻀﺮﻭﺭﻱ ﺍﻟﺘﻌﺎﻗﺐ ﻓﻲ ﺍﳌﺪﺓ‬
‫ﻣﺎ ﺑﲔ ﻓﺘﺮﺓ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﻭ ﻓﺘﺮﺓ ﻋﻤﻞ‬
‫ﺗﺬﻛﺮﺍ ﺑﺄﻧـﻪ ﻣـﻦ ﺍﻟﻮﺍﺟـﺐ ﻋﻠﻴﻜﻤـﺎ ﺇﺧﺒﺎﺭ ﺻـﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﲟﺪﺓ ﺃﺩﻧﺎﻩ ‪ 15‬ﻳﻮﻣـﺎ ﻗﺒـﻞ ﺍﻟﺘﺎﺭﻳـﺦ ﺍﻟﺬﻱ ﺗﺮﻳﺪﺍﻥ ﻓﻴـﻪ‬
‫ﺍﻟﺒﺪﺍﻳﺔ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﻐﻴﻴﺐ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ‬
‫‪47‬‬
‫ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺳـﻴﺘﻢ ﺣﺴـﺎﺑﻬﺎ ﺑﺄﻗﺪﻣﻴـﺔ ﺍﳋﺪﻣـﺔ‪ ,‬ﻻ ﲢﺴـﺐ ﻓـﻲ ﺣﺴـﺎﺏ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ ﺍﻟﺸﻬـﺮ ﺍﻟﺜﺎﻟﺚ ﻋﺴـﺮ ﺃﻭ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ‬
‫ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺍﻟﺴﻨﻮﻳﺔ‬
‫ﺇﺟﻤﺎﻟﻲ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳـﺾ‪ :‬ﺍﻟﻀﻤﺎﻥ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋـﻲ ‪ INPS‬ﺳـﻴﺪﻓﻊ ﻟﻜﻤـﺎ ‪ %30‬ﻣـﻦ ﺍﳌﻜﺎﻓﺄﺓ "ﺍﻟﺮﺍﺗـﺐ"ﺇﻟﻰ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔـﻞ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜـﺔ ﻣـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﺮ ﻟﻠﺸﻬﻮﺭ‬
‫ﺍﻟﺜﻼﺛﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ‪ .‬ﺑﻌﺪ ﺫﻟﻚ ﺃﻱ ﻣﺎ ﺑﲔ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ﻭ ﺍﻟﺜﺎﻣﻨﺔ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﻻ ﳝﻜﻨﻚ ﺍﳊﺼﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﺃﻱ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ ﻣﺎﻋﺪﺍ ﺍﳊﺎﻻﺕ ﺍﻟﺘﻲ ﻳﻜﻮﻥ ﻓﻴﻬﺎ ﺍﻟﺪﺧﻞ‬
‫ﺍﻟﺴـﻨﻮﻱ ﺍﻗـﻞ ﻣـﻦ ‪ %2,5‬ﻣـﻦ ﻣﻌﺎﻣﻠﺔ ﻭ ﻣﻌﺎﺵ ﺍﻟﺘﻘﺎﻋـﺪ‪ .‬ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧـﻚ ﻓـﻲ ﻛـﻞ ﺍﻷﺣﻮﺍﻝ ﺃﻥ ﺗﻄﻠﺒـﻲ ﺗﺼـﻔﻴﺔ ﺣﺴـﺎﺏ ﻣﺴـﺒﻖ ﻝ ‪TFR‬‬
‫"ﺗﺼﻔﻴﺔ ﺣﺴﺎﺏ ﻣﻌﺎﻣﻠﺔ ﻧﻬﺎﻳﺔ ﺍﳋﺪﻣﺔ"‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻋﺎﻣﻠﺔ ﻣﺴﺘﻘﻠﺔﻭ ﻟﺪﻳﻚ ﻃﻔﻞ‪/‬ﺓ ﻣﻮﻟﻮﺩ‪/‬ﺓ ﻓﻲ ﺑﺪﺍﻳﺔ ﺷﻬﺮ ﻳﻨﺎﻳﺮ ﻣـﻦ ﺳﻨﺔ ‪ , 2000‬ﻓﻠﻚ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ﻣﺘﻀﻤﻨﺔ‬
‫ﺍﳌﻜﺎﻓﺄﺓ ﺍﳌﺎﻟﻴﺔ ﺑﺸﻜﻞ ﻣﺤﺪﻭﺩ ﻟﺜﻼﺛﺔ ﺷﻬﻮﺭ ﻭ ﻳﺠﺐ ﺃﻥ ﻳﺴﺘﻔﺎﺩ ﻣﻨﻬﺎ ﻓﻲ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻟﺪﻳـﻚ ﻋﻘـﺪ ﻋﻤـﻞ ﳌﺸﺮﻭﻉ ﻣﺤﺪﺩ ﻭ ﺍ ﻟﻴـﻚ ﺍﳊـﻖ ﻓـﻲ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ ﺍﳊﻀﺎﻧــﺔ‪ ,‬ﻋﻨﺪﻫــﺎ ﺍﻟﻴــﻚ ﺍﳊـﻖ ﻓــﻲ ﺍﻻﺳـﺘﻔﺎﺩﺓ ﻣــﻦ ﺇﺟﺎﺯﺓ‬
‫ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ﳌﺪﺓ ﺛﻼﺛﺔ ﺷﻬﻮﺭ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ‪ ,‬ﺑﺘﻌﻮﻳﺾ ﻣﺎﻟﻲ ﻳﻌﺎﺩﻝ ‪ %30‬ﻣﻦ ﺍﻟﺪﺧﻞ ﺍﳌﺤﺪﺩ ﳌﻜﺎﻓﺄﺓ ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ ﻭ ﺍﻷﺏ ﺇﺫﺍ ﻛﻨﺘﻤـﺎ ﻭﺍﻟﺪﻳـﻦ ﻣﺘﺒﻨﻴﺎﻥ ﺃﻭ ﻣﺘﻜﻔﻼﻥ ﺃﻃﻔﺎﻝ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻜﻤـﺎ ﺍﻟﺘﻤﺘـﻊ ﺑﺈﺟﺎﺯﺓ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ﻓـﻲ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺜﻤﺎﻧـﻲ ﺳـﻮﺍﺕ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣـﻦ‬
‫ﺗﺎﺭﻳـﺦ ﺍﺳـﺘﻼﻡ ﺍﻟﻄﻔـﻞ ﻭ ﺇﺩﺧﺎﻝ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ‪ ,‬ﺑﻐـﺾ ﺍﻟﻨﻈـﺮ ﻋـﻦ ﻋﻤـﺮ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﺃﺛﻨﺎﺀ ﺍﻟﺘﺒﻨـﻲ ﻭﻋﻠﻰ ﺃﻳـﺔ ﺣﺎﻝ ﻟﻴـﺲ ﺑﻌـﺪ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔـﻞ ﺳـﻦ ﺍﻟﺮﺷـﺪ‬
‫ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻧﻴﺔ‬
‫‪Sostituzione‬‬
‫ﺍﺳﺘﺒﺪﺍﻝ‬
‫ﺍﻟﻌﺎﻣﻼﺕ ﻭ ﺍﻟﻌﻤﺎﻝ ﺍﻟﺬﻳﻦ ﻫﻢ ﻓﻲ ﺇﺟﺎﺯﺓ‬
‫ﺃﺻـﺤﺎﺏ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻬـﻢ ﺗﺸﻐﻴـﻞ ﺃﻓﺮﺍﺩ ﺁﺧﺮﻳـﻦ ﻟﻮﻗـﺖ ﻣﺤﺪﺩ ﺃﻭ ﻣﺆﻗـﺖ ﺑﺪﻻ ﻣـﻦ ﺍﻷﺷﺨﺎﺹ ﺍﻟﺬﻳـﻦ ﻓـﻲ ﺳـﻴﺒﺬﺅﻥ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ‪ ,‬ﺑﺈﻣﻜﺎﻥ ﺍﺳـﺘﺒﺪﺍﻟﻬﻢ‬
‫ﻣﺴﺒﻘﺎ ﺇﻟﻰ ﺣﺪ ﺷﻬﺮ ﻣﻦ ﺑﺪﺍﻳﺔ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ‪.‬‬
‫ﺗﻄﺒـﻖ ﻫﺬﻩ ﺍﻟﺘﻌﻠﻴﻤﺎﺕ"ﺍﻟﻨﺼـﻮﺹ" ﺇﻟﻰ ﺣـﲔ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﺑـﻦ‪/‬ﺓ ﺍﻟﺸﺨـﺺ ﺍﻟﺬﻱ ﺳـﻴﺒﺪﺃ ﻓـﻲ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣـﻦ ﻋﻤـﺮ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ‪ ,‬ﺃﻭ ﳌﺪﺓ ﺳـﻨﺔ ﻣـﻦ‬
‫ﺍﺳﺘﻘﺒﺎﻝ ﺍﻟﻄﻔﻞ ﺍﻟﻘﺎﺻﺮ ﺍﳌﺘﺒﻨﻲ ﺃﻭ ﺍﳌﺘﻜﻔﻞ ﺑﻪ‪.‬‬
‫ﺍﻟﺪﻓﻊ ﺍﳌﻘﺪﻡ ﻝ ‪TFR ANTICIPAZIONE DEL‬‬
‫ﺗﺼﻔﻴﺔ ﻣﺎﻟﻴﺔ ﻟﻨﻬﺎﻳﺔ ﺍﻟﻌﻤﻞ‬
‫ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﺘﻤﺘﻊ ﺑﺈﺟﺎﺯﺍﺕ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ )ﲟﻜﺎﻓﺄﺓ "‪ %30‬ﺃﻭ ﺑﺪﻭﻥ ﻣﻜﺎﻓﺄﺓ(‪ .‬ﻣﻌﺎﻣﻠﺔ ﻧﻬﺎﻳﺔ ﺍﳋﺪﻣﺔ ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺗﻘﺪﳝﻬﺎ ﺑﻬﺪﻑ ﻣﻮﺍﺟﻬﺔ ﺍﻷﻋﺒﺎﺀ ﺍﳌﺎﻟﻴﺔ‬
‫ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻭ ﺫﻟﻚ) ﺍﺳﺘﻨﺎﺩﺍ ﺇﻟﻰ ﺍﳌﺎﺩﺓ ‪ 7‬ﻟﻠﻘﺎﻧﻮﻥ ﺍﻟﺼﺎﺩﺭ ﻓﻲ ‪ 8‬ﻣﺎﺭﺱ ﻟﺴﻨﺔ ‪ 2000‬ﺭﻗﻢ ‪.(53‬‬
‫ﺍﻟﺮﺍﺣﺔ ﺍﻟﻴﻮﻣﻴﺔ ‪RIPOSI GIORNALIERI‬‬
‫ﺍﻟﺮﺍﺣﺔ ﺍﻟﻴﻮﻣﻴﺔ ﻫﻮ ﻏﻴﺎﺏ ﲟﻜﺎﻓﺄﺓ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪ ,‬ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺍﻻﺳﺘﻔﺎﺩﺓ ﻣﻨﻬﺎ ﺧﻼﻝ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﻋﻤﺮ ﺍﻻﺑﻦ ‪/‬ﺓ )ﺗﺪﺧﻞ ﻓﻴﻬﺎ ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻟﺘﺒﻨﻲ ﻭ ﻓﻲ‬
‫ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻟﺘﻜﻔﻞ ﺑﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ( ﳌﺪﺓ‪:‬‬
‫ﺳﺎﻋﺘﺎﻥ ﻓﻲ ﺍﻟﻴﻮﻡ ﻟﻔﺘﺮﺓ ﻋﻤﻞ ﺗﻌﺎﺩﻝ ﺃﻭ ﺗﻔﻮﻕ ‪ 6‬ﺳﺎﻋﺎﺕ ﻳﻮﻣﻴﺎ‬
‫ﺳﺎﻋﺔ ﻭﺍﺣﺪﺓ ﻓﻲ ﺍﻟﻴﻮﻡ ﻟﻔﺘﺮﺓ ﻋﻤﻞ ﺃﻗﻞ ﻣﻦ ‪ 6‬ﺳﺎﻋﺎﺕ ﻳﻮﻣﻴﺔ‬
‫ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺍﺳﺘﻐﻼﻟﻬﺎ‪:‬‬
‫ﻣﻦ ﻃﺮﻑ ﺍﻷﻡ ﺍﻟﻌﺎﻣﻠﺔ ﺍﳌﺮﺗﺒﻄﺔ ﺑﻌﻘﺪ ﻋﻤﻞ ﺃﻭ‬
‫‪ -1‬ﻣﻦ ﻃﺮﻑ ﺍﻷﺏ ﺍﻟﻌﺎﻣﻞ ﻓﻲ ﺍﻷﺣﻮﺍﻝ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﻜﻮﻥ ﻓﻴﻬﺎ‪:‬‬
‫‪ -2‬ﺍﻷﻡ ﺍﻟﻌﺎﻣﻠﺔ ﺗﺘﺨﻠﻰ ﻋﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ )ﻻ ﺗﺴﺘﻐﻞ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻷﻣﻮﻣﺔ ﺃﻭ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺍﻟﻘﺮﺍﺑﺔ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﻟﻔﺘﺮﺓ(‬
‫‪ -3‬ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻭﻓﺎﺓ ﺍﻷﻡ ﺃﻭ ﺇﺻﺎﺑﺘﻬﺎ ﲟﺮﺽ ﻣﻌﻘﺪ ﻳﺼﻌﺐ ﺍﻟﺸﻔﺎﺀ ﻣﻨﻪ‬
‫‪ -4‬ﻣﻨﺢ ﺭﻋﺎﻳﺔ ﺍﻻﺑﻦ‪/‬ﺓ ﻟﻸﺏ ﻓﻘﻂ‬
‫‪ -5‬ﺍﻷﻡ ﺍﻟﻌﺎﻣﻠﺔ ﻋﻤﻞ ﻣﺴﺘﻘﻞ‪ ,‬ﺫﺍﺕ ﻣﻬﻨﻪ ﺣﺮﺓ ﺃﻭ ﻋﺎﻣﻠﺔ ﻋﻨﺪ ﺍﳊﺎﺟﺔ ﺇﻟﻴﻬﺎ ﻭ ﺍﻟﺘﻲ ﻟﻴﺲ ﻟﻬﺎ ﺍﳊﻖ )ﻣﺜﻞ ﺧﺎﺩﻣﺔ ﻋﺎﺋﻠﺔ ﺃﻭ ﻋﺎﻣﻠﺔ‬
‫ﻓﻲ ﻋﺪﺓ ﻣﻨﺎﺯﻝ(‬
‫ﻭﻻﺩﺓ ﺍﻟﺘﻮﺃﻡ ‪PARTI GEMELLARI‬‬
‫ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺍﻟﺘﻮﺍﺅﻣﻴﺔ "ﺍﺛﻨﺎﻥ ﻓﻤﺎ ﻓﻮﻕ" ﻓﺎﻥ ﺳﺎﻋﺎﺕ ﺍﻟﺮﺍﺣﺔ ﺍﳌﺴﺘﺤﻘﺔ ﺗﺘﻀﺎﻋﻒ‬
‫ﺍﻟﺴﺎﻋﺎﺕ ﺍﳌﺴﻤﻮﺡ ﺑﻬﺎ ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺍﺳﺘﻐﻼﻟﻬﺎ ﻣﻦ ﻛﻼ ﺍﻷﺑﻮﻳﻦ ﺍﻟﻌﺎﻣﻠﲔ ﺍﳌﺮﺗﺒﻄﲔ ﺑﻌﻘﺪ ﻋﻤﻞ‪ ,‬ﺣﺘﻰ ﻭ ﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﳌﺪﺓ ﻭ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﳉﺪﻭﻝ‬
‫ﺍﻟﺰﻣﻨﻲ ﺍﳌﺨﺼﺺ ﻟﻠﻌﻤﻞ‪.‬‬
‫‪MALATTIA DELLA FIGLIA O DEL FIGLIO‬‬
‫ﺍﻹﺟﺎﺯﺍﺕ ﺑﺴﺐ ﻣﺮﺽ ﺍﻻﺑﻨﺔ ﺃﻭ ﺍﻻﺑﻦ‬
‫‪48‬‬
‫ﺍﻟﺴﺎﻋﺎﺕ ﺍﳌﺴﻤﻮﺡ ﺑﻬﺎ ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺍﺳﺘﻐﻼﻟﻬﺎ ﻣﻦ ﻛﻼ ﺍﻷﺑﻮﻳﻦ ﺍﻟﻌﺎﻣﻠﲔ ﺍﳌﺮﺗﺒﻄﲔ ﺑﻌﻘﺪ ﻋﻤﻞ‪ ,‬ﺣﺘﻰ ﻭ ﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﳌﺪﺓ ﻭ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﳉﺪﻭﻝ‬
‫ﺍﻟﺰﻣﻨﻲ ﺍﳌﺨﺼﺺ ﻟﻠﻌﻤﻞ‪.‬‬
‫‪MALATTIA DELLA FIGLIA O DEL FIGLIO‬‬
‫ﺍﻹﺟﺎﺯﺍﺕ ﺑﺴﺐ ﻣﺮﺽ ﺍﻻﺑﻨﺔ ﺃﻭ ﺍﻻﺑﻦ‬
‫ﺇﻟﻰ ﺳﻦ ﺛﻼﺙ ﺳﻨﻮﺍﺕ‬
‫ﺍﻟﻮﺍﻟﺪﻳﻦ ﻟﺪﻳﻬﻢ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﻐﻴﺐ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺪﻭﻥ ﺭﺍﺗﺐ "ﺃﺟﺮﺓ" ﻃﻮﺍﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﳌﺮﺽ ‪ ,‬ﻋﻠﻰ ﺃﻳﺔ ﺣﺎﻝ ﺇﻟﻰ ﺃﻥ ﻳﺒﻠﻎ ﺍﻟﻄﻔﻞ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‬
‫ﻣﺎ ﺑﲔ ﺳﻦ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ﻭ ﺍﻟﺜﺎﻣﻨﺔ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‬
‫ﻛﻼ ﺍﻟﻮﺍﻟﺪﻳﻦ ﻟﺪﻳﺔ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﻟﺘﻐﻴﺐ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﻮﻥ ﺭﺍﺗﺐ ﻟﻔﺘﺮﺓ ﺃﻗﺼﺎﻫﺎ ﺧﻤﺴﺔ ﺃﻳﺎﻡ ﻋﻤﻞ ﻓﻲ ﺍﻟﺴﻨﺔ‪.‬‬
‫ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻣﺮﺽ ﺍﻟﻄﻔـﻞ ﻳﺠـﺐ ﺇﺣﻀﺎﺭ ﺷﻬﺎﺩﺓ ﻃﺒﻴـﺔ ﺻـﺎﺩﺭﺓ ﻣـﻦ ﺍﻟﻄـﺒﻴﺐ ﺍﻻﺧﺘﺼـﺎﺻﻲ ﺍﳌﻌﺘﻤـﺪ ﻣـﻦ ﺍﳋﺪﻣﺎﺕ ﺍﻟﺼـﺤﻴﺔ ﺍﻟﻮﻃﻨﻴـﺔ ﺃﻭ ﺍﳌﺘﻌﺎﻗـﺪ ﻣﻌـﻪ‪.‬‬
‫ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ ﻳﻘﺮ ﻋﻠﻰ ﻫﺬﺍ ﺍﻟﺸﺮﻁ ﺍﻟﻮﺣﻴﺪ‪ :‬ﻳﺴﺘﺒﻌﺪ ﺇﺟﺮﺍﺀ ﺍﳌﺮﺍﻗﺒﺔ ﻭ ﺍﺣﺘﺮﺍﻡ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﺘﻮﺍﺟﺪ ﻓﻲ ﻣﻜﺎﻥ ﺍﻹﻗﺎﻣﺔ‪.‬‬
‫ﻓﺘﺮﺍﺕ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺑﺴﺒﺐ ﻣﺮﺽ ﺍﻷﺑﻨﺎﺀ ﺗﺪﺧﻞ ﺿﻤﻦ ﺣﺴﺎﺏ ﺃﻗﺪﻣﻴﻪ ﺍﳋﺪﻣﺔ ) ﺗﺴﺘﺒﻌﺪ ﺍﻟﻌﻄﻼﺕ ﻭ ﺍﻹﺟﺎﺯﺍﺕ ﺍﳌﺴﺘﺤﻘﺔ( ﺗﻐﻄﻰ ﻣﺎﻟﻴﺎ ﺇﻟﻰ ﺣﲔ ﻳﺒﻠﻎ‬
‫ﺍﻟﻄﻔﻞ ﺍﻟﺜﺎﻟﺜﺔ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‪.‬‬
‫ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺗﺒﻨﻲ ﺃﻭ ﺍﻟﺘﻜﻔﻞ ﺑﺮﻋﺎﻳﺔ ﻃﻔﻞ‪/‬ﺓ‪ ,‬ﻟﺪﻳﻜﻤﺎ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺑﺴﺒﺐ ﺍﳌﺮﺽ ﻛﺎﻵﺑﺎﺀ ﺍﻟﻄﺒﻴﻌﻴﲔ ﻣﺎ ﻋﺪﺍ ﺑﻌﺾ ﺍﻟﻔﺮﻭﻕ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺘﻌﻠﻖ ﺑﺎﻟﻌﻤﺮ‬
‫‪Riposi e permessi per figli con handicap gravi‬‬
‫ﺍﻟﺮﺍﺣﺔ ﻭ ﺍﻟﺘﺼﺎﺭﻳﺢ ﺑﺴﺒﺐ ﺃﺑﻨﺎﺀ ﻣﺼﺎﺑﻮﻥ ﺑﺈﻋﺎﻗﺎﺕ ﺧﻄﻴﺮﺓ‬
‫‪(a‬ﺇﺟﺎﺯﺍﺕ ﻭ ﺗﺨﻔﻴﺾ ﺳﺎﻋﺎﺕ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﻼﻡ ﻭ ﻟﻸﺏ ﺍﻟﻠﺬﺍﻥ ﻟﺪﻳﻬﻤﺎ ﺃﻃﻔﺎﻝ ﻗﺼﺮ ﻣﺼﺎﺑﻮﻥ ﺑﺈﻋﺎﻗﺔ) ﺇﻟﻰ ﺣﺪ ﺛﻼﺙ ﺳﻨﻮﺍﺕ(‬
‫ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ ﻳﻘﺮ ﻋﻠﻰ ﺇﻣﻜﺎﻧﻴﺔ‪:‬‬
‫ﺃﻥ ﲤﺪﺩ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻟﻸﻗﺎﺭﺏ )ﺑﺮﺍﺗﺐ ﺃﻭ ﺃﺟﺮﺓ ‪(%30‬‬
‫ﺃﻭ‪ ,‬ﺍﻟﺘﻤﺘـﻊ ﺑﺴـﺎﻋﺘﲔ ﺇﺫﻥ "ﺍﻧﺼـﺮﺍﻑ ﻣﺒﻜـﺮ" ﻳﻮﻣﻴـﺎ ﻭﻟﻜـﻦ ﺑﺮﺍﺗـﺐ) ﺳـﺎﻋﺔ ﻭﺍﺣﺪﺓ ﺇﺫﺍ ﻛﺎﻧـﺖ ﺳـﺎﻋﺎﺕ ﺍﻟﻌﻤـﻞ‬
‫ﺍﻟﻴﻮﻣﻲ ﺍﻗﻞ ﻣﻦ ‪ 6‬ﺳﺎﻋﺎﺕ(‬
‫ﺇﻟﻰ ﺣﲔ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺛﻼﺙ ﺳﻨﻮﺍﺕ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‪ ,‬ﺑﺸﺮﻁ ﺍﻷ ﻳﻜﻮﻥ ﻫﻨﺎﻙ ﺇﻳﻮﺍﺀ "ﺍﻟﺒﻘﺎﺀ" ﻓﻲ ﻣﺮﻛﺰ ﻃﺒﻲ ﻣﺘﺨﺼﺺ‬
‫‪(b‬ﺗﺼﺎﺭﻳﺢ ﺍﻻﻧﺼﺮﺍﻑ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﻌﻼﺝ ﺃﺑﻨﺎﺀ ﺍﻟﻘﺼﺮ ﺍﳌﺼﺎﺑﻮﻥ ﺑﺈﻋﺎﻗﺔ )ﻣﻦ ‪ 3‬ﺇﻟﻰ ‪ 18‬ﺳﻨﺔ(‬
‫ﺗﺼﺎﺭﻳﺢ ﺧﺮﻭﺝ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﳌﺪﺓ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﻳﺎﻡ ﻓﻲ ﺍﻟﺸﻬﺮ ﺑﺮﺍﺗﺐ ﻭ ﺫﻟﻚ ﳋﺪﻣﺔ ﺍﻟﻘﺎﺻﺮ ﺍﻟﻐﻴﺮ ﻣﺘﻮﺍﺟﺪ ﺗﻮﺍﺟﺪﺍ ﺩﺍﺋﻤﺎ ﻓﻲ ﻣﺮﻛﺰ ﻃﺒﻲ‪ ,‬ﳝﻜﻦ ﺍﺳﺘﻐﻼﻝ‬
‫ﻫﺬﻩ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺑﺸﻜﻞ ﺩﺍﺋﻢ ﺃﻭ ﻣﻘﺴﻂ )ﺇﻟﻰ ﺃﻗﺼﻰ ﺣﺪ ﻭﻫﻮ ﻧﺼﻒ ﻳﻮﻡ(‬
‫‪(c‬ﺗﺼﺎﺭﻳﺢ ﺍﳋﺮﻭﺝ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﻌﻼﺝ ﺃﺑﻨﺎﺀ ﻣﻌﺎﻗﲔ ﺑﺎﻟﻐﲔ"ﻓﻮﻕ ﺳﻦ ﺍﻟﺜﺎﻣﻨﺔ ﻋﺸﺮ"‬
‫ﺗﺼـﺎﺭﻳﺢ ﺍﳋﺮﻭﺝ ﻣـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﳌﺪﺓ ﺛﻼﺛـﺔ ﺃﻳﺎﻡ ﻓـﻲ ﺍﻟﺸﻬـﺮ ﺑﺮﺍﺗـﺐ ﻣـﻦ ﺍﳌﻤﻜـﻦ ﺍﺳـﺘﻐﻼﻟﻬﺎ ﻛﻤـﺎ ﻫـﻮ ﻣﻨﺼـﻮﺹ ﻋﻠﻴـﺔ ﻟﻸﺑﻨﺎﺀ ﺍﻟﻘﺎﺻـﺮﻳﻦ ﺑﺸﺮﻁ ﻳﻜﻮﻥ‬
‫ﺍﻟﺘﻌﺎﻳﺶ ﻣﻊ ﺍﻻﺑﻦ‪/‬ﺓ ﺃﻭ ﻋﻨﺪﻣﺎ ﺗﻜﻮﻥ ﺭﻋﺎﻳﺔ ﺍﻻﺑﻦ‪/‬ﺓ ﺍﻟﻐﻴﺮ ﻣﻘﻴﻢ ﺩﺍﺋﻤﺔ ﻭ ﻣﻄﻠﻘﺔ "ﻻ ﳝﻜﻦ ﺍﻟﻌﻴﺶ ﻟﻮﺣﺪﺓ"‬
‫‪(d‬ﺇﺟﺎﺭﺓ ﺑﺮﺍﺗﺐ ﻟﻮﺍﻟﺪﻳﻦ ﺃﺑﻨﺎﺋﻬﻢ ﻣﺼﺎﺑﲔ ﺑﺈﻋﺎﻗﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ‬
‫ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺇﻟﻰ ﺣﺪ ﺳﻨﺘﲔ ﻟﻌﻼﺝ ﺍﻷﺑﻨﺎﺀ ﺍﳌﺼﺎﺑﲔ ﺑﺈﻋﺎﻗﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ‪ ,‬ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﻣﻀﻤﻮﻧﺔ ﻭ ﻣﻐﻄﺎﺓ ﺑﺸﻜﻞ ﻛﺎﻣﻞ ﻣﻦ ﺍﻟﻨﺎﺣﻴﺔ ﺍﳌﺎﻟﻴﺔ ﻭ ﺍﻟﻀﻤﺎﻧﻴﺔ‬
‫ﺍﻟﺘﺼﺎﺭﻳﺢ ﻭ ﺍﻹﺟﺎﺯﺍﺕ ‪PERMESSI E CONGEDI‬‬
‫ﻟﻸﺳﺒﺎﺏ ﻋﺎﺋﻠﻴﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ ‪PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI‬‬
‫‪(a‬ﺗﺼﺎﺭﻳﺢ ﺑﺮﺍﺗﺐ ﳌﺪﺓ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﻳﺎﻡ‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺘﻢ ﻋﻤﺎﻝ ﻗﻴﺪ "ﲢﺖ" ﺍﻟﻄﻠﺐ ﻓﻠﻜﻤﺎ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺛﻼﺛﺔ ﺃﻳﺎﻡ ﻓﻲ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺑﺮﺍﺗﺐ ﻓﻲ ﺣﺎﻻﺕ ﺍﻟﻮﻓﺎﺓ ﺃﻭ ﺇﻋﺎﻗﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ ﻣﺜﺒﺘﺔ ﺑﺎﻟﻮﺛﺎﺋﻖ‪:‬‬
‫ﻟﻠﺰﻭﺝ‪/‬ﺓ ﺣﺘﻰ ﻭﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻣﻨﻔﺼﻼ ﻗﺎﻧﻮﻧﻴﺎ‬
‫ﻟﻠﻤﺘﻌﺎﻳﺶ ﻣﻌﻪ‪/‬ﻫﺎ ﻣﻮﺛﻖ ﺑﺸﻬﺎﺩﺓ ﻣﻦ ﻣﻜﺘﺐ ﺍﻟﺴﺠﻞ ﺍﳌﺪﻧﻲ ﺑﺎﻟﺒﻠﺪﻳﺔ‬
‫‪49‬‬
‫ﻟﻠﻘﺮﻳﺐ ﺿﻤﻦ ﺍﻟﺪﺭﺟﺔ ﺍﻟﺜﺎﻧﻴﺔ ﺣﺘﻰ ﻭﻟﻮ ﻟﻢ ﻳﻜﻦ ﻳﻌﻴﺶ ﻣﻌﻪ‬
‫ﺃﻓﺮﺍﺩ ﺁﺧﺮﻳﻦ ﻳﺪﺧﻠﻮﻥ ﺿﻤﻦ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ ﻣﻮﺛﻘﲔ ﺑﺸﻬﺎﺩﺓ ﻣﻦ ﻣﻜﺘﺐ ﺍﻟﺴﺠﻞ ﺍﳌﺪﻧﻲ ﺑﺎﻟﺒﻠﺪﻳﺔ‬
‫‪ (b‬ﺇﺟﺎﺯﺍﺕ ﻟﻸﺳﺒﺎﺏ ﻋﺎﺋﻠﻴﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺘـﻢ ﻋﻤﺎﻝ ﲢـﺖ ﺍﻟﻄﻠﺐ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻜـﻢ ﻃﻠﺐ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﺑﺪﻭﻥ ﺭﺍﺗـﺐ ﻣﺴـﺘﻤﺮﺓ ﺃﻭ ﻣﻘﺴـﻄﺔ ﻻ ﻳﺰﻳـﺪ ﻣﺪﺗﻬـﺎ ﻋﻠﻰ ﺳـﻨﺘﲔ ﻃﻮﺍﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﳊﻴﺎﺓ ﺍﻟﻌﻤﻠﻴـﺔ ﻓﻘـﻂ‬
‫ﻷﺳﺒﺎﺏ ﻋﺎﺋﻠﻴﺔ ﺧﻄﻴﺮﺓ ﻣﻮﺛﻘﺔ ﺑﻮﺛﺎﺋﻖ‪.‬‬
‫ﺣﻘﻮﻕ ﺍﻷﻡ ﻭ ﺍﻷﺏ ‪'I DIRITTI DI MAMMA E PAPÀ‬‬
‫ﺍﳊﻔﺎﻅ ﻋﻠﻰ ﻣﻜﺎﻧﻚ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪ :‬ﺍﳌﻘﺮ ﻭ ﺍﳌﻬﺎﻡ ﺍﳌﻜﻠﻒ ﺑﻬﺎ‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ ﻭ ﺍﻷﺏ‪ ,‬ﻋﻨﺪ ﻋﻮﺩﺗﻜﻤﺎ ﻣﻦ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺑﺴﺐ ﺣﻀﺎﻧﺔ ﺍﻟﻄﻔﻞ ﻟﻜﻤﺎ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﳊﻔﺎﻅ ﻋﻠﻰ ﻣﻜﺎﻧﻜﻤﺎ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﳌﻘﺮ ﺃﻭ ﻓﻲ ﻣﻘﺮ‬
‫ﺃﺧـﺮ ﻭ ﻟﻜـﻦ ﻓـﻲ ﻧﻔـﺲ ﺍﻟﺒﻠﺪﻳـﺔ‪ ,‬ﻭ ﻟﺪﻳﻜﻤـﺎ ﺍﳊـﻖ ﻓـﻲ ﺍﻟﺒﻘﺎﺀ ﺇﻟﻰ ﺃﻥ ﻳﺒﻠﻎ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﻣـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﺮ‪ .‬ﻭ ﻳﺠـﺐ ﻋﻠﻴﻜﻤـﺎ ﺍﻟﻘﻴﺎﻡ ﺑﻨﻔـﺲ ﺍﻟﻮﻇﻴﻔـﺔ "ﺍﳌﻬﻤـﺔ"‬
‫ﺍﻟﺘﻲ ﻛﺎﻧﺖ ﻣﻮﻛﻠﺔ ﺇﻟﻴﻜﻤﺎ ﻣﻦ ﻗﺒﻞ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﺃﻭ ﺍﻟﻘﻴﺎﻡ ﲟﻬﺎﻡ ﺃﺧﺮﻯ ﻭ ﺍﻟﺘﻲ ﻳﻌﺘﺒﺮﻫﺎ ﺍﻟﻌﻘﺪ ﻣﻌﺎﺩﻟﺔ ﻟﻬﺎ‪.‬‬
‫ﻟﻜﻤﺎ ﻧﻔﺲ ﺍﳊﻘﻮﻕ ﺣﺘﻰ ﻋﻨﺪ ﺍﻟﻌﻮﺩﺓ ﻟﻠﻌﻤﻞ ﺑﻌﺪ ﺇﺟﺎﺭﺓ )ﺫﻭﻱ ﺍﻟﻘﺮﺑﻰ(‪ ,‬ﻭ ﺑﻌﺪ ﺃﺧﺬ ﺗﺼﺮﻳﺢ ﺃﻭ ﺃﺧﺬ ﺭﺍﺣﺔ‪.‬‬
‫ﻣﻨﻊ ﺍﻟﺘﺴﺮﻳﺢ "ﺇﺧﺮﺍﺟﻚ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ"‬
‫ﺍﻋﻠﻤﻲ ﺃﻳﺘﻬﺎ ﺍﻷﻡ ﺑﺄﻧﺔ ﻻ ﳝﻜﻦ ﺗﺴﺮﻳﺤﻚ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺪﺍﻳﺔ ﻣﻦ ﺃﻭﻝ ﺍﳊﻤﻞ ﺇﻟﻰ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‪ .‬ﺍﳌﻨﻊ ﺻﺎﻟﺢ ﺣﺘﻰ ﻭ ﻟﻮ ﺃﻥ‬
‫ﺻﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻟﻢ ﻳﺨﺒﺮ ﺑﻌﺪ ﺑﺄﻧﻚ ﺣﺎﻣﻞ‪ ,‬ﺃﻭ ﺃﻧﻚ ﺃﻧﺖ ﻟﻢ ﺗﻜﻮﻧﻲ ﺗﻌﻠﻤﲔ ﺑﺄﻧﻚ ﺣﺎﻣﻞ‪.‬‬
‫ﺍﻋﻠﻢ ﺃﻳﻬﺎ ﺍﻷﺏ ﺑﺄﻧﺔ ﻻ ﳝﻜﻦ ﺇﺑﻌﺎﺩﻙ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺃﻧﺖ ﺍﻟﺬﻱ ﻟﺪﻳﻚ ﺣﻀﺎﻧﺔ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺣﺘﻰ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔﻞ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ ﻟﻮ ﻟﻢ ﺗﻜﻮﻧـﻲ ﻗـﺪ ﺟﺎﻭﺯﻧـﻲ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﺘﺠﺮﺑـﺔ "ﺗﻘﻮﻣـﲔ ﺑﺘﺠﺮﺑـﺔ ﻓـﻲ ﺑﺪﺍﻳـﺔ ﺍﻟﻌﻤـﻞ"‪ ,‬ﻳﺠـﺐ ﺍﻟﺘﺤﻘـﻖ ﻣـﻦ ﺃﻥ ﻋﺪﻡ ﺗﻮﻇﻴﻔـﻚ ﻛﺎﻥ ﺑﺴـﺒﺐ ﺃﻧـﻚ‬
‫ﺣﺎﻣﻞ‪ .‬ﻫﺬﺍ ﻏﺎﻟﺒﺎ ﻣﺎ ﻳﺤﺪﺙ‪ .‬ﻟﻮ ﻛﺎﻥ ﻫﺬﺍ ﻫﻮ ﺍﻟﺴﺒﺐ‪ ,‬ﺗﻮﺟﻬﻲ ﻓﻲ ﺍﳊﺎﻝ ﺇﻟﻲ ﺍﳌﺴﺘﺸﺎﺭﺓ ﺍﳋﺎﺻﺔ ﺑﺎﳌﺴﺎﻭﺍﺓ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺃﻭ ﻣﻊ ﺍﻟﺘﻨﻈﻴﻤﺎﺕ ﺍﻟﻨﻘﺎﺑﻴﺔ‬
‫ﻷﻧﺔ ﻣﻦ ﺍﳌﻤﻜﻦ ﺍﻟﻠﺠﻮﺀ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻘﻀﺎﺀ ﺑﺴﺒﺐ ﺍﻟﺘﻤﻴﻴﺰ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ‪ .‬ﻟﻮ ﺃﻧــﻚ ﻟﻢ ﺗﻜــﻮ ﻗــﺪ ﲡﺎﻭﺯﺕ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﺘﺠﺮﺑــﺔ ﻓــﻲ ﺍﻟﻌﻤــﻞ‪ ,‬ﻳﺠــﺐ ﺍﻟﺘﺤﻘــﻖ ﺑﺄﻧــﺔ ﻟﻢ ﻳﺤﺪﺙ ﲤﻴﻴــﺰ ﻭ ﺩﻟﻚ ﻟﻄﻠﺒــﻚ ﺍﻻﺳــﺘﻤﺘﺎﻉ ﺑﺤﺼــﺎﻧﺔ‬
‫ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ‪.‬‬
‫ﺃﻳﺘﻬﺎ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﺣﺘﻰ ﻭ ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﺗﻌﻤﻠﲔ ﻛﻤﺴﺎﻋﺪﺓ ﺃﻋﻤﺎﻝ ﻣﻨﺰﻟﻴﺔ ﻭ ﺍﳊﻤﻞ ﺑﺪﺃ ﺃﺛﻨﺎﺀ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻓﻼ ﳝﻜﻦ ﺇﺑﻌﺎﺩﻙ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺇﻻ ﺑﻌﺪ ﺍﻟﺸﻬﺮ ﺍﻟﺜﺎﻟﺚ ﻣﻦ‬
‫ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ‪.‬‬
‫ﻻ ﳝﻜﻦ ﺗﻮﻗﻴﻔﻜﻤﺎ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺇﻻ ﻓﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻣﺎ ﰎ ﺗﻮﻗﻴﻒ ﻧﺸﺎﻁ ﺍﻟﺸﺮﻛﺔ ﺍﻟﻠﺬﺍﻥ ﺗﻌﻤﻼﻥ ﺑﻬﺎ ﺃﻭ ﺍﻟﻘﺴﻢ‪ ,‬ﻻ ﳝﻜﻦ ﺣﺘﻰ ﻭﺿﻌﻜﻤﺎ ﻛﺎﺣﺘﻴﺎﻁ‪ .‬ﻻ ﳝﻜﻦ‬
‫ﺇﺑﻌﺎﺩﻛﻤﺎ ﻋﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺴﺒﺐ ﻃﻠﺒﻜﻢ ﺇﺟﺎﺯﺓ ﻟﻠﺮﻋﺎﻳﺔ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ﺃﻭ ﺗﺘﻐﻴﺐ ﺑﺴﺐ ﻣﺮﺽ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ‪.‬‬
‫ﺍﻻﺳﺘﻘﺎﻟﺔ ‪Dimissioni‬‬
‫ﻟﻮ ﻗﺪﻣﺘﻤﺎ ﺍﻻﺳﺘﻘﺎﻟﺔ ﺗﻄﻮﻋﻴﺎ "ﺃﻧﺖ ﺍﺧﺘﺮﺕ" ﺧﻼﻝ ﺑﻠﻮﻍ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺍﻟﺴﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ ﻟﻜﻤﺎ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﻧﻔﺲ ﺍﻟﺘﻌﻮﻳﻀﺎﺕ ﺍﳌﻨﺼﻮﺹ ﻋﻠﻴﻬﺎ ﻓﻲ‬
‫ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻹﺑﻌﺎﺩ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪ ,‬ﻭﻻ ﻳﺠﺐ ﻋﻠﻴﻜﻤﺎ ﺇﺑﻼﻍ ﺻﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺎﻹﺷﻌﺎﺭ ﺍﳌﻨﺼﻮﺹ ﻋﻠﻴﻪ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻘﺪ‪.‬‬
‫ﺍﻻﺳـﺘﻘﺎﻻﺕ ﻳﺠـﺐ ﺃﻥ ﺗﻜﻮﻥ ﻃﻮﻋﻴـﺔ‪ ,‬ﻳﺠـﺐ ﺗﻘﺪﳝﻬـﻢ ﺑﺸﻜـﻞ ﺇﺟﺒﺎﺭﻱ ﻟﻜـﻲ ﻻ ﺗﺘﻌﺮﺽ ﻟﻺﻟﻐﺎﺀ ﻋﻠﻰ ﳕﺎﺫﺝ ﺧﺎﺻـﺔ ﻟﻬﺬﺍ ﺍﻟﻐﺮﺽ ﻭ ﺗﻮﺯﻉ ﻣﺠﺎﻧـﺎ ﻣـﻦ‬
‫ﻃﺮﻑ ﺍﳉﻬﺎﺕ ﺍﻹﺩﺍﺭﻳﺔ ﳌﻜﺘﺐ ﻋﻤﻞ ﺍﳌﻨﻄﻘﺔ ﻭ ﻓﻲ ﻣﻜﺎﺗﺐ ﺍﻟﺒﻠﺪﻳﺎﺕ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ ﻟﻮ ﺃﻥ ﺻـﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺟﻌﻠﻚ ﺗﻮﻗﻌﻴـﲔ ﻋﻠﻰ ﺭﺳـﺎﻟﺔ ﺍﺳـﺘﻘﺎﻟﺔ ﻋﻠﻰ ﺑﻴﺎﺽ " ﻟﻴـﺲ ﻣﻜﺘﻮﺏ ﻓﻴﻬـﺎ ﺷـﻲﺀ" ﻓـﻲ ﺑﺪﺍﻳـﺔ ﻋﻤﻠﻚ‪ ,‬ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﻣـﺎ‬
‫ﺃﺻﺒﺤﺖ ﺣﺎﻣﻞ‪ ,‬ﺃﻭ ﺃﺟﺒﺮﻙ ﻋﻠﻰ ﺗﻘﺪﱘ ﺍﻻﺳﺘﻘﺎﻟﺔ‪ ,‬ﺍﻋﻠﻤﻲ ﺑﺄﻧﺔ ﻻ ﳝﻜﻦ ﻓﻌﻞ ﺫﻟﻚ ﻭ ﺃﻧﺔ ﻗﺪ ﺧﺎﻟﻒ ﺍﻟﻨﻈﻢ ﺍﻟﺘﻲ ﲢﺎﺭﺏ ﺍﻟﺘﻤﻴﻴﺰ‪ .‬ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻚ ﺍﻻﺗﺼﺎﻝ‬
‫ﲟﺴﺘﺸﺎﺭﺓ ﺍﳌﺴﺎﻭﺍﺓ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻭ ﺍﳌﻨﻈﻤﺎﺕ ﺍﻟﻨﻘﺎﺑﻴﺔ ﻟﻜﻲ ﺗﻘﺪﻡ ﺇﻟﻴﻚ ﺍﻟﻨﺼﻴﺤﺔ ﻭ ﺍﳌﺴﺎﻋﺪﺓ‪.‬‬
‫ﺍﻋﻠﻤـﻲ ﻛﺬﻟﻚ ﺑﺄﻥ ﺍﻟﺸﺮﻛـﺔ ﺍﻟﺘـﻲ ﺗﻌﻤـﻞ ﻣﻌـﻚ ﻣﻘﺎﺑﻠﺔ ﺍﻻﺧﺘﻴﺎﺭ ﻟﺒﺪﺍﻳـﺔ ﻋﻤـﻞ ﻻ ﳝﻜﻨﻬـﺎ ﺃﻥ ﺗﺨﻀﻌـﻚ ﻻﺧﺘﺒﺎﺭ ﺣﻤـﻞ ﻋﻨـﺪ ﺑﺪﺍﻳـﺔ ﺗﻮﻇﻴﻔـﻚ‪ ,‬ﻭﻻ ﻟﺪﻳـﺔ ﺍﳊـﻖ‬
‫ﻓﻲ ﺟﻤﻊ ﻣﻌﻠﻮﻣﺎﺕ ﻋﻠﻰ ﺣﻴﺎﺗﻚ ﺍﳋﺎﺻﺔ‪.‬‬
‫ﺇﺫﺍ ﻛﺎﻥ ﻗـﺪ ﺣﺼـﻞ ﺇﻟﻴـﻚ ﻫﺬﺍ ﻓﺎﻥ ﺻـﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﻗـﺪ ﺧﺎﻟﻒ ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ ﺍﻟﺬﻱ ﻳﺤﺎﺭﺏ ﺍﻟﺘﻤﻴﻴـﺰ‪ .‬ﺍﺗﺼـﻠﻲ ﲟﺴـﺘﺸﺎﺭﺓ ﺍﳌﺴـﺎﻭﺍﺓ ﻓـﻲ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﻭ ﺍﳌﻨﻈﻤﺎﺕ‬
‫ﺍﻟﻨﻘﺎﺑﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻣﻨﻊ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻓﻲ ﺍﻟﻠﻴﻞ ‪Divieto di lavoro notturno‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﺇﻟﻰ ﺃﻥ ﻳﺒﻠﻎ ﻃﻔﻠﻚ‪/‬ﺗـﻚ ﺍﻟﺴـﻨﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣـﻦ ﺍﻟﻌﻤـﺮ ﻻ ﳝﻜﻨـﻚ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﻣـﻦ ﺍﻟﺴـﺎﻋﺔ ‪ 24‬ﻟﻴﻼ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﺴـﺎﻋﺔ ‪ 6‬ﺻـﺒﺎﺣﺎ‪ .‬ﺑﻴﻨﻤـﺎ ﻟﺴـﺖ ﻣﺠـﺒﺮﺓ‬
‫ﻋﻠﻰ ﺍﻟﻘﻴﺎﻡ ﺑﻌﻤﻞ ﻟﻴﻠﻲ ﻃﺎﳌﺎ ﻟﻢ ﻳﺒﻠﻎ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺍﻟﺜﻼﺙ ﺳﻨﻮﺍﺕ ﻣﻦ ﺍﻟﻌﻤﺮ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ ﻟﺴﺖ ﻣﺠﺒﺮﺍ ﻋﻠﻰ ﺃﺩﺍﺀ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺍﻟﻠﻴﻠﻲ ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﺗﻌﻴﺶ ﺳﻮﻳﺎ ﻣﻊ ﺍﻷﻡ ﺣﺘﻰ ﻳﺒﻠﻎ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺛﻼﺙ ﺳﻨﻮﺍﺕ‪ .‬ﻫﺬﺍ ﺍﳊﻖ ﻳﺠﺐ ﳑﺎﺭﺳﺘﻪ ﻓﻲ‬
‫ﺣﺎﻟﺔ ﺍﻷﻡ ﻗﺮﺭﺕ ﺍﻟﻌﻮﺩﺓ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻌﻤﻞ "ﺑﺪﻻ ﻣﻦ ﺍﻷﻡ"‪.‬‬
‫ﺇﻣﻜﺎﻧﻴﺔ ﻃﻠﺐ ﺗﺼﻔﻴﺔ ﻣﺎﻟﻴﺔ ﻣﺴﺒﻘﺔ‬
‫‪Possibilità di richiedere un anticipo della liquidazione‬‬
‫ﳌﻮﺍﺟﻬﺔ ﻣﺼﺎﺭﻳﻒ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻹﺟﺎﺯﺓ ﳌﺮﺍﻋﺎﺓ ﺍﻷﻗﺎﺭﺏ ﻭ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺘﻘﺎﺿﻮﻥ ﻣﻦ ﺧﻼﻟﻬﺎ ﺗﻌﻮﻳﻀﺎ ﻣﺨﻔﻀﺎ‪.‬ﻟﺪﻳﻜﻢ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﺍﻟﻄﻠﺐ ﻣﻦ ﺻﺎﺣﺐ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﻣﺒﻠﻐﺎ‬
‫ﻣﺎﻟﻴﺎ ﻛﺘﺼﻔﻴﺔ ﻣﺎﻟﻴﺔ ﻣﺴﺒﻘﺔ)ﻫﺬﺍ ﺍﻷﻣﺮ ﳝﻜﻦ ﺗﻄﺒﻴﻘﻪ ﻛﺬﻟﻚ ﺑﺎﻟﻨﺴﺒﺔ ﻟﻠﻤﺼﺎﺭﻳﻒ ﺍﻟﻄﺒﻴﺔ ﺃﻭ ﺷﺮﺍﺀ ﺑﻴﺖ(‪.‬‬
‫ﻣﻌﻠﻮﻣﺎﺕ ﺃﺧﺮﻯ ‪Altre informazioni‬‬
‫‪50‬‬
‫ﻧﺬﻛﺮﻛﻢ ﻛﺬﻟﻚ ﺍﻧﻪ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻜﻢ ﻃﻠﺐ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﻮﻗﺖ ﻗﻠﻴﻞ )‪ ( part.Time‬ﻃﺒﻘﺎ ﻹﺣﻜﺎﻡ ﺍﻟﻘﺎﻧﻮﻥ ﺭﻗﻢ ‪ / 53‬ﻟﺴﻨﺔ ‪ 2000‬ﻛﺈﺟﺮﺍﺀ ﻳﻬﺪﻑ ﺇﻟﻰ ﺗﺸﺠﻴﻊﻭ‬
‫ﺇﻋﻄﺎﺀ ﺍﻟﻔﺮﺻﺔ ﻟﻠﺘﻮﻓﻴﻖ ﺑﲔ ﺃﻭﻗﺎﺕ ﺍﳊﻴﺎﺓ ﻭ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪ .‬ﺣﺎﻭﻟﻮﺍ ﺃﻥ ﺗﺴﺄﻟﻮﺍ ﺃﻳﻀﺎ ﺍﻟﺸﺮﻛﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﻌﻤﻠﻮﻥ ﺑﻬﺎ ﺃﺫﺍ ﻣﺎ ﺃﺩﺧﻠﺖ ﻭﺳﺎﺋﻞ ﻟﻠﺘﻮﻓﻴﻖ ﺃﻭ ﻣﻮﺍﻋﻴﺪ‬
‫ﻣﺮﻧـﺔ ﻓـﻲ ﺗﻮﻗﻴـﺖ ﺍﻟﻌﻤـﻞ‪ .‬ﻏﺎﻟﺒـﺎ ﻣـﺎ ﻳﺠﻬـﻞ ﺃﺻـﺤﺎﺏ ﺍﻟﻌﻤـﻞ ﺑﺄﻥ ﻫﻨﺎﻙ ﺩﻋـﻢ ﻣﺎﻟﻲ ﻟﻠﺸﺮﻛﺎﺕ ﺍﻟﺘـﻲ ﺗﺪﺧـﻞ ﻓـﻲ ﻧﻈﺎﻣﻬـﺎ ﻣﻌﺎﻳﻴـﺮ ﻟﻠﻤﺮﻭﻧـﺔ ﺃﻭ ﻟﻠﺘﻮﻓﻴـﻖ ﻓـﻲ‬
‫ﻣﻮﺍﻗﻴﺖ ﺍﻟﻌﻤﻞ‪ .‬ﻧﺤﻦ ﻣﻦ ﺟﻬﺘﻨﺎ ﻻ ﻧﺴﺘﻄﻴﻊ ﺃﻥ ﻧﻄﺮﺡ ﻋﻠﻴﻬﻢ ﺍﳊﻠﻮﻝ ﺍﳌﻨﺎﺳﺒﺔ ﻟﻬﺬﺍ ﺍﻟﻐﺮﺽ ﻭ ﻟﻜﻦ ﻋﻠﻴﻜﻢ ﺍﻧﺘﻢ ﻣﺴﺎﻋﺪﺗﻨﺎ ﻓﻲ ﺍﻻﺗﺼﺎﻝ ﺑﺎﻟﺸﺮﻛﺔ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﻣﻦ ﺣﻘﻚ ﻃﻠﺐ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺑﺘﻮﻗﻴﺖ ﺟﺰﺋﻲ ﺇﺫﺍ ﻛﻨﺖ ﻣﻮﻇﻔﺔ ﻓﻲ ﺍﻹﺩﺍﺭﺓ ﺍﳊﻜﻮﻣﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﻭﺣﻴﺪﺓ‪ ,‬ﻭﻻ ﺗﻌﻤﻠﲔ ﺃﻭ ﺩﺧﻠﻚ ﺍﻟﺴـﻨﻮﻱ ﻣﻨﺨﻔﻀـﺎ‪ ,‬ﻓﺄﻥ ﻗﺎﻧﻮﻥ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ ﺑﺎﳌﻨﻄﻘـﺔ ﳝﺪﺩ ﺇﻟﻴـﻚ ﺇﻣﻜﺎﻧﻴـﺔ ﺍﳊﺼـﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﻣﺴـﺎﻫﻤﺎﺕ ﻣﺎﻟﻴـﺔ ﻟﻔﺘﺮﺓ‬
‫ﺍﳊﻤـﻞ ﻭ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﻟﺸﻬﻮﺭ ﺍﻟﺜﻼﺛـﺔ ﺍﻷﻭﻟﻰ ﻣـﻦ ﻋﻤـﺮ ﺍﻟﻄﻔـﻞ‪/‬ﺓ‪ ,‬ﺍﺗﺼـﻠﻲ ﲟﻜﺎﺗـﺐ ﺍﳌﺴـﺌﻮﻝ ﺍﻟﺼـﺤﻲ ﺑﺎﳌﻨﻄﻘـﺔ‪ ,‬ﻟﻠﺼـﺤﺔ ﻭ ﺍﻟﺴـﻴﺎﺳﺔ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋﻴـﺔ ﻟﻠﺤﺼـﻮﻝ‬
‫ﻋﻠﻰ ﺍﳌﺰﻳﺪ ﻣﻦ ﺍﳌﻌﻠﻮﻣﺎﺕ ﺑﻬﺬﺍ ﺍﳋﺼـﻮﺹ‪ ,‬ﺃﻭ ﺍﺗﺼﻞ ﲟﻜﺎﺗﺐ ‪ INPS‬ﻟﻠﺤﺼﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﺻﻜﺎ ﻣﺎﻟﻴﺎ ﺧﺎﺹ ﺑﺎﳊﻀﺎﻧـﺔ ﻣﻦ ﻃﺮﻑ ﺍﻟﺪﻭﻟﺔ‪ .‬ﻟﻠﺤﺼـﻮﻝ‬
‫ﻋﻠﻰ ﻫﺬﺍ ﺍﻟﺼـﻚ ﺍﳌﺎﻟﻲ ﻳﺠـﺐ ﻋﻠﻴـﻚ ﺍﻟﺘﻘﺪﻡ ﺑﻄﻠﺐ ﺧﻼﻝ ﺳـﺘﺔ ﺃﺷﻬـﺮ ﻣـﻦ ﺗﺎﺭﻳـﺦ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺃﻭ ﻣـﻦ ﺍﻻﻧﺨﺮﺍﻁ ﻓـﻲ ﺍﻟﻌﺎﺋﻠﺔ ﺑﺎﻟﻨﺴـﺒﺔ ﻟﻸﻃﻔﺎﻝ ﺍﳌﺘﺒﻨﻴـﲔ ﺃﻭ‬
‫ﺍﳌﺘﻜﻔﻞ ﺑﻬﻢ‪.‬‬
‫ﻟﻮ ﻛﻨﺖ ﺗﻨﺘﻈﺮﻱ ﻃﻔﻼ‪ ,‬ﺃﻭ ﺃﻥ ﻟﻴﺲ ﻟﺪﻳﻚ ﺇﻗﺎﻣﺔ ﻗﺎﻧﻮﻧﻴﺔ ﻓﺎﻋﻠﻤﻲ ﻭ ﻣﺮﺍﻋﺎﺓ ﻟﻠﺴﺮﻳﺔ ﺃﻣﻮﺭﻙ ﺍﻟﺸﺨﺼﻴﺔ ﻟﺪﻳﻚ ﻛﻞ ﺍﳊﻖ ﻓﻲ ﻣﺠﺎﻧﻴﺔ ﺍﻟﻌﻼﺝ ﺍﻟﻄﺒﻲﻭ‬
‫ﺍﻹﻳﻮﺍﺀ ﺍﻟﻌﺎﺟـﻞ ﻓـﻲ ﺍﳌﺼـﺤﺎﺕ ﺍﻟﻌﺎﻣـﺔ‪ ,‬ﺣﺘـﻰ ﻭ ﻟﻮ ﻛﺎﻧـﺖ ﻣﺴـﺘﻤﺮﺓ‪ .‬ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ ﺍﳊﻤـﻞ ﻭ ﺃﺛﻨﺎﺀ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﻓـﻲ ﻛـﻞ ﺍﳌﺆﺳـﺴﺎﺕ ﺍﻟﺼـﺤﻴﺔ ﺍﳌﺘﻮﺍﺟﺪﺓ ﻋﻠﻰ‬
‫ﺍﻷﺭﺍﺿﻲ ﺍﻟﻮﻃﻨﻴﺔ‪.‬‬
‫ﻓﻠﻬﺬﺍ ﺍﻟﻐﺮﺽ ﻋﻠﻴﻚ ﺍﻟﺘﻮﺟﻪ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﻮﺣﺪﺓ ﺍﻟﺼﺤﻴﺔ ‪ ,USL‬ﺇﻟﻰ ﻫﻴﺌﺔ ﺍﳌﺮﺍﻓﻖ ﺍﻟﺼﺤﻴﺔ ﺑﺎﳌﻨﻄﻘﺔ‪ ,‬ﺍﻟﺼﺤﺔ ﻭ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﺎﺕ ﺍﻻﺟﺘﻤﺎﻋﻴﺔ‪.‬‬
‫ﺗﺬﻛﺮﻱ ﺑﺄﻧـﻚ ﺗﺴـﺘﻄﻴﻌﲔ ﺍﳊﺼـﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﺗﺼـﺮﻳﺢ ﺑﺎﻹﻗﺎﻣـﺔ ﻟﻐﺮﺽ ﺍﻟﻌﻼﺝ ﺍﻟﻄـﺒﻲ‪ ,‬ﻣﺪﺓ ﺍﻹﻗﺎﻣـﺔ ﺳـﺘﻜﻮﻥ ﺇﻟﻰ ﺍﻟﺸﻬـﺮ ﺍﻟﺴـﺎﺩﺱ ﻣـﻦ ﻋﻤـﺮ ﻃﻔﻠﻚ‪/‬ﺗـﻚ‬
‫)ﺃﻳﻀﺎ ﻟﺰﻭﺟﻚ ﺍﻟﺬﻱ ﻳﻌﻴﺶ ﻣﻌﻚ(‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ‪ ,‬ﻓـﻲ ﺣﺎﻟﺔ ﺃﻏﻴﺎﺏ ﺍﻟﺘﺎﻡ ﻟﻼﻡ ﺍﻟﻄﺒﻴﻌﻴـﺔ‪ ,‬ﺍﳌﺘﺒﻨﻴـﺔ‪ ,‬ﺍﳌﺘﻜﻔﻠﺔ‪ ,‬ﻟﻮ ﻛﻨـﺖ ﻻ ﺗﻌﻤـﻞ ﺃﻭ ﺩﺧﻠﻚ ﺍﻟﺴـﻨﻮﻱ ﻣﻨﺨﻔﻀـﺎ‪ .‬ﺑﺎﺳـﺘﻄﺎﻋﺘﻚ ﺃﻥ ﺗﻄﻠﺐ ﺻـﻚ‬
‫ﺍﳊﻀﺎﻧﺔ ﺍﳊﻜﻮﻣﻲ ﻭ ﺫﻟﻚ ﺑﺎﺗﺼﺎﻟﻚ ﺏ ‪) INPS‬ﺷﺮﻁ ﻭﺟﻮﺩ ﻣﺘﻄﻠﺒﺎﺕ ﻣﻌﻴﻨﺔ(‪.‬‬
‫ﺗﺬﻛﺮ ﺃﻥ ﺗﻘﺪﻡ ﺍﻟﻄﻠﺐ ﻓﻲ ﺧﻼﻝ ﻓﺘﺮﺓ ‪ 6‬ﺃﺷﻬﺮ ﻣﻦ ﺗﺎﺭﻳﺦ ﺍﻟﻮﻻﺩﺓ ﺃﻭ ﻣﻦ ﺍﺳﺘﻼﻡ ﺍﻟﻄﻔﻞ‪/‬ﺓ ﺑﺎﻟﻨﺴﺒﺔ ﻟﻸﻃﻔﺎﻝ ﺍﳌﺘﺒﻨﻴﲔ ﺃﻭ ﺍﳌﺘﻜﻔﻠﲔ‪.‬‬
‫ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﻡ‪ ,‬ﺣﻀﺮﺕ ﺍﻷﺏ‪ ,‬ﻟﻮ ﺇﻧﻜﻤــﺎ ﳑــﻦ ﻻ ﻳﺤﻤﻼﻥ ﺍﳉﻨﺴــﻴﺔ ﺍﻻﻳﻄﺎﻟﻴــﺔ‪ ,‬ﻟﻠﺤﺼــﻮﻝ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺼــﻚ ﺍﳌﺎﻟﻲ ﺍﳊﻜﻮﻣــﻲ ﻓﻴﺠــﺐ ﺃﻥ ﺗﻜﻮﻥ ﻟﺪﻳﻜﻤــﺎ‬
‫ﺗﺼﺮﻳﺢ ﺍﻹﻗﺎﻣﺔ‪.‬‬
‫ﻻ ﻳﻮﺟــﺪ ﻗﺎﻧﻮﻥ ﺇﺟﺒﺎﺭﻱ ﻳﻔﺮﺽ ﻋﻠﻰ ﺍﻟﺸﺮﻛــﺔ ﺇﻋﻄﺎﺋﻜــﻢ ﺍﻟﻌﻤــﻞ ﺑﻮﻗــﺖ ﻗﺼــﻴﺮ "ﺟﺰﺋﻲ" ﻭ ﻟﻜــﻦ ﺇﺫﺍ ﻟﻢ ﻳﺴــﻤﺢ ﻟﻜــﻢ ﺑﻬﺬﺍ ﺑﺈﻣﻜﺎﻧﻜــﻢ ﺍﻟﺘﺤﺪﺙ ﻣــﻊ‬
‫ﻣﺴﺘﺸﺎﺭﺓ ﺍﳌﺴﺎﻭﺍﺓ ﻓﻲ ﺍﻟﻌﻤﻞ ﺃﻭ\ﻣﻊ ﺍﻟﺘﻨﻈﻴﻤﺎﺕ ﺍﻟﻨﻘﺎﺑﻴﺔ ﻟﻠﻤﺤﺎﻭﻟﺔ ﻟﻠﻮﺻﻮﻝ ﺇﻟﻰ ﺣﻞ ﻭﺳﻂ ﻣﻊ ﺍﻟﺸﺮﻛﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﻌﻤﻠﻮﻥ ﻓﻴﻬﺎ‬
‫‪51‬‬
Ufficio della Consigliera di Parità Regionale
Regione Autonoma Valle d’Aosta
Assessorato Attività Produttive e Politiche del Lavoro
Dipartimento Politiche per l’Impiego
Via Garin, 1 - 11100 AOSTA
Tel. 0165 275612/14 Fax 0165 275560
www.regione.vda.it (Tema - Lavoro)
e-mail: a.barilla@regione.vda.it
CGIL
Via Binel, 24 - 11100 AOSTA ( AO )
Tel. 0165 271612-15 Fax 271699-80
e-mail: valledaosta@mail.cgil.it
CISL
Via Zimmermann, 7
11100 AOSTA
Tel. 0165 279611
e-mail: segretario@cislvda.it
SAVT
Piazza Manzetti, 2
11100 AOSTA
Tel. 0165 238384
e-mail: info@savt.org
UIL
Via Chavanne, 18
11100 Aosta
Tel. 0165 41866
e-mail: aosta@uilfpl.it
Questa pubblicazione si è avvalsa anche del contributo fornito dalle numerose guide
realizzate dalle Consigliere di Parità di molte regioni e province. Nell’impossibilità di
citarle tutte, va a loro un ringraziamento collettivo. In particolare desideriamo ringraziare
le Consigliere di parità della Provincia di Torino e della Provincia di Pescara, che hanno
realizzato una guida alla quale ci siamo ispirati.
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