Letture d`amore - Comune di Taranto

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Letture d’amore
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Letture d’amore
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Responsabile della Biblioteca: Dott. Claudio Fabrizio
Via Salinella, 31 - Taranto
e-mail: infobiblio@comune.taranto.it
tel. 099 4581158 – fax 099 4581259
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Letture d’amore
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“I fiori del male” di Charles Baudelaire
I fiori del male (Les fleurs du Mal) è una raccolta lirica di Charles Baudelaire (1821-1867).
Fu pubblicata nella primavera del 1857 in una tiratura di 1320 esemplari e comprendeva
cento poesie divise in cinque sezioni: Spleen et ideal, Les Fleurs du mal, Révolte, Le vin e La
mort.
L’opera venne immediatamente censurata perché la forma poetica e i temi trattati fecero
scandalo, così come il primo titolo dell’opera "Les lesbiennes" (Le lesbiche). Nel 1861 uscì in
1530 esemplari la versione aggiornata dell'opera dove Baudelaire rimosse le sei liriche
accusate e le sostituì con altre 35 dividendo l’opera diversamente e aggiungendo la sezione
"Tableaux Parisiens".
“Poesie d’amore” di Hermann Hesse
Chi conosce la personalità di questo artista, la sua visione del mondo spregiudicata e il più
possibile libera da ogni vincolo, non se ne stupisce. L'amore infatti è l'istinto più creativo della
vita, ed è un tema poetico elementare e nello stesso tempo inesauribile che ha ispirato Hesse
dalle sue prime prove, scritte appena quindicenne, fino alla maturità. Questo volume raccoglie
per la prima volta una ricca scelta (circa la metà) delle liriche amorose dell'autore di
"Siddharta": componimenti nei quali si possono ritrovare tutti gli stati d'animo degli
innamorati - spavalderia, nostalgia, disperazione, gelosia, impazienza, passione, bisogno di
vicinanza, felicità, tristezza di fronte alla transitorietà di ogni appagamento. Contenuti a cui si
accompagna, suggestiva e libera, la melodia dei versi. Perché attraverso l'amore, vera fonte di
crescita interiore, ciò che Hesse ricerca è la consonanza con l'ordine cosmico, la
partecipazione alla crescita organica della natura che costantemente si rinnova e si disperde in
una complessità creativa che molto somiglia all'impulso dell'artista.
“Ipotenusa d’amore” di Alda merini
Raccolta di testi poetici e brevissime prose il cui tema centrale è l'amore.
“Tu,piccolo infinito” di Pablo Neruda
"Io vi consiglio di ascoltare con attenzione questo grande poeta e di cercare di
commuovervi con lui; ognuno alla propria maniera. La poesia richiede una lunga
iniziazione, come qualsiasi sport, ma c'è nella vera poesia un profumo, un accento, un tratto
luminoso che tutte le creature possono percepire. E voglia Iddio che vi serva per nutrire
quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro, che molti uccidono per mettersi l'odioso
monocolo della pedanteria libresca e senza il quale è imprudente vivere." (Federico García
Lorca). La raccolta, curata da Donatella Ziliotto, contiene un pensiero di Daniele Silvestri.
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Letture d’amore
Comune di Taranto
“Favola D’amore” di Hermann Hesse
"Solo in questo consiste per me la vita, nel fluttuare tra due poli, nell'oscillazione tra
i due pilastri portanti del mondo. Vorrei con gioia far vedere sempre la beata varietà
del mondo e anche sempre ricordare che al fondo di questa varietà vi è un'unità".
Dopo il 1915 gli scritti di Hesse si richiamano spesso ad una delle concezioni più
antiche dell'umanità, la filosofia cinese dello yin e yang, forze opposte da cui
scaturisce la tensione necessaria alla vita, alla trasformazione. Una fiaba d'amore
gaia e luminosa, attinta dalla saggezza del Siddharta, dove parola e disegno si
fondono come uomo e donna, come sole e luna, a raccontare il paradiso del perenne
rinnovamento.
“L’arte di amare” di Erich Fromm
Amare non significa possedere in maniera esclusiva, limitare la libertà del partner o
escludersi dalla vita del mondo; al contrario l'amore può aprirsi all'intero universo,
spalancando inattese prospettive. Un trattato sull'amore che insegna a sviluppare la
propria personalità e raggiungere la pienezza affettiva.
“Innamorarsi dell’amore” di Osho
"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso
insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come
proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di
profumo. E così che l'amore accade." "L'amore è la sola religione, la sola divinità,
l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai
compreso tutti i saggi e i mistici del mondo." "Anziché pensare a come ricevere
amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."
“Il poema biblico dell’amore tra uomo e donna- Cantico dei cantici” di Helmut Gollwitzer
Fra le pagine austere del libro sacro delle religioni ebraica e cristiana c’è una gemma preziosa
dell’antica letteratura erotica: una serie di canti attribuiti al «gran re» Salomone in cui si
celebra e si esalta, con assoluta spontaneità e franchezza, l’amore fra un giovane e una
ragazza.
Il testo poetico conservato nel canone biblico è chiaramente umano e tuttavia non “profano”:
la lode delle gioie della sessualità avviene sempre alla luce della volontà di Dio, come lode
della creazione “buona” uscita dalle sue mani.
Scrive Gollwitzer: «Se si tratta effettivamente e semplicemente di amore sessuale umano, la
presenza di questo scritto nella Bibbia è una sfida alla chiesa e ai cristiani a stabilire
finalmente un rapporto semplice e naturale con il sesso e con l’eros».
Un libro per interrogarsi sull’atteggiamento della chiesa odierna verso i problemi etici del
nostro tempo e sul rapporto tra l’eros, ossia l’aspetto creaturale dell’amore, e l’agape, ossia
l’amore di Dio che si dona agli esseri umani.
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Letture d’amore
Comune di Taranto
“L’amore immaginario” di Carlo Castellaneta
Un maturo docente universitario ritrova dopo anni una sua giovane allieva.
Quell'incontro accende la sua fantasia ed egli intuisce che l'episodio può trasformarsi in
qualcosa di unico. Con lei sperimenterà la via dell'amore immaginario, fatto di sguardi
e gesti, allusioni e sfumature
“L’amore oltre la vita” di Cesare Natale - Daniela Lelli
L’amore oltre la vita, una storia ambientata verso la fine degli anni sessanta, quando
ancora la tecnologia non ci aveva invaso e si riusciva ad esternare i propri sentimenti
attraverso
lo
scritto.
Tommaso e Camilla, un amore sbocciato al primo sguardo, ma la diversità di ceto
sociale, lui pescatore e lei figlia di un ricco proprietario terriero, odi e rancori rendono
quasi
impossibile
il
loro
vivere.
Ecco come incomprensioni e rancori possono essere un ostacolo insormontabile, come
si possa rinunciare all’amore della propria vita per amore, come l’amore riesce ad
andare
oltre
la
vita
nei
pensieri,
nei
sogni,
nella
realtà.
La magia di questo romanzo è la stessa che crea una colonna sonora ad un film, la
sua colonna sonora è la poesia, la poesia usata come elemento fondamentale per
esternare un sentimento grande, è il mezzo che riesce a tenere unito e vivo un amore
contrastato da chi il proprio cuore lo ha chiuso per rancore e rabbia.
Quando arriverete alla fine di questo romanzo, tenetevi stretto il cuore perché l’amore
và oltre la vita.
“M’ama, non m’ama” di Jean-Luc Nancy
Io ti amo, noi ci amiamo, non ti amo più, amiamoci l’un l’altro. L’infinita coniugazione del
verbo amare racchiude in sé tutte le storie degli uomini. Che significa amare? Cosa ha da
dirci la filosofia, l’amica della saggezza? In un’epoca in cui si moltiplicano le ricette per
farsi amare di più, che cosa può darci la riflessione di un filosofo? Uno dei più grandi
filosofi viventi ci consegna una breve riflessione che vuole parlare a tutti
dell’amore.Quando diciamo TI AMO, diciamo qualcosa di molto particolare, che
immediatamente fa sorgere la domanda: ma cosa stiamo dicendo, che significa? Posso
dirvi che nessuno può rendere il senso di queste parole, nessuno.
“Malamore” di Concita De Gregorio
La violenza sulle donne, in questi ultimi anni, è diventata una delle grandi emergenze sociali del
nostro paese e non solo. Leggiamo sempre più spesso di donne maltrattate, sentiamo storie di violenza
e di abusi e ci domandiamo cosa sia necessario fare per fermare quello che appare come un
preoccupante segnale di degenerazione della vita nelle nostre città. Eppure, a ben vedere i dati
sull'argomento, si tratta di un fenomeno che riguarda più la vita domestica che non le nostre strade,
le nostre piazze o altri luoghi pubblici. Si tratta di una violenza che spesso si consuma tra persone che
si conoscono, magari da lungo tempo, tra coppie consolidate, tra marito e moglie. Relazioni violente,
che durano nel tempo, a cui, volendo, si potrebbe spesso anche sfuggire. Una volontà che però non
trova mai la forza di diventare davvero decisione. Concita De Gregorio torna a indagare le ombre
dell'amore. Questa volta però non dell'amore tra madri e figli, ma di quello tra uomini e donne.
Prova a indagare tutte le ragioni e i risvolti di un amore che diventa violenza e a cui non ci si riesce a
sottrarre. E lo fa raccontando storie appassionanti e commoventi di donne, famose e non, che
nell'illusione di cambiare una storia sbagliata hanno per anni continuato a farsi del male.
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Letture d’amore
Comune di Taranto
“Canzoni d’amore e di protesta” di Bob Dylan
Canzoni d'amore e di protesta. Testo inglese a fronte. Il libro è un percorso all'interno dei
testi-poesie del canzoniere americano; più poesie che canzoni
“Il Cantico dei Cantici” Audiolibro
Il Cantico dei Cantici è considerato uno dei testi più enigmatici e controversi della Bibbia: è un componimento
poetico millenario, scritto probabilmente nel IV secolo a. C. E' stato fra gli ultimi libri ad essere incluso nella
Bibbia ebraica, probabilmente perché non parla né di Dio né di Israele, né è il racconto di una visione profetica.
Il nome del libro in ebraico, Shir ha-Shirim, porta la ripetizione della parola ‘cantico', secondo il modo di
costruire le frasi degli antichi ebrei, ed è da considerarsi come un superlativo e andrebbe reso come 'Il più
sublime tra i cantici'. Nell'interpretazione mitologica viene fatto risalire all'epoca felice dell'Eden e in questo
senso rappresenta pertanto il cantico d'amore per eccellenza. E' attualmente presente nell' Antico Testamento sia
della Bibbia ebraica che di quella cristiana. Nella raccolta cristiana è inserito tra i libri sapienziali; in quella
ebraica è incluso nei Ketuvìm. Il libro viene attribuito a re Salomone, figlio di Davide. In realtà la vera origine
del libro non è chiara, è più probabile che il Cantico sia nato come una raccolta di diversi poemi antecedenti,
originari dell'area mesopotamica, unificati dal comune riferimento ad un unico tema, quello della ricerca
dell'amore. La protagonista è una giovane donna, Shulamit, anche se il testo si presenta sotto forma di un dialogo
tra due giovani innamorati che si cercano. L'amato di Shulamit non ha nome, e vive solamente dell'appassionata
descrizione di lei: è lei che conduce il gioco, lei che prende l'iniziativa amorosa, lei che parla al posto di lui.
Shulamit – come la poesia – si muove e parla in una dimensione non reale, in un luogo dove i desideri hanno
parole intense e sensuali, non hanno pausa né esitazioni, e scontano per questo la condanna - forse piacevole - di
una perenne irrealizzabilità, di un inseguimento senza fine.
“La vita è bella” di Roberto Benigni
Verso la fine degli anni Trenta in Toscana, due giovanottelli lasciano la campagna per trasferirsi in città. Guido, il
più vivace, vuole aprire una libreria nel centro storico, l'altro Ferruccio fa il tappezziere ma si diletta a scrivere
versi comici e irriverenti. In attesa di realizzare le loro speranze, il primo trova lavoro come cameriere al Grand
Hotel, e il secondo si arrangia come commesso in un negozio di stoffe. Camminando, Guido si innamora di una
maestrina, Dora, e, per conquistarla inventa l'impossibile. Le appare continuamente davanti, si traveste da
ispettore di scuola, la rapisce con la Balilla. Ma Dora si deve sposare con un vecchio compagno di scuola, e tuttavia
non è soddisfatta perché vede molto cambiato il carattere dell'uomo. Quando al Grand Hotel viene annunciato il
matrimonio, Guido irrompe nella sala in groppa ad una puledro e porta via Dora. Si sposano ed hanno un
bambino, Giosuè. Arrivano le leggi razziali, arriva la guerra. Guido, di religione ebraica, viene deportato insieme
al figlioletto. Dora va da un'altra parte. Nel campo di concentramento, per tenere il figlio al riparo dai crimini che
vengono perpetrati, Guido fa credere che loro fanno parte di un gioco a punti, in cui bisogna superare delle prove
per vincere. Così va avanti, fino al giorno in cui Guido viene allontanato ed eliminato. Ma la guerra nel frattempo
è finita, Giosuè esce, incontra la madre e le va incontro contento, dicendo "abbiamo vinto".
“L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti
DVD
Questa la composizione dell'opera: Generique, Prélude, Bel conforto al mietitore, Quanto e bella, quanto e
cara, Benedette queste carte !... della crudele Isotta, March, Come Paride vezzoso, Intanto, o mia ragazza,
Una parola, o Adina, Chiedi all'aura lusinghiera, Che vuol dire codesta suonata?, Udite, udite, o rustici,
Ardire! ha forse il cielo..., Voglio dire, lo stupendo elisir, Car elisire sei mio, Lallarallara... non so se è finta o
vera, Esulti pur la barbara, Tran, tran... in guerra ed in amor, Signor sargente, di voi richiede la vostra
gente, Adina, credimi, te ne scongiuro, Andiam, belcore, Cantiamo, facciam brindisi, Poiché cantar vi alletta,
Io son ricco e tu sei bella, E qua il notaro, Le feste nuziali son piacevoli assai, La donna e un animale
stravagante, Venti scudi e ben sonanti, Saria possible?, Dell'elisir mirabile, Come sen va contento, Quanto
amore! ed io, spietata, Una furtiva lagrima, Eccola! oh, qual le accresce beltà, Aria: prendi, per me sei libero,
Alto! fronte!, Ei corregge ogni difetto.
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Letture d’amore
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“Il dolore pazza dell’amore” di Pietrangelo Buttafuoco
Questo libro offre canti di un unico canto, un "cunto" che è un tuffo nel passato dell'autore, imbevuto innanzi
tutto delle tradizioni della sua terra, la Sicilia, restituite con passione di antico cantastorie, per cristallizzare
quelle storie, quei canti, e farne la rappresentazione di un mito sopravvissuto ai tempi bui del mondo. Ecco
leggende e personaggi che emergono da quei luoghi e da quel tempo: le preghiere che portano doni e dolcetti; i
diavoli, gli angeli, i re, le ninfe, le regine e i vescovi di una mille e una notte che prima di essere un libro è il teatro
della vita popolare, in cui passato e presente si mescolano in un rabbioso andirivieni. E allora la storia si fa
prossima: irrompe l'anno della sovversione, il terremoto del Belice e l'altro terremoto delle rivolte studentesche e
operaie e negli anni ottanta le storie parallele di mafiosi e di commissari di polizia, che lasciano il segno. Ma
soprattutto c'è l'amore, e "all'amore bisogna credere, sempre. Anche quando ci fa pazzi di dolore". Anche
quando l'amore è una lettera d'addio che distilla malinconia. Così prendono vita il musicante che suona per
passione e sa perdersi nella pazzia e trasformare il dolore in musica; la signorina Lia, la zia che non ritiene alcun
pretendente degno di lei e amministra la memoria di famiglia curando album di fotografie; lo zio Angelino,
elegante cappellano militare che viaggia e frequenta il bel mondo e che, grazie all'amore per Dio, diventa l'uomo
della gioia in una terra di lupi.
“Un bel sogno d’amore” di Andrea Vitali
A Bellano gira voce che presso il cinema della Casa del Popolo verrà proiettato "Ultimo tango a Parigi". Siamo
nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese si scatena una guerra senza frontiere. A combattersi due fazioni ben
distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere
sullo schermo; dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a Bellano una simile
depravazione. I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il "progresso". Adelaide, giovane e volitiva
operaia del cotonificio, mette con le spalle al muro Alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa: o la
porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di Ernesto, che le ha già messo gli occhi
addosso e che a lei non dispiace, per quanto sia una testa matta e non ci vuole molto a capire che finirà per
mettersi nei guai. Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese, quando Ernesto finirà implicato nel
contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa Adelaide. In "Un bel sogno d'amore" assistiamo alla
messa in scena di un paese scosso dalla modernità che si insinua fra le contrade sotto forma di ammiccanti
locandine cinematografiche, attraversato da una criminalità ancora romantica e pasticciona e della normalità di
chi spera in un amore felice che possa coronare il sogno di una famiglia come si deve.
“A un cerbiatto somiglia il mio amore ” di David Grossman
Israele, guerra dei Sei Giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un
ospedale di Gerusalemme. I tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo,
nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni, Orah è una donna separata, madre di due
figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, militare di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania. Preda
di un oscuro presentimento, Orah decide di abbandonare tutto e partire, per non essere presente quando gli
ufficiali dell'esercito verranno a darle la notizia della morte del figlio. Ad accompagnare la donna c'è Avram,
ricomparso nella sua vita dopo più di un ventennio. Il loro viaggio diventa occasione di riflessione e di
rimpianto, ma anche di gioia e tenera rievocazione. Fino a che arriverà il momento di tornare a fare i conti con
il presente che, tutt'intorno, preme inesorabile.
“Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda
Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo
molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che
fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e
rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel
suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme
agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno
dei famelici gringos saprà mai capire.
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Letture d’amore
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“Amore e ginnastica” di Edmondo De Amicis
Pubblicato quasi clandestinamente nel 1892, Amore e ginnastica è un racconto ricco di humour,
malizia e acutezza psicologica: un libro sorprendente, che giunge a ribaltare completamente
l'immagine dello scrittore zuccheroso, didascalico, moraleggiante, che è stata cristallizzata da
Cuore. Quello stesso mondo scolastico, appare qui come un campo di forze contrastanti, diviso tra
gli slanci ideali delle missioni civili e i piccoli segreti degli individui. De Amicis racconta infatti i
retroscena di una passione collettiva per una maestra di ginnastica, la Pedani, bellezza femminile
atletica e dominatrice, da Brunilde wagneriana o gigantessa baudelairiana. Tra i suoi spasimanti
spiccano un ex seminarista, «dotato di una forte sensualità contenuta» e uno studente che va per le
spicce e appena può allunga le mani. Più in ombra, il rapporto della Pedani con un'altra donna,
femmineamente vibratile quanto lei è risolutamente maschia: la Zibelli, con cui convive in un
ménage abitativo complicato e non privo di sorprese.
“Lezioni d’amore” di Francesco Alberoni
Francesco Alberoni ha dedicato allo studio delle tante facce del sentimento amoroso
alcuni dei suoi saggi più profondi e insieme più cari al grande pubblico. Questo libro,
piccolo e prezioso, distilla i risultati di quella ricerca in 100 domande e risposte capaci di
coinvolgere ciascuno di noi come persona completa, fatta di spirito e corpo, di
razionalità e passione. Ogni pagina è la tessera di un mosaico che, attraverso la
prospettiva dell'amore e del sesso, ricompone la totalità dei sentimenti umani, e ci
fornisce la chiave per vivere al meglio le nostre potenzialità.
“Ragione e sentimento” di Jane Austen
Scritto nel 1795 con il titolo di "Elinor and Marianne", "Ragione e sentimento" viene
pubblicato nel 1811. Come gli altri maggiori romanzi della Austen, descrive le vicende di
un'anima ingenuamente romantica che, attraverso l'esperienza, giunge a comprendere infine
la realtà dell'esistenza. Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne,
che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche nella loro
nuova e modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno le pene e le gioie dell'amore e,
imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo
processo di maturazione la Austen tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui con la sua
elegantissima prosa riesce ad analizzare e descrivere con straordinaria sottigliezza il
contrasto e il dissidio tra istanze psicologiche e morali.
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Letture d’amore
Comune di Taranto
“Il detto d’amore” di Alighieri Dante
Nella logica di un recupero completo e aggiornato dell'opera di Dante in tutte le sue componenti storiche,
uno spazio autonomo non poteva non essere riservato alle Opere di dubbia attribuzione e altri documenti
danteschi. Tra quelle, un posto di rilievo spetta a "Il Fiore e il Detto d'Amore": i due poemetti scoperti alla
fine dell'Ottocento e subito attribuiti a Dante da una parte della critica. Si tratta - com'è noto - di due
parafrasi, parallele e complementari, del "Roman de la Rose", capolavoro del Duecento francese, destinato a
grande fortuna in àmbito europeo. Se l'attribuzione resta incerta, ancorché sostenuta da studiosi del valore
di Guido Mazzoni, Pio Rajna, Gianfranco Contini, sicuro è il pregio letterario dei due poemetti,
probabilmente opera di un unico autore, la cui presenza nel panorama culturale del Duecento italiano è
degna di ogni rilievo. Edite criticamente e con ricchezza di apparati filologici ed esegetici da Contini, le due
opere vengono ora riproposte in un testo attentamente riveduto e ammodernato nella resa grafica, cosí da
renderne piú agevole la lettura, corredato di un ampio commento che riunisce i dati utili a una valutazione
puntuale: dai riscontri col romanzo francese, per la prima volta affiancati da una traduzione italiana, ai
raffronti piú significativi con l'opera di Dante e la poesia italiana del Duecento. L'edizione è preceduta da
un'ampia Introduzione che ripercorre l'intricata questione attributiva.
“Romeo e Giulietta” di Shakespeare
"Romeo e Giulietta" intreccia numerosi elementi nella vicenda dei due innamorati "nati
sotto contraria stella". Dalla "morte viva" al drammatico scontro tra due generazioni la lotta tra le ragioni dell'odio e le ragioni dell'amore - il dramma si arricchisce di temi la
cui complessità va oltre la vicenda d'amore. Tuttavia è questa a fare di "Romeo e
Giulietta" l'opera forse più celebre e più amata di Shakespeare e nel contrasto tra la
purezza, l'appassionata consapevolezza dell'amore e l'inesorabile concatenarsi delle
circostanze funeste va cercata la grandezza del dramma, la chiave della sua autentica
dimensione tragica annunciata nel Prologo grazie alla contrapposizione dei due termini
amore e contraria stella.
“Lettere d’amore” di Giovanni Verga
La prima edizione del presente libro apparve nel 1962 e conteneva 521 Lettere a Dina;
la seconda, nell’anno seguente, con ritocchi nell’apparato critico. La terza, presente
edizione, raccoglie complessivamente 735 lettere, ed accresce le notizie biografiche e
bibliografiche riguardanti Giovanni Verga e le sue Lettere d’Amore.
FONTE DEGLI ABSTRACT: IBS.IT
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